“Lei [consigliere Fulvio Beretta ndr.] ha una certa cultura quindi sa cos’è un cappone”. È con queste parole che il sindaco Roberto Assi ha dato il via alla cosiddetta “polemica dei capponi” che da giorni anima il dibattito politico Brugherese. E sui social rimbalzano immagini satiriche di galline, galli e, appunto, capponi. Il motivo non è l’avvicinarsi del periodo pasquale, ma la scelta da parte della lista di maggioranza relativa, Bpe, di portare avanti una comunicazione veemente dopo il Consiglio comunale del 10 aprile. Al di là di ogni considerazione di opportunità nel merito, l’irritazione mostrata da Brugherio Popolare Europea è evidente.
Il discorso dei capponi
Roberto Assi ha pronunciato il “discorso dei capponi”, che ha dato via alla polemica, durante il Consiglio comunale del 10 aprile scorso. Si trattava di una risposta a un’interrogazione del capogruppo Bpe, Fulvio Beretta, che chiedeva informazioni sull’evoluzione del sistema sanzionatorio dei T-red a Brugherio.
Queste le parole di Assi: “C’è gente a cui piace cantare, a cui piace fare canzoncine. In questa città ci sono soggetti a cui piace fare i galli, avendo le caratteristiche dei capponi. Lei [Beretta ndr.] ha una certa cultura quindi sa cos’è un cappone. È un pollo castrato per sembrare più gonfio. Ecco non sono tanti, sono pochi. A volte sono parenti, familiari, ma la città ne è piena. Persone che si credono galli ma che in realtà hanno le caratteristiche dei capponi. Lasciamo che vengano seguiti, lasciamo che parlino di ‘Multerio’ probabilmente fuori tempo. Lasciamo che quei quattro bulli frustrati e menti deboli li seguano. Se poi qualche anonimo vigliacco si sente offeso dal fatto che in questo momento io stia dicendo: ‘cappone, bullo, frustrato, mente debole, malato di mente e tutto il peggio possibile’, esca allo scoperto e mi denunci”.
Il riferimento è ad alcune canzoni satiriche che da tempo girano sulle chat whatsapp dei Brugheresi e che bersagliano la giunta. Secondo il sindaco, gli autori “capponi, frustrati, malati di mente” diffonderebbero notizie non veritiere sulle multe a Brugherio, senza essere abbastanza coraggiosi da uscire allo scoperto (ci torneremo più avanti nell’articolo).
Assi è poi tornato sul tema alle 22.25 di sabato 12, con un post Facebook, denunciando “il finto sarcasmo di chi invece sprizza frustrazione e odio da tutti i pori, specie da parte della sguaiata e riconoscibilissima ‘Lady Cocca‘ “. Il riferimento è al personaggio Disney del classico Robin Hood. Con esso sembra che Assi identifichi una donna, presumibilmente una vera cantante, come complice dell’autore satirico.
L’irritazione di Bpe
Nei giorni successivi al Consiglio comunale del 10 aprile il canale Facebook di Bpe ha ospitato diversi interventi dai toni sarcastici. “C’è chi salva il mondo… una tastiera alla volta. Scrivendo manuali su cosa si dovrebbe fare, indignazione a pacchi, e pipponi che manco a scuola”.
E ancora: “Qual è la differenza tra una gallina e un cappone? La gallina è un pollo che ha raggiunto un anno di età, anche i 60 a Brugherio. La carne a differenza del pollo è più dura. Il cappone invece è un gallo maschio castrato. Cantano.”
Oppure: “AAA cercasi almeno 5 capponi per riesumare la lotta di classe. Al grido di ‘ve le canteremo in anonimato’ ci avvieremo alla rivoluzione”.
Infine: “Dev’essere difficile vivere all’ombra delle deleghe altrui, soprattutto quando chi le detiene le usa con competenza. Non temete, c’è sempre posto all’assessorato alla nullità: basta pontificare su tutto senza saper fare nulla e riempirsi la bocca con al democrazia in pericolo ogni due righe. Capponi rosiconi, attendiamo i curriculum!”.
L’ultimo post, in particolare, è una difesa di Mariele Benzi, da tempo sotto attacco per la gestione del caro mensa. Anche su questo punto torneremo tra un attimo. Qui basta ricordare che alla vigilia del Consiglio, Assi è intervenuto pubblicamene sulla stampa affermando che le proteste dei genitori colpiti dai rincari siano in realtà attacchi diretti alla sua vice.
In ogni caso, queste esternazioni da parte di Brugherio Popolare Europea tradiscono un’irritazione evidente. Che ha il suo apice in alcuni commenti effettuati dall’account Facebook ufficiale del gruppo contro un parente del sindaco, poi rimossi. “Parenti serpenti” è stata la definizione con cui la lista ha apostrofato il cittadino. E il motivo risiede nel fatto che questo cittadino ha avuto accesso al bonus bebè di 100 euro messo a disposizione della giunta, benché sia in disaccordo con le politiche del centrodestra.
Sullo sfondo resta il caro mensa
Questi i fatti. Ma per capire la fibrillazione all’interno di Brugherio Popolare Europea occorre fare un passo indietro e porre attenzione a un contesto più ampio. Le canzoncine satiriche sono state solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo settimane in cui la pressione sulla giunta, e su Mariele Benzi in particolare, è stata notevole.
Ancora una volta, il momento maggior tensione è stato proprio il Consiglio comunale del 10 aprile, dove il tema del caro mense – di competenza diretta di Benzi – è stato oggetto di ben due mozioni. Ci si è arrivati dopo giorni in cui la gestione da parte dell’assessora dell’aumento delle tariffe delle mense era stata oggetto di critiche incrociate: dall’opposizione – in particolare da Dominique Sabatini di Bet –, che ha continuato a chiedere fondi per calmierare i prezzi dei pasti; dai genitori firmatari delle petizioni e dal comitato Diritto Mensa, che inascoltati hanno presentato un esposto alle autorità; e dagli alleati della Lega, seppur indirettamente.
Maurizio Ronchi non ha mai attaccato Brugherio popolare europea, ma l’annuncio di voler incontrare il comitato Diritto Mensa e i dubbi che ha sollevato sulla qualità del servizio appaiono come la sconfessione della narrazione benziana. L’assessora all’Istruzione aveva infatti sempre puntato sull’alta qualità del cibo e sull’illegittimità delle rivendicazioni dei genitori firmatari per difendere le sue scelte.
Infine nel Consiglio del 10 aprile, la pressione dovuta al tema delle mense è stata tale che la stessa Benzi ha dovuto adottare una posizione più morbida sulle tariffe. Rispondendo a Sabatini, Benzi ha infatti rivelato la volontà del Comune di “agire con una contribuzione maggiore”, una volta ottenute informazioni più precise sull’utenza e fatti salvo i vincoli di bilancio della spesa corrente.
Il contenuto delle canzoncine satiriche
Quindi, il caro mense è il primo motivo di irritazione di Bpe. A questo, si è fatto cenno, si aggiungono il rapporto con gli alleati, in particolare con la Lega, e una serie di altre questioni che premono sulla giunta come l’appalto del verde e l’assegnazione degli spazi sportivi. In un contesto di tensione del genere, la diffusione delle canzoncine satiriche ha fatto esplodere la situazione.
In pratica, a spingere il sindaco a pronunciare “discorso del cappone” è stato un “cantante misterioso”, che ha composto con l’intelligenza artificiale una decina di brani su Brugherio (soprannominata “Multerio”). I testi parlano di una città soggetta a una repressione molto dura a causa della severità della sua “Regina” – un chiaro riferimento a Mariele Benzi. E alle musiche hanno fatto seguito anche alcuni video.
II brani si riferiscono non tanto ai T-red quanto all’aria che si respira in città, giudicata oppressiva dell’autore. Le canzoni prendono spunto dal regolamento di polizia urbana – che, tra le altre cose, vieta l’introduzione e il consumo in luoghi pubblici di bevande in vetro o lattina dopo le 18 – e dalla postura aggressiva di alcuni simpatizzanti della maggioranza. Tuttavia, l’accostamento di Brugherio a “Multerio” porta con sé il rischio che la giunta di Roberto Assi venga accomunata alle sanzioni dei T-Red, contro cui si è battuta. Per questo Assi ha bollato come “capponi, frustrati e malati di mente” e diffusori di false notizie gli autori anonimi delle canzoni e video satirici.
Dunque, rispondendo all’interrogazione di Fulvio Beretta (Bpe), Assi ha tenuto a sottolineare come, nonostante i dispositivi non siano stati rimossi ma anzi siano aumentati di numero, le sanzioni da T-Red siano passate da 22.722 nel 2021 (con incassi pari a 1 milione e 367 mila euro) a 10.766 nel 2024 (con incassi pari a 448 mila euro l’anno). E questo, sostiene il primo cittadino, grazie all’installazione dei contasecondi su alcun di essi e all’aumento del tempo del giallo ad opera dell’amministrazione.
In ogni caso, dopo il discorso dei capponi, l’autore anonimo non ha esitato a comporre una canzone citandolo alla lettera.
La condanna dell’opposizione
Sulla polemica dei capponi e sugli interventi di Bpe dopo il consiglio del 10 aprile è arrivato il biasimo unanime del centrosinistra. Il Partito democratico ha parlato di “una destra sull’orlo di una crisi di nervi” tanto che in aula avrebbe “dato prova di vivere una situazione di particolare difficoltà e sofferenza, che la porta un grande nervosismo e vette di isteria”.
Mentre Brugherio è tua ha sottolineato come “la gestione della mensa sia diventata un simbolo di inefficienza nella pianificazione e miopia politica nel lavorare alla corretta pianificazione dei bandi”. Mentre in un video Instagram la capogruppo Dominique Sabatini ha affermato: “Al netto di questo il sindaco ha dato uno spettacolo impietoso. Si è lasciato andare a insulti a parenti di consiglieri, e alle attività del passato fatte da alcuni consiglieri. Ma soprattutto hanno utilizzato la malattia mentale come un insulto, come una clava da tirare in testa alle persone, senza l’attenzione e la delicatezza verso chi ogni giorno vive e attraversa le malattie mentali. Usare questi come insulti è qualcosa di davvero spregevole”.
Infine, Alleanza Progressista denuncia l’atteggiamento di Benzi nei confronti dei cittadini firmatari, e gli insulti indirizzati agli autori della satira, privati cittadini. E in particolare afferma: “malati di mente (una affermazione che oggi, nel 2025, non può che fare rabbrividire per la sua estrema gravità, a maggior ragione se utilizzata come insulto e a maggior ragione se ad insultare è la prima carica della Città)”.