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Benzi: “Sulle mense c’è la volontà di contribuire”

Benzi: “Per intervenire aspettiamo la fine dell’esercizio. Abbiamo bisogno dati definitivi e lì interverremo”. Chirico: “Non si vuole affrontare il problema del caro mense”.

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

16 Aprile 2025

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Nel Consiglio Comunale del 10 aprile si è tornati ad affrontare la questione del caro mense attraverso due mozioni, al primo e al quinto posto nell’ordine del giorno, sul quale si è espressa la vicesindaca Mariele Benzi. Il tema continua a far discutere, tuttavia il Consiglio ha fissato un incontro aperto a tutti: ufficio istruzione, famiglie e gestore del servizio.

Le due mozioni:


A prendere la parola è la consigliera Laura Signorini (BPE), che ha presentato la prima mozione: “Con questo ordine del giorno chiediamo che venga convocato al più presto un incontro tra tutte le parti coinvolte: amministrazione, ufficio istruzione, famiglie e gestore del servizio. Per fare chiarezza, dissipare i dubbi e riportare la discussione sulla mensa scolastica alla realtà dei fatti, con oggettività e senso di responsabilità”. La consigliera conclude il suo intervento chiedendo “un’incontro pubblico e diretto con le famiglie” in quanto “solo dal confronto aperto e onesto possono nascere soluzioni e percorsi condivisi, quindi vogliamo affrontare il tema con serietà, trasparenza e rispetto verso tutte le famiglie”.

Al quinto punto dell’ordine del giorno viene nuovamente trattato il tema del caro mense, con la consigliera Dominique Sabatini (Brugherio è tua), che dopo aver riassunto l’attuale situazione a Brugherio, esprime una chiara richiesta al comune. “Quello che chiediamo è che l’amministrazione, dal prossimo anno in poi, lavori per abbassare le tariffe, prevedendo un maggior importo di copertura da parte del comune, che sia proporzionata agli aumenti che ci sono stati”.

Le risposte della vicesindaca Benzi


La risposta dell’assessora competente in materia, Mariele Benzi, non si fa attendere: “L’incontro sarà il 7 di maggio e spero che la sala sia piena per avere un confronto”. La vicesindaca ritorna poi sulla petizione accusando i promotori di mancanze nella scrittura. “Manca l’informazione, che è insufficiente o incompleta, per questo abbiamo parlato con molti cittadini. Quando ci sono delle petizioni bisogna accertarsi dell’affidabilità e della credibilità del promotore, perché quando si firma, lasciando dei dati sensibili, si deve aver chiaro cosa si va a suggerire all’amministrazione”. L’assessora sottolinea poi che il controllo delle firme “non è un atto di arroganza politica, ma normale amministrazione”. Inoltre: “Le firme devono essere contate e valutate nella loro individualità, chi firma ci mette la faccia, le firme sono pubbliche e molti firmatari non ne erano a conoscenza”.

Benzi risponde anche alla mozione proposta dalla consigliera Sabatini: “I dati sono in continua evoluzione, non può esserci una fotografia fissa. Già dal prossimo anno il numero degli utenti cambierà e si distribuirà nelle varie fasce Isee in maniera differente. Inoltre ci sono ancora oggi famiglie che stanno portando l’Isee, quindi il dato è in continua evoluzione. Non possiamo intervenire oggi ma quantomeno aspettare la fine dell’esercizio, anche per evitare squilibri di bilancio. Ma è chiaro che la volontà di agire con una contribuzione maggiore c’è e non c’era bisogno delle petizioni”.

Continua la vicesindaca”La risposta è nella cifra di bilancio, fino all’anno scorso avevamo a bilancio 377 mila euro, ora ne abbiamo 460 mila euro. Cento mila euro in più per intervenire da parte dell’ente e ridurre la contribuzione delle famiglie. Dalle entrate correnti dobbiamo ricavare i contributi per la Piseri, le paritarie, per le società sportive, per il cineteatro, dobbiamo assumere il personale e rinnovare degli appalti. Bisogna solo aspettare e vedere come si distribuisce l’utenza nelle fasce, e sulla base della risultanza intervenire in maniera concreta, che è ciò che faremo”.

La risposta di Chirico e l’intervento di Manzoni


In risposta al primo intervento della vicesindaca Benzi, interviene il rappresentante dem Damiano Chirico. “Non si vuole affrontare il problema del caro mensa, al netto delle petizioni, delle giustificazioni, della genesi del problema, questo è reale. Il problema c’è e va affrontato. Dietro c’è un problema politico e si chiede di fare un incontro coinvolgendo il gestore vincitore della gara, quasi a voler scaricare la responsabilità sul gestore della mensa. Dopo cinque mesi che le famiglie chiedono un incontro si sentiranno dire che hanno capito male? Che non è vero che c’è un rincaro?”

“Si arriva oggi con questo ordine del giorno perché c’è chi ha sottovalutato, fino ad adesso, le petizioni e capisce che c’è un problema, al netto dei firmatari il problema è reale”. Il consigliere dem conclude citando la posizione presa da un partito di maggioranza, la Lega, che si è detta disposta ad ascoltare i comitati dei genitori.

Per la Lega prende parola il consigliere Stefano Manzoni: “Noi giudichiamo il metodo. Questo ordine ha portato un’apertura con i firmatari, ma parlare con 1400 persone è una cosa difficile e delicata. Dunque ci siamo messi a disposizione per parlare con il comitato, che poi porterà la voce ai firmatari”.

Il focus del discorso si sposta poi sulla qualità e sui prezzi. “Non pensiamo di poter giudicare il costo perché l’appalto è stato giudicato a quel costo. Dobbiamo fare leva sulla qualità servita, serve un attento monitoraggio, non deve essere una caccia alle streghe per una scusa ideologica. Lo scopo unico e principale è quello di far mangiare bene i bambini in mensa, poi in parallelo deve esserci la questione economica”.