Davide Balbo e il Team RJ di Paolo Ricaboni sono tornati alle gare europee dopo aver preso parte alla 7 ore di Zolder lo scorso aprile. Questa volta il team lodigiano e il pilota brugherese erano impegnati in Francia, sul circuito di Anneu du Rhin, situato a poca distanza dal villaggio di Billzheim, nel nord est della Francia e al confine con la Germania. Nei giorni del 28 e 29 giugno Balbo e il suo equipaggio hanno preso parte alla 8 ore di Anneu du Rhin, valevole per la Citroen C1 Cup Series.
I progressi di Balbo e del Team RJ
Una due giorni di competizioni che ha messo in luce i progressi che sia il team che Davide stanno compiendo di pari passo nell’affrontare le gare di durata, in vista, come abbiamo già detto più volte, dell’appuntamento con la 24 ore di SPA, di cui parleremo in seguito. Un numero non così elevato di squadre partecipanti, in questa occasione: trenta le scuderie al via, ma un elevatissimo grado di competizione che ha caratterizzato la 8 ore. Gara al termine della quale Balbo, insieme ai compagni Nazzari e Fontana con cui si è avvicendato al volante, si possono dire soddisfatti dell’ottimo undicesimo posto finale nella classifica europea, nonché del sorprendente primo posto nella classifica dei team italiani, che è valso al terzetto azzurro il gradino più alto del podio di categoria.
Il piano di gara scombinato e le soste impreviste
Il regolamento della corsa prevedeva un numero prefissato di soste ai box. Il Team RJ nel suo piano di gara ne aveva pianificate 6, ma come quasi sempre accade quando si compete ad alti livelli, l’imprevisto che butta all’aria lo spartito si verifica con la stessa puntualità di cui è capace la legge di Murphy. Dapprima uno pneumatico dechappato, a causa di una salita su un cordolo repentina e violenta, che ha causato un “pizzicotto” alla spalla della gomma, che poi si è gradualmente afflosciata, e in seguito una sosta obbligata dalla direzione di gara per riparare il paraurti posteriore pericolosamente allentatosi, ha costretto l’equipaggio italiano a due fermate non previste.
L’ultima sosta, in particolare, è costata quasi un giro di ritardo. Senza questi due inconvenienti, Balbo &Co sarebbero certamente entrati nella top ten, risultato a cui anelano e che hanno inseguito anche nelle gare precedenti, Spa e Zolder, che va facendosi sempre più vicino, mano a mano che aumenta l’esperienza in questo tipo di gare.
Quando la bandiera scacchi è stata calata da pochi minuti, certificando la fine della gara e lasciando ai posteri la classifica finale, Balbo ha così commentato la prestazione della sua squadra” La gara è stata massacrante, penso che sia stata la competizione più dura a cui abbia mai partecipato. C’erano 37 gradi nell’aria e più di 50 gradi in automobile. È stata più una sofferenza più che un divertimento, non sei mai abbastanza allenato per certe condizioni. Provenendo poi dai go-kart, dove si prende aria mentre di gareggia, restare nel chiuso dell’abitacolo, ovviamente senza aria condizionata, è stata davvero dura”.
Il primo posto tra gli equipaggi italiani
Come detto, oltre all’undicesima piazza nella classifica europea della Citroen C1 Cup, vi è stata anche la piacevolissima parentesi della premiazione per il primo posto ottenuto tra gli equipaggi italiani. Il primo podio ottenuto in una gara estera dal geometra volante Balbo.
Ora tutto ciò che resta dell’estate sarà dedicata alla preparazione dell’evento clou dell’anno, la partecipazione alla 24 ora di SPA, prevista ad ottobre. Sarà la seconda partecipazione per Davide, che naturalmente non vede l’ora di scendere in pista in Belgio con l’obbiettivo di migliorare la sedicesima posizione dello scorso anno, magari centrando proprio quell’ingresso nei primi dieci a cui ambisce con molta determinazione. A breve cominceranno una serie test di cui vi informeremo nel corso dell’estate.
