Nel 2024 l’avanzo del Comune di Brugherio è stato pari a 31,5 milioni, di cui 8,3 liberi. “È la prima discesa dal 2019 – spiega l’assessore al bilancio, Massimiliano Balconi – e allora ammontava complessivamente a 16,5 milioni”. Mentre il sindaco Roberto Assi rivendica: “Abbiamo impegnato 6,8 milioni per le opere pubbliche, siamo i primi ad averlo fatto”.
Insomma, l’approvazione del bilancio consuntivo del 2024 – il primo al 100% dell’amministrazione Assi – è stata l’occasione per dare qualche numero sulle azioni portate avanti da Villa Fiorita, per la maggioranza di evidenziare il lavoro svolto, e per l’opposizione di denunciare le criticità. Ed è stato anche il momento per discutere delle nuove tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) per il 2025.
Il bilancio consuntivo: i numeri di Villa Fiorita
Nel 2024, la maggior parte delle entrate a bilancio è, come di norma, di natura tributaria. In totale, il gettito è di circa 20,5 milioni. L’Imu pesa per 5,6 milioni, le addizionali Irpef per 4,7 milioni, la Tari per 4 milioni e il fondo di solidarietà comunale per altri 4,5 milioni. Peraltro, l’anno scorso sono stati recuperati 1,6 milioni attraverso accertamenti e recupero dell’evasione, in particolare sull’Imu.
Le entrate extratributarie ammontano a 7,5 milioni, di cui il 41% derivanti dal controllo delle irregolarità e dalla repressione degli illeciti, incluse le violazioni del codice della strada. Mentre la vendita di beni e servizi ha fruttato 2,4 milioni.
Per quanto riguarda le spese a bilancio, quelle correnti (per pagare le attività del Comune e i servizi) ammontano a circa 31 milioni di euro. Sono aumentate di circa un milione dal 2023 al 2024. Il 24% è assorbito dal funzionamento della macchina comunale, il 20% dai servizi per politiche sociali e famiglia, il 14% dal territorio e ambiente e il 12% dal diritto allo studio.
Le spese di investimento (in conto capitale) sono pari a 20,8 milioni nel 2024. E sono così ripartite: 29% per i servizi istituzionali, generali e di gestione, 26% per la mobilità, 16% per istruzione e diritto allo studio e 15% per le politiche giovanili, sport e tempo libero.
“Il gettito per gli accertamenti delle violazioni del codice della strada è passato da 4,9 milioni del 2022 a 2,8 milioni nel 2024”, spiega Balconi alla fine del suo intervento.
Il dibattito consiliare sul bilancio
L’opposizione
Le forze di opposizione in consiglio comunale hanno criticato alcune scelte dell’amministrazione. Così Silvia Bolgia (Pd): “Neanche quest’anno verranno organizzati i centri estivi comunali, che in passato erano uno dei principali punti di critica dell’attuale vicesindaca. Poi, la destra annuncia politiche per la famiglia, ma ha esternalizzato il nido comunale, che per lunghi anni ha garantito un supporto alle donne e alla loro attività lavorativa. E se i costi sono stati ritenuti insostenibili dal Comune, mi chiedo come li possa sostenere la concessionaria: verranno scaricati sulla qualità del servizio e sulle lavoratrici che vi operano”.
Mentre Dominique Sabatini (Bet) ha evidenziato le difficoltà dovute all’appalto del verde e alla Casa di Comunità, di cui non è chiaro l’avanzamento dei lavori. Ha poi fatto una valutazione generale sul bilancio: “Sono diminuite le entrate del codice della strada, ma ci troviamo in un contesto di servizi invariati o depotenziati, a cui però corrisponde un aumento di tasse e tariffe, anche indirette. Come per esempio nei casi delle mense, degli spazi sportivi e della Tari”. Sabatini conclude sulla decisione di non avviare progetti sullo sportello antiviolenza, che non ha più una sede fisica: “Poteva essere davvero uno spartiacque per chi subisce violenza”.
La maggioranza
Debora Della Corna (Forza Italia) ha difeso l’operato dell’amministrazione: “Il risultato di 8,3 milioni di avanzo libero è frutto di una gestione prudente e ambiziosa e significa avere fondi strategici per investimenti, come nel caso della scuola Manzoni. I nostri pagamenti sono effettuati con una tempestività media di 11 giorni rispetto ai termini: è un segnale di rispetto per fornitori e imprese”. Della Corna segnala anche che “l’attuazione degli investimenti si ferma al 67%” a causa della carenza di personale. E questo indica la necessità di assumere più risorse.
Stefano Giovanardi (Bpe) ha posto l’accento sulla lotta al degrado urbano, segnalando il rafforzamento dei controlli la sera e nei festivi. Per cui, dice: “Si è arrivati a sanzionare 79 violazioni, rimuovere 44 veicoli abbandonati, alla demolizione di 6 veicoli e al sequestro di 11 carcasse”. Mentre il suo capogruppo, Fulvio Beretta, ha elogiato gli sforzi per assumere e formare il personale del Comune oltre all’approvazione del regolamento sul benessere animale e lo statuto della Fondazione Piseri. Irina Neagu (gruppo misto) ha insistito sull’importanza anche degli interventi di manutenzione ordinaria e ha posto l’accento sulla questione casa: “Sono stati assegnati tre appartamenti comunali e uno è stato ristrutturato con i fondi dell’Aler”.
Le repliche
Nelle repliche, Balconi ha affermato: “Sulle mense, nel 2021, in periodo Covid, il Comune metteva 167 mila euro a bilancio per integrare le rette; nel 2022, 248 mila euro; nel 2023, 357 mila euro e nel 2024, 484 mila. L’impegno economico c’è ed è molto importante. Per quanto riguarda l’avanzo: i due investimenti su tensostruttura e rifacimento del mercato si faranno”.
Mentre il sindaco Assi ha aggiunto: “Sulle tasse abbiamo parlato di ‘riduzione’ e non di ‘adeguamento’, e lo faremo. Per quanto riguarda i nidi, stiamo facendo la stessa cosa che si fa con le ‘sezioni primavera’, che sono un successo. Per i centri estivi, rifarli da zero crea problemi legislativi da valutare”.
Le nuove tariffe della Tari
L’altro tema all’ordine del giorno del consiglio comunale è stato la rimodulazione delle tariffe della Tari, approvate per il 2025. Anche quest’anno si prevede una parte fissa calcolata sulla base delle superfici degli immobili e una variabile calcolata sulla grandezza del nucleo familiare. Un’altra novità è che un decreto del presidente del Consiglio impone la costituzione di un fondo per coprire una riduzione del 25% per i nuclei familiari con 9.500 euro di Isee (o 20 mila euro nel caso di quattro figli a carico).
Il meccanismo, spiega Balconi, prevede che tutti i contribuenti (inclusi i beneficiari del bonus) paghino sei euro in più di Tari, in vista degli sconti da applicare in seguito. “Questo crea problemi, l’ente dovrebbe prima verificare quanti soggetti rientrano nell’agevolazione. Le somme che si richiedono potrebbero essere superiori a quelle poi necessarie”.
Così l’opposizione sulla Tari
Su due punti si sono concentrati gli interventi dell’opposizione: la mancata introduzione dell’ecuosacco e la rimodulazione della tariffa che abbassa la parte fissa legata agli immobili e aumenta quella variabile legata al nucleo familiare. “L’effetto che si può determinare è che ci sia uno sconto per chi ha un immobile grande e un nucleo familiare piccolo, e un maggior aggravio per chi ha un immobile piccolo e un nucleo familiare grande. L’effetto indesiderato è che i nuclei familiari meno abbienti possano pagare di più”, spiega il dem Carlo Polvara. Mentre l’ecuosacco, sostiene il centrosinistra, aiuterebbe a raggiungere maggiore equità nei pagamenti delle tariffe sui rifiuti, tassando (e quindi disincentivando) la produzione di secco residuo.
Dalla maggioranza, Massimo Pirola (Bpe) indica nella piattaforma ecologica una fonte di risorse per abbassare le tariffe nel futuro. E risponde così alla minoranza: “Nel nostro documento unico di programmazione non c’è l’ecuosacco, non capisco perché si chiede qualcosa che non è stato attuato in passato. Per ridurre la Tari bisogna ridurre i costi di alcune società che gestiscono in-house questo discorso. Lavorare bene su questa società [Cem, ndr.] significa mettere in campo nuovi metodi di raccolta o di smaltimento per ridurre il costo dei servizi e magari aumentare la qualità (che a Brugherio è penosa)”. E conclude: “Il concetto di dimensione dell’immobile mi fa paura se applicato alle grosse superfici. Non credo ci siano distinzioni di metratura a livello civile, abitativo o commerciale. Non vorrei che qualche grossa azienda con un solo dipendente e 5/6 mila metri quadrati ci chieda la riduzione della tariffa”.
Al Parco Increa l’intitolazione a Sergio Ramelli
Spostandoci fuori dal consiglio, lunedì 28 il sindaco Roberto Assi e l’assessore Enzo Imperato hanno partecipato a un incontro dedicato a Sergio Ramelli, organizzato all’auditorium Tesori a Milano e in cui hanno ricevuto una targa celebrativa. Assi e Imperato sono infatti i rappresentanti di una delle città che si sono impegnate per l’intitolazione di un luogo pubblico al militante del Fronte della Gioventù ucciso da alcuni esponenti di Avanguardia Operaia, il 29 aprile del 1975.

Per questo la coordinatrice cittadina dei meloniani, Enza Maria Neri, ha dato il suo plauso e scritto così in una nota: “Esprimo la soddisfazione del Circolo di Brugherio per la deliberazione della giunta con la quale è stato individuato il luogo, al Parco Increa, nel quale ci sarà l’intitolazione. Per noi, e a maggior ragione per me che quegli anni ’70 li ho vissuti in prima persona da studentessa coetanea di Ramelli, non si tratta solo di vivificare ricordi e celebrarne la memoria, ma di richiamare attenzione su un dialogo pacifico, pur appassionato, e basato sul rispetto delle idee altrui senza che sfoci in reazioni violente”.
Mentre il segretario del Partito Democratico, Damiano Chirico, dichiara: “Si è confermato il sospetto di una volontà di strumentalizzare per fini politici una vicenda drammatica. Cioè di usare un morto per marcare il territorio dal punto di vista politico. Rifletto poi sul fatto che l’amministrazione di Brugherio non si reca mai a ritirare le Pietre d’Inciampo, e delega all’Anpi, perché sempre troppo occupata nell’attività operativa. Trova invece il tempo di recarsi a questo evento: l’ordine delle loro priorità è chiaro”.
La gaffe di Bpe su Margaret Thatcher
Infine, sul profilo social di Brugherio Popolare Europea è apparsa il 29 aprile un’immagine di Margaret Thatcher, primo ministro inglese dal 1979 al 1990, con una citazione a lei attribuita: “Un comunista quando parla mente, quando tace si nasconde, quando ha il potere ruba e quando lo perde, distrugge tutto”.
Tuttavia, come rilevato dal fact-checking di Facta, la dichiarazione non è autentica. Quella frase sarebbe circolata sui social nel 2021 – anni dopo la sua morte – e solo in seguito attribuita a Thatcher, comunque nota per la sua avversione al comunismo.
A seguito delle segnalazioni da parte dei cittadini al riguardo, la risposta da parte dell’account ufficiale di Bpe è stata: “Se la frase non è sua, tutto da verificare, allora sarà di qualcun altro”. Alle 13 del primo maggio, il post era ancora presente sulla pagina della lista.