Associazioni e Istruzione

Un anno di iniziative per i 50 anni della Kennedy

In occasione del primo di una serie di incontri aperti al pubblico, per celebrare la ricorrenza dei 50 anni della scuola Kennedy, abbiamo intervistato la dirigente Daniela Vincenza Iacopino

Scritto da

Chiara Romeo

Pubblicato il

5 Aprile 2025

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La scuola secondaria di I grado “John e Robert Kennedy” di Brugherio si prepara ad un anno di festeggiamenti.

Infatti, quest’anno ricorrono una serie di anniversari che la dirigenza, il corpo insegnanti e il comitato genitori hanno deciso di festeggiare con una suggestiva combinazione matematica rappresentata da 4/4 di secolo (1900).

Il 1925 è l’anno di nascita di RFK, Robert Francis Kennedy; il 1950 è l’anno della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali; il 1975 è l’anno dell’inaugurazione del plesso della “seconda scuola media” di Brugherio; infine il il 2000 anno dell’intitolazione della scuola ai fratelli “J. e R. Kennedy”.

HEOPost ha intervistato Daniela Vincenza Iacopino, dirigente dell’Istituto comprensivo Don Camagni, per conoscere tutte le iniziative legate alle ricorrenze.

L’intervista a Daniela Iacopino, dirigente dell’istituto


Come è nata l’idea di questa commemorazione multipla?

Tutto parte da una suggestione che ci ha regalato Claudio Pollastri, giornalista Rai e nostro concittadino, ricordandoci la ricorrenza del centenario della nascita di Robert Fitzgerald Kennedy. Pensando a cosa organizzare, mi è venuto in mente che in segreteria c’è una targa datata 2 marzo 2000, che riporta il protocollo dell’ufficio scolastico territoriale, di assegnazione del nome ‘John e Robert Kennedy’ alla Seconda scuola media di Brugherio.

Parlando con la professoressa Laura Valli ho poi scoperto che nel 1975, quindi proprio 50 anni fa, sono iniziati i lavori di costruzione della scuola. Infine, il 1950 è l’anno della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, di cui i due fratelli Kennedy possono essere considerati paladini. Tutto questo in realtà è l’occasione per creare un percorso di educazione civica che valorizzi la dimensione della democrazia, dello studio dei diritti umani e della cittadinanza responsabile e partecipata attraverso la storia della nostra scuola. Un percorso pensato per i ragazzi, ma con alcune iniziative aperte a tutta la cittadinanza.

Come avete scelto la prima data del percorso che durerà per tutto il 2025?

Abbiamo scelto il primo giorno di primavera, che corrisponde anche alla giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, e alla giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Insomma, una data carica di significato.

Quali ospiti ha visto questa prima giornata?

Prima di tutto abbiamo avuto il piacere della presenza del Sindaco Assi, una partecipazione molto commossa e sentita, perché lui, tra le altre cose, è stato uno studente della Don Camagni prima e della Kennedy poi. A tenere le fila degli interventi, oltre che collante di tutta l’iniziativa, il già citato giornalista Claudio Pollastri. La sua attività, insieme alla professoressa Stefania De Maria e Laura Valli, ha permesso di insegnare ai nostri studenti del Comitato studentesco, come si intervista un personaggio famoso. La testimonianza più toccante è stata quella di Francesco Esposito, il preside più longevo dell’istituto comprensivo Don Camagni, in carica dal 2000 al 2013: un uomo di grande spessore umano e culturale. Il suo intervento ha incantato ragazzi e adulti.

C’è stato poi un ospite speciale…

Sì, abbiamo avuto l’onore di avere con noi Jacopo Schettini-Gherardini, discendente della famiglia Kennedy. Schettini-Gherardini è oggi un economista che lavora nel settore dell’ecosostenibilità -quindi una persona che ha traslato la sua vita secondo il sogno kennediano.

Ai ragazzi e ai docenti in sala, ha spiegato come la sua famiglia sia legata alla famiglia Kennedy. I Gherardini sono una antica famiglia Toscana, a un certo punto, per varie vicissitudini storiche, un ramo della famiglia si trasferisce in Irlanda e lì diventano ‘figli di Gerardo’, ovvero Fitzgerald. Dall’Irlanda si trasferiscono negli Stati Uniti -tutto documentato da fonti storiche- e da lì il resto è storia. Quindi in fondo John e Robert Kennedy possono vantare origini italiane.

Il percorso di educazione civica è già partito all’interno delle ore scolastiche?

Sì, i ragazzi sono i primi destinatari di questo percorso e fanno un percorso di educazione civica incentrato sui diritti umani. Le classi terze chiaramente concludono con la fine di quest’anno scolastico, ma le seconde proseguiranno anche nella seconda parte dell’anno e i ragazzi che entreranno in prima saranno anche loro coinvolti.

Qual è il prossimo appuntamento aperto alla cittadinanza?

Non c’è ancora una data, ma prima dell’estate organizzeremo un altro evento, questa volta legato alla Convenzione europea. Questa parte del progetto, relativa al 1950, vedrà la partecipazione, se riusciamo, di una parlamentare europea e di un magistrato della Corte di Giustizia europea che lavora a Strasburgo, che si è già dimostrata molto contenta di partecipare. L’incontro conclusivo si terrà il 20 novembre, data di nascita di Robert Francis Kennedy, con l’idea di invitare un grande scrittore italiano che ha dedicato un libro a entrambi i fratelli Kennedy.

Qual è stato in questa prima fase e quale sarà il ruolo dei docenti?

I docenti hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa, voglio ricordare l’impegno della professoressa Milena Magnifico, referente di educazione civica della scuola. Grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti ad organizzare il primo evento in meno di 15 giorni, dalla locandina al buffet! È stato un grande lavoro d’insieme. La segreteria scolastica ha avuto un ruolo centrale sia per l’organizzazione amministrativa sia per gestire i contatti storici della scuola.

Poi, i collaboratori scolastici insieme al Comitato genitori, hanno pensato ad una passerella e ad un salottino mobile, che permettesse l’utilizzo della palestra per l’evento, pur preservando la nuovissima pavimentazione in legno. Sistema che verrà anche riutilizzato nelle prossime occasioni. I ragazzi del Laboratorio di pasticceria, della professoressa Enrica Pesacane, si sono occupati del buffet di dolci, che abbiamo potuto offrire grazie alla cucina dotata di tutte le certificazioni Haccp. Infine c’è stato l’accompagnamento musicale del corso di percussioni africane, della professoressa Carla Colombo, e la professoressa Claudia Bongiovanni ha incantato la platea con le note di “New York New York”.

E i ragazzi?

I ragazzi erano molto coinvolti nel conoscere come la Storia si intrecciava con la storia della loro scuola: quelle mura in cui tu cresci che non sono quattro, ma sono tante di più, dove tu prendi e lasci un pezzettino di te. Quindi loro si sentono testimoni di tutto questo, così come i loro genitori, attraverso l’incredibile partecipazione del Comitato dei Genitori, oltre che del Consiglio d’Istituto. Una collaborazione stretta nella consapevolezza che insieme si lavora per il futuro dei ragazzi.

Come vede la Kennedy nel futuro?

La scuola oggi gode di una certa autonomia, e seppure appesantita dalle molte incombenze burocratiche che rallentano le iniziative didattiche, vorrei dare il via ad iniziative di mobilità internazionale che fanno capo la progetto Erasmus, in prima istanza dei docenti e poi anche dei ragazzi.