L'opposizione all'esterno coi cittadini
Politica

Passa la mozione Ramelli ma la sinistra abbandona l’aula

Pd, Brugherio è tua e Alleanza progressista non partecipano al voto per protesta. Presentato un emendamento di FdI per una seconda intitolazione a una vittima di violenza politica

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

10 Marzo 2025

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Nel consiglio comunale del 6 marzo è stata approvata la mozione richiesta dal consigliere Roberto Imperato, di FDI, per dedicare un parco o una strada a Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù che fu ucciso a soli 18 anni da militanti della sinistra extraparlamentare.

Come accaduto lo scorso 29 novembre anche questa volta non sono mancate le polemiche in aula. Dopo gli interventi dei consiglieri Laura Valli (AP) e Carlo Polvara (Pd) il centrosinistra ha deciso di abbandonare temporaneamente l’aula in segno di protesta. Non partecipando dunque al voto e scattando foto con in mano un volantino con la scritta “Ascolto per i cittadini, rispetto per le istituzioni”.

Al momento della votazione sono stati due gli astenuti: Fulvio Beretta (Bpe) e Giovanna Borsotti (Brugherio Civica), mentre il resto dei presenti in aula ha votato a favore della mozione.

L’opposizione esce e non vota


Dopo le discussioni dell’ultimo consiglio, il centrosinistra arriva con idee ben chiare su come affrontare la mozione posta dal consigliere Imperato.

Così interviene la consigliera Laura Valli, di Allenza Progressista. “Continuiamo a ritenere che questa mozione sia di parte e divisiva. Per noi è una pessima rappresentazione della politica che usa la morte, tragica e violenta, di un ragazzo come bandiera, per distogliere l’attenzione dai problemi di cui Brugherio vorrebbe parlare”. Il riferimento è ai provvedimenti su spazi sportivi e caro mense discussi nel resto della seduta.

Interviene poi il consigliere democratico Carlo Polvara, a cui segue l’uscita dei consiglieri e dei cittadini di centrosinistra dall’aula Consiliare. “Abbiamo convocato un consiglio comunale per discutere di problemi gravi che riguardano la città. Invece ci troviamo a discutere di un punto che serve a un partito della maggioranza per rimarcare un risultato politico in maniera simbolica. Dunque propongo ai colleghi di gruppo e ai consiglieri della coalizione di non partecipare al voto di questo documento”.

L’opposizione una volta fuori dall’aula si riunisce con l’ANPI e con i cittadini presenti, scattando foto con in mano un biglietto dalla scritta “Ascolto per i cittadini, rispetto per le istituzioni!”, in attesa della votazione e del secondo punto dell’ordine del giorno.

Centrodestra: “Mozione per condannare la violenza politica”


Dalle parti del centrodestra il primo a prendere la parola è l’assessore di Fratelli d’Italia, Vincenzo Imperato, che presenta la modifica avvenuta alla mozione rispetto a tre mesi fa. “Non vogliamo che questa mozione sia divisiva ma, anzi, vogliamo condannare questo tipo di violenza e ricordare che il dialogo, seppur con idee diverse, debba essere un momento di crescita. Conoscere un’altra opinione non vuol dire doverla masticare, ma nemmeno doverti uccidere; questo è il concetto che vogliamo portare avanti”.

E rilancia su un emendamento proposto dagli stessi meloniani per concedere all’opposizione l’intitolazione di un luogo pubblico a un’altra vittima di violenza politica, speranzoso di ottenere la mozione. “Qualora ci fosse un martire a difesa di un pensiero differente siamo pronti a votarlo, perché la giovinezza e la morte non hanno colore. Ma ha colore che da Brugherio si dica no all’odio e alla violenza.” Conclude Vincenzo Imperato.

Toni civili nonostante il timore dei disordini


All’inizio dei lavori si temevano disordini in aula visto il precedente del 29 novembre 2024, quando la seduta fu sospesa dal presidente Michele Bulzomì. Lo scorso novembre la mozione non era stata presentata da Roberto Imperato, in quanto assente in aula, e dunque, come da regolamento, non era stato possibile votarla. Un fatto che però fece innervosire non poco l’opposizione e i presenti, tanto che si sono alzati i toni, poi definiti “Fatti vergognosi e inaccettabili” da Bulzomì.

Anche per questi motivi, la mozione per la dedicazione di un parco o di una strada a Sergio Ramelli è stata messa al primo posto nell’ordine del giorno, su specifica richiesta delle forze dell’ordine, presenti in aula e nei dintorni.

Questa volta la seduta si è svolta in un clima tutto sommato pacifico, e si è conclusa con un piccolo brusio di sottofondo e qualche applauso da parte dei sostenitori al momento dell’approvazione, con 17 votanti, di cui 15 favorevoli e due astenuti.