A Brugherio sta per arrivare il taglio dell’erba. Ed è una notizia, dato il ricorso al Tar che ha bloccato l’appalto originale e ritardato le operazioni di manutenzione del verde. Il primo passaggio è previsto già in questi giorni, un secondo tra la fine del mese e l’inizio di giugno. Tutto ciò è reso possibile dall’affidamento di un appalto ponte, della durata semestrale, aggiudicato dalla ditta “Boldoni Giardini” di Cinisello. Per questo sono stati impegnati 168 e 800 euro, che coprono le prestazioni per un valore di poco inferiore ai 140 mila euro, più l’Iva.
L’affidamento diretto per il taglio dell’erba
La scelta di Villa Fiorita è stata quella di procedere con l’affidamento diretto, a causa delle motivazioni di urgenza. Per questo non è stato possibile richiedere servizi per un valore superiore ai 140 mila euro, il tetto massimo fissato per legge per questo tipo di aggiudicazione al netto dell’Iva. Motivo per cui il risultato non sarà il migliore possibile, come spiega il primo cittadino Roberto Assi: “Stiamo installando degli avvisi spiegando che si tratta di una soluzione di emergenza. Non possiamo chiedere quello che chiedevamo nel bando originale”. E prosegue: “Questo sarà il taglio problematico, difficoltoso, e l’esito non sarà bellissimo. L’erba in alcuni punti è più alta di me e si sarebbe dovuto iniziare tre mesi fa. Con il passaggio di fine mese le cose saranno diverse”.
Di fatto, i contenuti dell’appalto affidato a Boldoni Giardini riguardano, appunto, il taglio e “gli interventi minimi necessari”. Il ritiro dell’erba, spiega Assi, “resta problematico e non è come lo chiedevamo noi. Cerchiamo di coordinarci per riuscire a farlo in alcune parti. Nel nostro appalto era incluso nelle aree cani, nelle aree gioco e una volta l’anno su tutto il territorio”. Tuttavia, il primo cittadino rivela che, grazie alla collaborazione di Cem, si procederà a coordinare la pulizia delle strade con il taglio dell’erba. Per cui, insieme ai manutentori del verde, passeranno gli operatori di della società per sistemare il ciglio delle strade: l’obiettivo è rimuovere la spazzatura accumulata, che di solito emerge una volta che l’erba è stata falciata.
L’ipotesi di internalizzare il servizio
Una serie di problemi che spinge il sindaco Assi a ritenere che, per il futuro, la soluzione dell’internalizzazione della gestione del verde sia da prendere in seria considerazione. “Penso che con me ci creda anche la mia maggioranza – dice. – Ma ovunque si va verso le esternalizzazioni. La privatizzazione dei servizi pubblici è nella testa degli amministratori da venti o trent’anni, e noi stiamo proponendo di andare in direzione opposta, cioè di avere una nostra azienda speciale per gestire queste operazioni. Sarebbe un passo molto importante, che va fatto con un’analisi costi-benefici che non può essere disponibile in una settimana”.
Quindi, continua il primo cittadino, innanzitutto c’è da vedere l’esito al Tar. Se il giudice amministrativo dovesse garantire la validità della gara sospesa o affidare direttamente il servizio al ricorrente, sarà impossibile procedere. Tuttavia, Villa Fiorita sta valutando di portarsi avanti con l’analisi costi-benefici in vista di un’eventuale sentenza che annulli l’affidamento. In quel caso si potrebbe agire subito.
Assi: “A livello comunale i servizi internalizzati funzionano”
E comunque, afferma Assi sull’internalizzazione: “Non è detto che un discorso non possa essere fatto anche per altri servizi: si pensi all’impiantistica sportiva, ad alcuni del trasporto pubblico, alla gestione del patrimonio. Una volta avevamo un nutrito gruppo di operai che ora si dedica ad attività esterne”.
Benché la giunta si sia trovata a esternalizzare il nido Munari, la visione appare di sinistra: “Me lo dicono anche i dirigenti – rivela Assi. – Sono convinto che a livello sovracomunale sia complicato, altrimenti sarei iscritto a un partito di sinistra. Ma credo che a livello comunale la cosa funzionava, prima di questa ‘sbornia’ a privatizzare degli anni ’90”.
Chirico: “Si doveva affidare prima l’appalto del taglio dell’erba”
Il segretario del Partito Democratico ed ex candidato sindaco per il centrosinistra, Damiano Chirico, commenta così l’aggiudicazione: “Finalmente c’è questo appalto ponte. Ma che siamo in ritardo è un dato di fatto. Si poteva fare, non dico il giorno dopo, ma di sicuro la settimana successiva. L’amministrazione non è stata esattamente il massimo in termini di risposta. La mia perplessità è sull’importo complessivo stanziato, che è sottodimensionato rispetto al periodo temporale. In questo mese, chi ha fatto un giro in macchina o a piedi ha visto come è messa la città”.