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Metrotranvia, Chirico risponde a Ponti: “Questo tracciato non tutela Brugherio”

Strappo tra i dem cittadini e regionali. Nei giorni scorsi la lettera ad Assi in cui i vertici del partito paventavano la fine di un’opera attesa da 40 anni.

Scritto da

Daniele Cassaghi

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I rappresentanti sovralocali del mio partito, la posizione di Brugherio la sanno da mesi” chiosa il segretario cittadino del Pd, Damiano Chirico. E il riferimento è alla lettera firmata dal consigliere regionale Gigi Ponti, dal segretario provinciale brianzolo, Lorenzo Sala, di concerto con i sindaci di Vimercate, il dem Francesco Cereda, e Agrate, Simone Sironi (centrosinistra), insieme al capogruppo provinciale Brianza Rete Comune, Vincenzo Di Paolo. Nella sostanza, gli esponenti del Pd e del centrosinistra brianzolo intimavano al sindaco di Brugherio, Roberto Assi, di firmare il protocollo di intesa per lo studio di fattibilità della metrotranvia che collega Cologno Nord alla Brianza. Ma il Partito democratico brugherese è contrario al tracciato in discussione tanto quanto la maggior parte delle altre forze in consiglio. E la spaccatura è evidente.

Metrotranvia, Chirico “Questo tracciato non va bene”


Non nascondo che, per tutelare gli interessi di Brugherio questo tracciato non va assolutamente bene – continua Chirico – ma come abbiamo già detto, l’amministrazione Assi si è messa nella situazione per cui i due scenari più probabili sono l’annullamento dell’opera (che è un problema) o questo tracciato (che è un altro problema). Anziché assumere un ruolo da protagonista quando c’erano i tempi, a inizio anno o almeno prima dell’estate, il Sindaco ha assunto una strategia attendista che mette la nostra città e l’opera in una situazione difficile. Non possiamo poi tralasciare la poca condivisione con la città. Ci auguriamo che la trattativa vada a buon fine, ma a questo non credo che ci siano grandi margini“. Insomma, Chirico ribadisce la linea: né con i vertici del Pd, né con il primo cittadino, al quale passa la palla.

Le frecce a disposizione di Assi


Tuttavia, Assi ha più di una freccia al proprio arco: può contare sul fatto di essere espressione di una civica, Bpe, che gli consente maggiori libertà rispetto ai partiti nazionali. È il sindaco del comune più popoloso della zona e quello che ha meno bisogno di quest’opera, quindi con più potere contrattuale. E poi appartiene a un altro schieramento rispetto agli altri comuni coinvolti: non è costretto ad allinearsi alle direttive del centrosinistra provinciale per accontentare i sindaci di Vimercate e Agrate.

Tornando ai dem, nessun’altra forza regionale ha espresso una posizione così chiara a favore di questo tracciato come il Partito democratico sovralocale, che nella lettera in questione parlava della fine di “un’opera attesa da anni”. Questo a seguito della condizione posta da Assi di poter rivedere il percorso in fase esecutiva. Per cui il primo cittadino brugherese è stato invitato a “fare tutte le mediazioni necessarie per sostenere gli interessi generali” della Brianza, dato che alcune richieste di Villa Fiorita sono già state accolte, come la possibilità di far ritornare la questione nei Consigli comunali. 

Il che è vero. Ma restano anche tutte le criticità sollevate sul tracciato, come l’attraversamento a raso dell’incrocio di via Volturno; gli ostacoli al traffico per i binari a livello stradale e il restringimento su via dei Mille; l’impatto della galleria sotto il centro Cremonesi; e la posizione delle due fermate, in via Trombello e a Cascina Sant’Ambrogio.

Utilità per Brugherio


La preoccupazione bipartisan è che non servano alla città: per gli abitanti di tre quartieri (Centro, Ovest e San Damiano) sono difficili da raggiungere; per i cittadini del quartiere Sud conviene andare alla vicina Cologno Nord e risparmiare sul biglietto e sui tempi di cambio. Per dirla altrimenti, “l’interesse generale” della Brianza non è detto che si concili con quello di Brugherio. 

Ed è per questo che il Pd cittadino, peraltro quello che si trova con un bacino elettorale potenziale maggiore, tiene una linea divergente. “La questione è di tenuta di un territorio, il più popoloso del Vimercatese”, riflette Chirico. E si apre il tema degli equilibri all’interno del Pd: a Vimercate hanno ottenuto risultati importanti e anche per questo sono tenuti in gran considerazione a livello sovralocale.

Ottenere l’opera sarebbe un successo per il sindaco Cereda da poter capitalizzare in futuro. Stesso discorso per Sala e Sironi. Ma il prezzo da pagare rischia di essere quello di alienarsi le simpatie del bacino elettorale più grande dopo Monza. La partita del Pd brugherese per avere maggior peso a livello provinciale si gioca su questo. 

Metrotranvia: le possibili migliorie al tracciato


In ogni caso, il sospetto è che il gioco delle pressioni dall’alto sia trasversale ai partiti. E il fatto che le posizioni ufficiali sulle alternative a questo tracciato si contino sulle dita di una mano ne è un sintomo: i territori fuori della Brianza chiedono un collegamento, qualunque sia. In ogni caso, la Lega ha ribadito di volere la metropolitana interrata, stessa cosa per il Movimento 5 Stelle regionale (con evidenti ricadute sul M5s locale). Il sindaco Roberto Assi è possibilista sul vecchio tracciato della metrotranvia, che passa di fianco al centro sportivo per poi andare verso il cimitero vecchio.

E l’ultima posizione che si aggiunge è proprio quella di Chirico, che comunque esclude il ritorno al prolungamento vero e proprio della M2. “Inutile rivangare posizioni irrealizzabili – conclude – Per avere quest’opera abbiamo accettato il depotenziamento da metropolitana a metrotranvia. Ma c’è un livello minimo per cui non si deve danneggiare Brugherio. Quindi bisogna partire dal tracciato che c’è (quello verso il cimitero ndr.), che non esclude un miglioramento nel futuro”.

Il consiglio comunale


È prevista per stasera, 29 novembre 2024, la convocazione del Consiglio comunale, che può essere seguito a questo link. Tra i temi caldi, la presentazione del bilancio e l’ordine del giorno per intitolare una via o un parco al militante del Fronte della Gioventù, Sergio Ramelli. 

Questo l’ordine del giorno: 1. Comunicazioni del presidente e del sindaco. 2. Mozione presentata da Giuseppe Calabretta (Fratelli d’Italia) che propone la dedicazione di un parco o una via in memoria di Sergio Ramelli. 3. Mozione presentata da Carlo Polvara (Partito Democratico) in merito alla chiusura dello sportello antiviolenza. 4. Sesta variazione al bilancio di previsione 2024 – 2026 con conseguente aggiornamento del documento unico di programmazione 2024-2026. 5. Approvazione della convenzione al sistema bibliotecario Nord Est Milano 2025-2029. 6.

Approvazione del regolamento della Biblioteca civica. 7. Interrogazione presentata da Alessandro Bonalumi (BPE) che chiede aggiornamenti sullo stato della copertura della fibra ottica e sugli interventi futuri. 8. Interrogazione presentata da Irina Neagu (Gruppo Misto) che chiede aggiornamenti sull’eliminazione dell’amianto al cimitero vecchio di viale Lombardia.