Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per celebrare il cinquantennale del Centro Olimpia, lo scorso giovedì 2 maggio, alle ore 21 si è tenuto un incontro, se vogliamo un piccolo seminario, presso la sala conferenze della biblioteca civica di Brugherio, dal titolo Pillole di benessere. Benessere declinato alla psicologia. Si perché la componente mentale quando si pratica sport, che sia a livello agonistico oppure soltanto ricreativo, è un aspetto fondamentale del corretto assetto di oguno.
Alla presenza di un pubblico eterogeneo e introdotti da coloro che reggono le sorti del Coc, Manuela Beltrame e Mario Baldo, c’erano gli psicologi Chiara e Andrea Agostini. La prima specializzata in empowerment, riabilitazione e tecnologia positiva, il secondo in psicologia dello sport. Hanno spaziato, parlando di moltissimi argomenti: dalla routine che precede il sonno arrivando fino all’alimentazione, passando per l’adozione della meditazione per coloro che intendono gestire l’ansia da prestazione. Non solo sport nello sport ma anche nel lavoro e nelle diverse incombenze e attività quotidiane.
Le indicazioni degli esperti e l’interazione col pubblico
Vi è stata molta interazione tra il pubblico e i relatori. Coloro che lo hanno voluto, hanno potuto portare il proprio bagaglio d’esperienza, piccolo o grande fosse. Si sono confrontati con gli esperti, ponendo loro le domande più disparate. Dal chiedersi quale sia il giusto atteggiamento che educatori, allenatori ma anche genitori devono tenere nei confronti di un bambino che pratica attività sportiva, alla corrette gestioni del gruppo e dei singoli. Proseguendo poi fino alla corretta gestione delle attese da parte degli adulti nei confronti di una giovane sportivo.
In seguitosono stati fatti alcuni distinguo, all’apparenza sottili, ma che possono fare una enorme differenza. Disquisendo, per esempio, di passione e di motivazioni, elementi e stati d’animo che sembrano viaggiare a braccetto, rivelandosi in realtà una moneta con due diverse facce.
Il focus: prima lo sport
Il focus di tutta la serata è essenzialmente uno: non importa che pratichiate la zumba con le amiche o se invece volete diventare numero un al mondo in un determinato sport. Come anche il Dottor Andrea Agostini ha sottolineato, fare sport incide sulle psiche e a sua volta la psiche incide fortemente sulla attività sportiva. Mai sentito parlare di endorfine, chiamate anche ormone della felicità?
Quindi non c’è risultato senza l’aiuto della psicologia, qualsiasi sia l’obiettivo che aneliamo. E raggiungerlo, o comunque percorrere la strada che porta al suo conseguimento, scatena in noi un senso di appagamento e soddisfazione molto elevato. Attraverso questo circolo virtuoso, smettiamo di sublimare quel piacere ricercandolo attraverso pratiche molto meno sane. Alimentari ma anche compulsive: lo shopping, per esempio, praticato in modo scriteriato e indiscriminato è un grido di allarme: siamo alla ricerca dell’ormone della felicità.
Le linee guida per coltivare il proprio benessere
In seguito la Dottoressa Chara Agostini ha posto l’accento su temi altrettanto importanti. Come il sonno e il risposo, aspetti complementari di allenamento, in quanto indispensabili alla funzioni rigenerative del nostro corpo. Oppure seguire la dieta mediterranea, proclamata patrimonio Unesco nel 2010. Mangiare lentamente, utilizzare la pratica sportiva come forma di socializzazione e per meglio posizionarsi all’interno della società.
E anche quanto sia fondamentale, nel momento in cui fare la stessa attività ha un po’ deteriorato la nostra spinta emotiva, prendersi una pausa. Fare altro, anziché sbattere contro il muro di gomma della ripetitività a tutti i costi. Proprio perché lo sport ha a che fare col benessere, a precedere la locuzione “fare sport” dovrebbe esserci il verbo voglio anziché devo.