Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Fiorenzo Lamura, Presidente della Brugherio Triathlon. Questo sport, conosciuto per essere molto impegnativo fisicamente e mentalmente, ha appassionato sempre più persone nel corso degli anni, diventando quindi una solida realtà di Brugherio, che si sta espandendo notevolmente a livello internazionale. Fiorenzo Lamura ci ha raccontato come si è avvicinato al Triathlon, i primi passi della società, e gli obiettivi futuri di quest’ultima.
L’intervista al Presidente Fiorenzo Lamura
Fiorenzo, come nasce la sua passione per il Triathlon? Come si lega la sua personalità a questo sport?
“La passione per il Triathlon è nata in modo casuale, così come per lo sport in sé. La sportiva della famiglia è mia moglie, io ero più improntato per la parte imprenditoriale. Dopo una successione di eventi, ho deciso di mettermi alla prova e avvicinarmi allo sport. Da quel punto, guidato dalla forza di mia moglie, mi sono avvicinato alle prime maratone. Per via di un incidente autostradale, per un periodo della mia vita non ho più preso la macchina, ma bensì la bicicletta.”
“Di conseguenza, avvicinandomi anche alla bici, tramite un mio amico ho deciso di unire le corse e le pedalate al nuoto, introducendomi in questa meravigliosa disciplina. Nel 2018 circa ho iniziato il mio percorso, arrivando al giorno d’oggi a fare la parte più estrema, cioè gli Iron Man. Sono riuscito a farne ben dieci, e consistono in 3.8 Km di nuoto, 180 Km di bici e 42 km di maratona finale. L’impegno maggiore, oltre a quello fisico, è quello mentale. La lotta con te stesso, durante le ore di gara, è enorme. Importante è anche l’alimentazione, che deve essere distribuita correttamente nel corso della gara.”
A tal proposito, che preparazione è richiesta per una gara di tale portata? Oltre al grande sforzo fisico, come ha anticipato è fondamentale un’importante lavoro mentale. All’allenamento fisico viene abbinata una preparazione psicologica?
“L’aspetto mentale a oggi sta ricoprendo un ruolo fondamentale, soprattutto negli sport di endurance, dove hai tanto tempo per stare con te stesso. In diverse occasioni puoi pensare di mollare, viste le tremila avversità fisiche affrontabili durante una gara. A quel punto però, ci sarà sempre il tuo lato mentale che ti dirà di non mollare. C’è un’importante lavoro dietro. Noi, ad esempio, tramite dei coach prepariamo in allenamento i ragazzi ad arrivare fino allo sfinimento e l’esaurimento. In questo modo sapranno quali sensazioni proveranno durante la gara.”
“Per chi fa l’Iron Man, si dice che la vera gara cominci dopo aver lasciato la bici. Nella parte del nuoto inizi molto carico, la bici ti stanca parecchio, ma la maratona è la parte più complessa, in quanto arriva dopo 180 Km di intensa pedalata. A quel punto l’aspetto mentale gioca un ruolo di fondamentale importanza. Alla fine, ti verrà consegnata la medaglia, dicendo nome e cognome, seguito dalla frase “Tu sei un Iron Man”, il che ti riempie d’orgoglio e ripaga tutti gli sforzi. La parte psicologica fa, a oggi, almeno il 40% di una gara, il restante lo suddividerei tra allenamento fisico e buona alimentazione.”
Per quanto riguarda la Brugherio Triathlon, quali sono i prossimi impegni e obiettivi a livello societario?
“Quest’enorme passione io la porto alla condivisione, insieme a un mio carissimo amico e altri ragazzi abbiamo fondato la Brugherio Triathlon, che io chiamo famiglia di atleti. Questo perché si condivide tutto, non ci sono professionisti, siamo tutti allo stesso livello e facciamo attività ed eventi insieme. Cerco di organizzare qualsiasi tipo di evento al fine di stare il più possibile in gruppo, perché reputo la condivisione una parte fondamentale dello sport, nonostante il triathlon sia in sé uno sport singolare. Ciò non toglie che abbiamo degli atleti fortissimi. L’anno scorso, all’Iron Man di Cervia siamo arrivati terzi in assoluto. Quest’anno abbiamo eventi importantissimi, tra cui l’Iron Man di Amburgo, dove avremo ben 8 atleti brugheresi. In totale abbiamo poco più di 70 iscritti, un numero pazzesco che ci rende estremamente orgogliosi.”
“Tra questi 70 iscritti, che sono tutti attivi, c’è che chi fa triathlon sprint e olimpici, poi c’è il gruppo dei mezzi Iron Man e degli Iron Man, ma nonostante ciò siamo sempre tutti insieme. Negli scorsi mesi abbiamo fatto degli stage con ex atleti professionisti come Ivan Risti e Gabriele Mazzetta. Siamo al secondo anno di organizzazione di un camp puro, dove si pratica solo ed esclusivamente triathlon. E’ andato sold out per la seconda volta di fila, e dal primo al quarto di maggio andremo tutti in Toscana per fare questa meravigliosa esperienza di sport e di condivisione.”
Fiorenzo, quanto contano il divertimento e la condivisione nella Brugherio Triathlon?
“Ci divertiamo tanto, cercando di fare tutto insieme. Fino a quando potrò, cercherò di tenere unita la squadra. C’è sempre un’attività, tra quelle previste dalla disciplina, da poter fare insieme durante gli allenamenti. In questo modo, il lavoro peserà molto meno per ogni atleta, l’allenamento in compagnia è decisamente più leggero e soprattutto più divertente di quello in solitaria. Pedalare per 150 Km in compagnia sarà solo un piacere e un divertimento, lo stesso discorso vale per la corsa e per il nuoto. Io sono orgogliosissimo di essere alla guida per realizzare e condividere tutto, era un’idea che avevo in testa da un po’ e che finalmente sono riuscito a realizzare. Sono contento della bellissima realtà che siamo diventati. Siamo una famiglia di atleti, è nata così e morirà così”.
Prossimamente, come Brugherio Triathlon, organizzerete la vostra Swim Run. Cosa può raccontarci di questo evento?
“Si, come Brugherio Triathlon organizzeremo a breve la prima data ufficiale di Swim Run. Siamo entrati nel circuito nazionale della competizione come data ufficiale, prima dei campionati italiani. Si tratta di un multi-lap, da fare quindi più volte, nel nostro caso cinque. Si comincia nuotando, direttamente con le scarpe da ginnastica e diversi accessori addosso, e si finisce correndo. Le distanze prevedono cinquecento metri di nuoto e due chilometri e mezzo di corsa. E’ un format nuovo e che sta prendendo piede negli ultimi tempi. Personalmente lo trovo bello e originale, oltre che innovativo. L’ho provato più volte e mi sono sempre divertito parecchio. Sono contento di essere riuscito a inserire la Brugherio Triathlon in questo circuito nazionale.”
“Purtroppo la faremo al Lago del Boscaccio, a Gaggiano. A Brugherio non viene fornita la possibilità per farla, non viene data la disponibilità dalla piscina. Mi dispiace perché sarebbe stato molto bello riuscire a portare un evento di tale portata nella nostra Brugherio, ma purtroppo abbiamo la necessità di spostarci per far sì che accada. Andremo in tutta Europa a gareggiare, mi dispiace che non sia ancora stata data la giusta risonanza mediatica alla nostra realtà nel locale.”
Tornando sul tema atleti, di che età sono gli iscritti alla famiglia della Brugherio Triathlon? Esiste un limite per le iscrizioni?
“L’età varia abbastanza. Ad esempio, abbiamo il figlio del Vice Presidente che ha 13/14 anni. Escluso lui, che è un super appassionato, l’unico requisito è essere maggiorenni. Ci sono atleti di vent’anni, di trenta fino addirittura ad arrivare ad atleti di sessanta. Non siamo predisposti per fare i bambini, ma i ragazzi giovani che hanno voglia di divertirsi e mettersi alla prova sono supportati da tutti noi con consigli e informazioni, per far sì che possano entrare a far parte della famiglia.”
“Da noi troveranno un divertimento sano, verranno introdotti in un istante. Nessuno nasce campione, e la nostra filosofia non punta a crearne, ma è il posto giusto se vuoi imparare il valore del gruppo e del sacrificio. Siamo aperti a chiunque voglia venire, l’importante è che sposino la nostra filosofia, cioè che siamo tutti uguali. Quando qualcuno richiede di entrare in società, la prima cosa che faremo sarà una chiacchierata conoscitiva, dove chiederemo i vari motivi per cui la persone in questione vuole iscriversi. Non diciamo mai no, ci basta vedere voglia di divertimento e condivisione. Le nostre porte saranno sempre aperte a tutti.”