Brugherio, Politica

Spazi sportivi e mense animano il consiglio comunale

Sabatini (Bet): “Sta passando l’idea che gli amici hanno le palestre e i nemici no”. Assi: “Solo noi abbiamo messo 2,5 milioni sullo sport”. Botta e risposta tra la consigliera di Bet e l’assessora Benzi sulle tariffe dei pasti nelle scuole

Scritto da

Daniele Cassaghi

Pubblicato il

11 Marzo 2025

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Spazi sportivi e tariffe delle mense, i due temi cari al centrosinistra brugherese sono approdati al consiglio comunale dello scorso 6 marzo. Tuttavia per le mozioni sul primo punto dell’opposizione – che sperava di poter affrontare questi temi in un consiglio straordinario dedicato – non c’è stato nulla da fare: bocciate entrambe dalla maggioranza.

Sabatini: “Sta passando l’idea che gli amici hanno gli spazi sportivi e i nemici no”


Dominique Sabatini (Brugherio è tua) ha aperto la discussione con una mozione per chiedere un regolamento con criteri trasparenti per l’assegnazione degli spazi sportivi. Il testo della mozione ricalcava uno simile presentato un anno fa e votato quasi all’unanimità dal consiglio, che però non ha avuto attuazione. Sabatini ha suggerito alcuni parametri da utilizzare per l’assegnazione e da elaborare insieme alle associazioni: la territorialità della società e la percentuale di residenti a Brugherio tra gli iscritti, la storicità, i meriti sportivi, il numero di atleti iscritti e la presenza di un progetto educativi per i giovani. E, la consigliera avverte, senza un regolamento trasparente, “quello che passa è che ci sono gli amici che hanno gli spazi e i nemici che non li hanno”.

Un’accusa ripresa anche da Laura Valli (Alleanza Progressista) che parla di “evidente discrezionalità nell’assegnazione degli spazi”. E batte sullo stesso punto:  “Apprezzo l’appello del sindaco alle società: ‘non litigate, non scindetevi’ diceva. Ma poi le scelte sono andate nella direzione opposta, dando l’impressione di penalizzare le realtà storiche per premiare quelle che si sono affacciate per la prima volta nel panorama brugherese o che sono frutto di scissione”. Valli ha poi concluso sulla necessità di un percorso partecipativo nella realizzazione della nuova struttura al Cremonesi:  “Di certo aiuterà a ridurre gli spazi. Ma per evitare situazioni come quella attuale, serve un percorso partecipativo sul progetto del nuovo impianto. Il rischio è che, quando si realizzerà, le criticità si aggraveranno e gli amici lo richiederanno con più forza”.

Dal canto suo, il dem Damiano Chirico ha firmato un’interpellanza sul tema delle assegnazioni. E ha affermato: “Sull’assessore Vincenzo Imperato le società sportive non hanno dubbi, ma ci sono perplessità sul resto della maggioranza. A cui dico di stare attenti a fare dichiarazioni roboranti: la situazione si sta scaldando e non si sa cosa può emergere. Nel migliore dei casi una figuraccia, nei peggiori chissà”.

Assi: “Rigetto la tesi degli ‘amici’ in modo categorico”


A portare avanti le ragioni di Villa Fiorita ci hanno pensato il sindaco Roberto Assi e lo stesso assessore allo Sport, Vincenzo Imperato.

“Rigetto in maniera categorica la tesi degli “amici” e dei meno amici – ha esordito il primo cittadino – È una percezione da lasciare nei bar. Le proposte alternative per l’assegnazione degli spazi sono state fatte agli uffici per iscritto e con protocollo. Da loro abbiamo ricevuto pareri favorevoli o contrari per iscritto e questi ultimi non sono neanche stati discussi dalla giunta”. Rispedisce poi al mittente le accuse: ”Grazie alla pandemia la precedente amministarazione poteva disporre di risorse con cui elargire contributi alle società sportive e che ora non ci sono più. A proposito di “amici”, come sono stati elargiti i contributi alle società sportive? Queste ultime erano al corrente che c’erano dei contributi elargiti? Erano al corrente che ad alcune società venivano elargiti i contributi e ad altre no? E la consulta dello sport è stata interpellata su questo argomento? Il regolamento lo prevederebbe”.

Peraltro, sulla stessa consulta dello sport si consuma l’ultimo attacco di Assi: “Si è smesso di convocarla anni fa, ma non per il covid. Su decisione dell’amministrazione si è deciso di sostituirla con un comitato esecutivo. Con quale regolamento lo si è fatto? E, a proposito di amici e non amici, come sono stati scelti i membri del comitato esecutivo?”.

Assi: “Messi 2 milioni e mezzo sullo sport”


Assi ha poi rivendicato le azioni messe in campo dalla sua maggioranza: “Noi abbiamo messo sullo sport 2 milioni e mezzo. Non è mai successo in 50 anni che si facesse una cosa del genere in un solo bilancio”. Com’è noto, la maggior parte di questi fondi finanzierà la nuova struttura prevista al Cremonesi, il cui progetto – spiega il sindaco – è ancora in fase di lavorazione. Certamente, rivela, non sarà un vero e proprio nuovo palazzetto, dato che il Comune non riuscirebbe ad accollarsi le spese per una struttura del genere.

Infine, Assi fornisce ulteriori elementi sulla carenza degli spazi sportivi. “Lo stato in cui versa scuola Leonardo Da Vinci è frutto di un pasticcio del passato, ma i danni li vediamo ancora oggi. C’è però un problema nel sottofondo: era la sede principale utilizzata dal Centro Olimpia, l’unica società con cui abbiamo un contratto pluriennale. È l’unica società a cui non possiamo chiedere di rinunciare a delle ore. Per questo abbiamo dovuto togliere ore alle associazioni che usano la Manzoni e darle a loro. Abbiamo dovuto perfino ripristinare l’utilizzo extra-scolastico della sala polifunzionale della Sciviero. Ci siamo addirittura chiesti se non avessimo come Comune delle sedi ulteriori per i loro corsi”.

Imperato: “Manca una gestione unitaria del centro sportivo”


Vincenzo Imperato invece chiede “una visione più ampia”. “In questa fase non stiamo facendo fatica a gratificare chi merita, ma ad accontentare tutti. In carenza di “pane”, come nelle famiglie, si dà precedenza ai giovani. Abbiamo ereditato un partenariato che prevede 750 mila euro di spese annuali per il centro sportivo, e altre 500 mila per tutte le strutture sportive. Questa amministrazione sta cercando di arginare gli sforzi non fatti da quelle passate. Poi manca una gestione complessiva del centro sportivo, che superi quella “a mini nuclei” di adesso. I costi non dovrebbero infatti pesare su chi non fa sport”.

Imperato ha denunciato poi la difficoltà dei suoi uffici, che ad oggi impiegano un solo dipendente part-time, e commenta l’ipotesi del 2018 di dare ai Diavoli Rosa un vero e proprio palazzetto: “All’epoca costava 4 milioni, 4,5 mezzo di euro. Ora con i rincari costa il 60-70% in più”.

Mense, Sabatini: “Prezzi di Brugherio fuori mercato”


Il tema delle mense è stato l’ultimo punto all’ordine del giorno, frutto di un’interpellanza di Sabatini (Bet). Si è arrivati alla discussione oltre le 2 di notte e a seguito di una mattina in cui sono scoppiate le scintille tra il comitato “Diritto Mensa” e alcuni esponenti della maggioranza, a causa della commissione dedicata il giorno precedente.

In ogni caso, tornando sugli aumenti fino al 40% delle tariffe dei pasti, Sabatini ha ritenuto “fuori mercato” il prezzo di 6,77 euro della tariffa intera, pagata dai genitori del 60% degli alunni. Nei comuni limitrofi, ha spiegato, il prezzo è inferiore: 5,78 euro a Cernusco; 5,70 a Concorezzo; 5,75 a Sesto San Giovanni; 5,40 a Carugate. “Il bando di gara doveva essere fatto diversamente, quali sono state le linee guida per i documenti di gara?”, si domanda la consigliera, che ha auspicato maggiore attenzione per le famiglie con due figli: le più numerose.

L’interpellanza di Sabatini mirava a capire i parametri su cui sono state fatte le previsioni per i contributi alle mense e le percentuali degli alunni che ricadono nei vari scaglioni delle tariffe agevolate. Tuttavia, aprendo il suo intervento, l’assessora all’Istruzione Mariele Benzi ha dichiarato:  “Mi dispiace che non ci sia assolutamente nessuno in sala. E lo dico con una punta polemica. Si considerava la sala come piena zeppa di persone che potessero essere interessate a tutti questi argomenti e per cui si doveva convocare un consiglio straordinario. Adesso la sala è vuota, a dimostrazione che tutti coloro che erano qui presenti all’inizio della sessione erano qui per l’argomento di Ramelli”.

Ed entrando nel merito, la vicesindaca ha affermato: “Ho affrontato la questione in modo approfondito nel consiglio di dicembre. Abbiamo aumentato gli scaglioni, che sono stati visionati e condivisi da tutta la maggioranza unita, ci tengo a sottolinearlo. Ci sono due fasce in più rispetto allo schema precedente. Con le nuove fasce Isee era impossibile stabilire la distribuzione delle famiglie all’interno di queste fasce. Non avendo la sfera di cristallo, abbiamo fatto delle simulazioni appoggiandoci ai numeri dei paesi limitrofi. Abbiamo definito gli scaglioni sulla base di proiezioni che sui mesi a venire troveranno un numero quanto più preciso”.

Infine, conclude: “Non avremmo potuto sostenere il contributo fino a settembre perché abbiamo assorbito l’aggiornamento dal primo novembre al primo dicembre. Ci è costato 40 mila euro. Fino a settembre ci sarebbe costato 150 mila euro”.

Gli altri punti all’ordine del giorno


Per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno, Stefano Manzoni (Lega) ha ritirato la mozione per chiedere un contributo di 600 euro per riconoscere la cittadinanza iure sanguinis. Ha motivato la scelta con un’evoluzione della normativa da tenere sotto controllo.

Sono state invece approvate le delibere per il nuovo regolamento della Fondazione Piseri, per il benessere animale e il nuovo piano emergenza. Via libera anche per la mozione di Roberto Imperato (FdI) per dedicare una strada o un parco a Sergio Ramelli.