Continua a destare preoccupazione lo stato di salute della scuola Leonardo da Vinci. Come testimoniano le immagini, le già precarie condizioni dello stabile si aggravano a causa dalle copiose piogge cadute nel mese di maggio e in questo inizio di giugno, tanto che i Vigili del fuoco hanno consegnato nelle mani del sindaco Assi un verbale, il cui contenuto, in consiglio comunale, il primo cittadino ha definito allarmante. E a quanto pare anche ATS si appresta a emettere il proprio verdetto in merito.
I lavori di ristrutturazione, affidati all’impresa Seli, a seguito dell’aggiudicazione della gara d’appalto ed eseguiti tra il 2019 e il 2020, sono oggetto di contezioso tra l’amministrazione e l’impresa stessa. Questo proprio a causa delle infiltrazioni che da molto tempo danneggiano gravemente la struttura, alimentando comprensibilmente le ansie dei genitori degli studenti, come riferito dalla consigliera Irina Petrini Neaugu nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale.
L’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Balconi, ha così sintetizzato l’intera vicenda. “Le foto risalgono al 15 maggio, quando su esplicita richiesta dei cittadini mi sono recato personalmente a visionare l’edificio. Come dimostrano le immagini lo stato della scuola è evidentemente molto critico. Tutta la storia del cantiere è travagliata, fin da febbraio 2020, quando con Seli scaturisce il primo contezioso in quanto i lavori non sono ultimati e presentano moltissime criticità, nonostante le rassicurazioni degli allora sindaco e vice sindaco che tutto fosse sotto controllo“.
Scuola Leonardo da vinci, una vicenda molto intricata
Balconi prosegue poi facendo un rendiconto economico, evidenziando come la vicenda sia intricata nel suo insieme. “Il progetto di ristrutturazione cubava circa 1.786.000 euro più iva. Il comune ha versato 1.600.000 euro e l’ultima parte naturalmente non è stata pagata per via del contenzioso”.
“Seli ci ha fatto causa rivendicando il pagamento della parte restante più un altro 1.100.000 euro. Su questo progetto da parte di GSE (Gestore Servizi Energetici, società del Ministero dell’economia e finanze che promuove l’efficientamento energetico) e Regione Lombardia sarebbero dovuti arrivare i fondi che coprivano quasi completamente i costi, ma questi rimborsi non sono ancora arrivati. Ed è per questo che abbiamo questi importi a bilancio come residui attivi”.
Alla resa dei conti, il primo grande problema da risolvere è che si corre il forte rischio di avere una scuola inagibile per settembre. “Abbiamo le aule di informatica con i computer nuovi che non posso essere utilizzati, la palestra è inguardabile e dobbiamo sistemare i ragazzi. Se ci chiudono la scuola, dobbiamo pensare a soluzione alternativa. L’impresa assicura che farà i lavori richiesti, ma al momento non ha ancora presentato un cronoprogramma. Noi dobbiamo prepararci a un piano B, che potrebbe includere, quale extrema ratio, anche il dislocamento degli studenti altrove”.