La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si svolge a Venezia, è il festival di cinema più antico del mondo e uno tra i più prestigiosi in assoluto. Il Festival ogni anno presenta un lungo programma caratterizzato da opere di caratura mondiale, portando al Lido di Venezia registi e interpreti tra i più affermati del momento. Oggi abbiamo il piacere di raccontare due storie particolari e belle, legate proprio alla mostra del Cinema: quella di Stefano Scala, attore e regista monzese, Simone Arcidiacono e di Simone Passero, talentuoso artista milanese.
Stefano Scala e Simone Arcidiacono
Anche quest’anno l’attore e regista Stefano Scala e il suo collega e socio Simone Arcidiacono hanno portato la sua presenza all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Stefano e Simone hanno sfilato sul prestigioso red carpet. Arcidiacono indossava un elegante abito gessato, mentre Scala vestiva abito nero e dettagli verdi. Entrambi soci di SDS Production, rampante casa di produzione indipendente, stanno vivendo un’importante esperienza all’interno della personale carriera cinematografica. Riportando i momenti vissuti da Stefano Scala nel corso del Festival e gli spunti per la produzione di quelle che saranno le novità, raccontiamo come la loro società ripartirà proprio da questa esperienza come input verso lo sviluppo di nuovi progetti.
“Sfilare sul tappeto rosso di Venezia è sempre un sogno che si rinnova. Come secondo anno l’ho trovato diverso e unico, ma in questa settimana in particolare ho avuto l’opportunità di incontrare grandi maestri del cinema, attori e registi che mi hanno ispirato profondamente. Il Festival di Venezia rappresenta la celebrazione dell’arte cinematografica nella sua forma più pura, ed è un onore farne parte” ha dichiarato l’attore e regista.
Simone Passero
Noto per la sua continua presenza al Festival del Cinema di Venezia, l’artista Simone Passero quest’anno ha calcato il celebre tappeto rosso (per il settimo anno consecutivo) con un significato ancora più profondo che riguarda l’abito indossato nel corso della cerimonia. Il medesimo capo è il frutto di un progetto speciale realizzato da Eleonoire Brunos, artista che ha affrontato un passato difficile, segnato da esperienze di violenza e abusi domestici. La storia di riscatto personale di Eleonoire ha ispirato il lavoro dietro l’abito.
Passero ha espresso tutto il suo orgoglio per essere stato parte integrante di questo progetto e portavoce, in qualche modo, di un messaggio chiaro e forte: “Essere riuscito, in qualche modo, a dare voce e vita a questo progetto speciale, mi ha reso orgoglioso e fiero come mai accaduto prima. Grazie infinite, Eleonoire, è stato un onore”.