La Nostra comunità è sicuramente molto vivace dal punto di vista associativo. Esistono infatti molteplici associazioni che operano nell’ambito sociale nello sport, nella cultura e più in generale nel terzo settore. È sicuramente compito dell’amministrazione comunale incentivare e supportare queste attività che risultano essere fondamentali per lo sviluppo della nostra comunità.
Questa amministrazione intende continuare a sostiene, anche finanziariamente, le iniziative di rilevanza sociale, culturale- educativa-sociosanitaria, promosse da associazioni e altri soggetti del terzo settore e volte a migliorare la qualità della vita e a sviluppare il benessere sociale. Ciò in applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà che stimola l’attivazione di risorse progettuali, anche di natura privatistica per il perseguimento di obiettivi di interesse pubblico.
Associazioni e contributi, un ambito delicato
Un aspetto delicato, che vorrei affrontare e chiarire in questa sede è quello dei contributi (sia in termini economici che di utilizzo di spazi) che queste realtà spesso chiedono ai Comuni. L’ assegnazione dei contributi sia diretti che indiretti deve tenere conto, oltre che della situazione finanziaria dell’Ente, anche dei principi di trasparenza di pubblica utilità.
In merito alla tematica prospettata occorre partire dalla determinazione 20.01.2016 n. 32 dell’Anac, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 06.02.2016, n. 30, contenente le linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di contratti pubblici e di prevenzione della corruzione. Ai sensi dell’articolo 1, comma 16, della legge 190/2012 «la concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati» è considerata un processo amministrativo ad alto rischio di corruzione. La norma si scontra con la prassi di assegnare contributi e sovvenzioni «ad personam», da parte degli organi di governo, senza una procedura realmente selettiva.
Regole di trasparenza
Sul punto, la delibera 32/2016 dell’Anac è chiara: «L’attribuzione di vantaggi economici, sebbene non regolata dal Codice dei contratti, è sottoposta comunque a regole di trasparenza e imparzialità; pertanto, deve essere preceduta da adeguate forme di pubblicità e avvenire in esito a procedure competitive.
Le amministrazioni devono procedere in osservanza delle indicazioni fornite dall’art. 12 della l. 7 agosto 1990 n. 241, che subordina la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualsiasi genere a persone, enti pubblici e privati alla predeterminazione dei criteri e delle modalità di erogazione dei benefici.
Inoltre, l’Anac suggerisce gli strumenti organizzativi, indicando che le amministrazioni debbono individuare preventivamente gli ambiti di intervento; gli obiettivi da perseguire; le categorie dei beneficiari; la natura e la misura dei contributi da erogare; il procedimento da seguire (con l’indicazione di modalità e termini per presentare le istanze); i criteri di valutazione delle richieste per la scelta dei beneficiari, redatti in modo tale da rispettare i principi di libera concorrenza e parità di trattamento; infine, le azioni per controllare che i contributi siano effettivamente impiegati per le finalità previste.
Associazioni, il nuovo regolamento
Al di là di quello che è avvenuto nel passato, questa amministrazione sta ultimando la redazione del nuovo Regolamento sull’Assegnazione de Contributi (dovrebbe essere portato in Consiglio Comunale entro il mese di aprile).
Ad oggi, infatti, l’Ente applica ancora un Regolamento “provvisorio” approvato dal Consiglio Comunale con Delibera 45 del 15/4/1991……all’art.12 di tale regolamento si afferma che “il presente Regolamento dovrà essere confermato, in via definitiva entro due anni dalla sua entrata in vigore”.
La mancanza di un Regolamento aggiornato è sicuramente un fatto grave che non consente fino in fondo l’erogazione “in sicurezza” di contributi diretti ed indiretti, di fatto penalizzando le realtà associative del territorio.
Non è un mistero, infatti, che recentemente alcune erogazioni siano state e siano “rallentate” proprio da questi aspetti Dotare l’ente di regole certe per l’erogazione dei contributi è quindi l’unico modo per garantire trasparenza e imparzialità.
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