Abbiamo intervistato Enzo Papetti, regista e autore di diversi libri. Ci ha raccontato la storia del suo ultimo libro “New Belle Epoque”, pubblicato lo scorso 27 marzo, che crea un parallelismo tra l’epoca a cavallo tra 800’-900’ e i nostri giorni, facendolo attraverso il crossnovel, da lui definito come “letteratura al tempo del web”. Un nuovo genere, capace di partire dalla carta stampata per poi arrivare al web tramite QR code che rimandano a foto, video e musiche jazz, per aiutare l’immedesimazione del lettore e aumentare il divertimento nella lettura.
Signor Papetti, partendo dal titolo, come mai “New Bella Epoque”?
La Belle Epoque è ricordata come una fase storica permeata da grande ottimismo, prosperità economica e fioritura culturale, senza eguali. Però in quel periodo corrispondevano anche forti disuguaglianze, tensioni politiche che poi sfociarono nella prima guerra mondiale. Il romanzo crea un parallelismo tra la nostra epoca e quella a cavallo tra 800’ e 900’, entrambe caratterizzate da rivoluzioni tecnologiche, sistemi produttivi che hanno cambiato in maniera radicale gli stili di vita. Anche noi oggi stiamo attraversando una fase analoga; computer, cellulari, social e l’IA stanno cambiando il nostro modo di concepire la società e i rapporti con le persone.
Da dove è nata l’idea di scrivere questo libro?
Questa avventura è iniziata 4 anni fa con un romanzo che si chiamava “L’oggetto piccolo b”, lo ha seguito “perché ci hai messo tanto” ed “Hexis”, prima di arrivare a “New Belle Epoque”, ultimo di questa tetralogia. All’origine dell’idea ci sono i miei studi sulla multimedialità: l’idea di applicare alla narrativa un sistema espressivo legato a diversi linguaggi è ciò che mi ha portato poi a fare questo percorso.
Cos’è per lei il Crossnovel?
Il Crossnovel è letteratura al tempo del web: il libro parte dalla pagina stampata e fa viaggiare nel web. Oggi i giovani sono abituati a questo passaggio continuo da un linguaggio all’altro, quindi questa modalità di consumo fa parte del nostro quotidiano. La tradizione letteraria o culturale è ancora indietro e non tiene conto di questo sviluppo che difatti appartiene a tutti.
Questo libro vuole essere una proposta o una provocazione?
Spero una proposta. Pur essendo un libro “colto”, è un libro divertente, malgrado la struttura sperimentale, è un libro godibilissimo che si legge volentieri. È denso di situazioni comiche, con un linguaggio molto scorrevole.
Quale messaggio vuole lasciare al lettore?
In realtà sono contrario al lasciare messaggi al lettore, non credo di poter insegnare niente a nessuno. Se devo trovare un messaggio per i lettori è di leggerlo con leggerezza ma provando a riflettere su ciò che state rileggendo. Il mio intento è di aver fatto un libro gradevole, non per questo superficiale. “New Bella Epoque” non ha niente da insegnare, ma se lascia qualche sentimento e qualche turbamento…pensateci su.
Come si svolge la trama?
Dal punto di vista letterario il libro è corale, un intreccio a mosaico ad incastri multipli. Descrive un’epopea cialtrona e sgangherata, segue le vicende di personaggi folli, oltre 250, quindi non c’è una vera e propria storia ma è un insieme di tasselli che il lettore è chiamato a ricostruire da sé l’unità del racconto.
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