Un viaggio nella memoria collettiva, tra documenti d’archivio, testimonianze e immagini indelebili: Martedì 18 marzo è stato presentato Nel segno dei Noseda, il nuovo libro che ripercorre la storia di Brugherio e dei suoi primi cittadini.
L’evento, tenutosi alla presenza dell’autore e delle istituzioni locali, ha visto gli interventi del sindaco Roberto Assi e dell’assessore alla cultura Mariele Benzi, che hanno sottolineato il valore di questa ricerca per la comunità.
“Siamo abituati a studiare la storia attraverso i personaggi, dimenticandoci che dietro i personaggi ci sono delle persone” – ha osservato il sindaco Assi – “Questo testo racconta esattamente questo: non solo i sindaci, ma gli uomini dietro il ruolo, con le loro scelte, le loro rinunce e la loro visione della città.”
Un progetto, quello del libro, che ha avuto una gestazione lunga e complessa. L’idea risale infatti a prima della pandemia, quando il professor Christian Polli presentò una prima bozza del testo. La pubblicazione è stata possibile solo in anni recenti, grazie alla disponibilità di nuove risorse.
La storia come ponte tra passato e presente
L’autore ha spiegato di aver scelto di raccontare gli eventi fino al 1999 per una precisa ragione metodologica:
“Oltre quella data, la storia diventa cronaca, e nella cronaca manca la lucidità necessaria per analizzare gli eventi con il giusto distacco.”
Nel corso della ricerca, durata dal 2016 al 2024, l’autore ha consultato fonti d’archivio non solo locali ma anche nazionali, spingendosi fino all’Archivio Centrale dello Stato per approfondire la figura di Giovanni Noseda, il sindaco che nel 1866 contribuì alla nascita del Comune di Brugherio.
Tra i momenti più emozionanti del lavoro, spiega Polli, il ritrovamento di immagini storiche di grande valore, come una fotografia della famiglia Noseda.
“Guardare queste immagini significa perdersi tra le pieghe del passato”, ha commentato in proposito l’assessore Benzi, sottolineando come il potere della fotografia sia quello di rendere tangibile la memoria.
I sindaci di Brugherio: oltre la politica, la passione civile
Uno degli aspetti centrali del libro è la riflessione sul ruolo dei sindaci nel plasmare l’identità di una comunità.
“Ho sempre avuto una forte passione civile”, ha raccontato l’autore, “ed ero dispiaciuto che nessuno avesse mai approfondito l’aspetto istituzionale della nostra città.”
Da qui l’idea di ricostruire le vicende di chi ha plasmato la storia di Brugherio, non solo attraverso atti amministrativi ma attraverso un’indagine sulla loro personalità, le loro scelte e l’eredità che hanno lasciato.
Tra i sindaci a cui si è sentito più vicino, l’autore ha citato proprio Noseda, imprenditore e politico che è stato capace di mettere da parte i suoi interessi privati a favore di quelli collettivi, ed Ettore Gildo, figura di grande ironia e umiltà, ex primo cittadino che aveva fortemente voluto la costruzione di alcune scuole del paese e aveva sostenuto il progetto del Notiziario Comunale.
Un libro che appartiene alla comunità
Il valore di Nel segno dei Noseda non risiede solo nel suo contenuto storico, ma anche nella rete di collaborazioni che ha permesso di raccogliere testimonianze e documenti: dalla parrocchia di San Bartolomeo, fino ai ricercatori come Anna Sangalli Beretta, impegnata nello studio dei dialetti locali.
Un lavoro lungo, paziente e meticoloso, che il sindaco Assi ha voluto leggere in chiave di continuità tra passato e presente:
“Studiare il passato non significa essere reazionari. Tradizione viene da ‘tradere’, che significa ricevere: dobbiamo evitare sia di rompere il legame con la nostra storia, sia di arroccarsi su di essa.”
Con questa pubblicazione, alla storia di Brugherio si aggiunge un tassello prezioso, offrendo ai cittadini uno strumento per conoscere le proprie radici e fortificare il senso di comunità.