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Associazioni e Istruzione

MioMito, a Brugherio inaugurata la panchina della speranza

Sabato 21 settembre presso il parco di Villa Fiorita è stata inaugurata la panchina della speranza, quale simbolo della lotta alle malattie mitocondriali. Alla cerimonia erano presenti Giovanna Mangano, presidente di associazione MioMito e le istituzioni cittadine rappresentate da Mariele Benzi

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

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Nel pomeriggio di sabato ventuno settembre siamo stati all’inaugurazione della panchina solidale di MioMito a Brugherio presso il parco Villa Fiorita. A tenere la presentazione è stata la vicesindaca Mariele Benzi in compagnia di Vincenzo Barbarisi, assessore del verde del comune di Cologno Monzese. Insieme a loro alcune persone dell’associazione MioMito tra cui il presidente Giovanna Mangano e i dottori Giulia Facchinetti, Francesca Tiezzi e Davide Mandelli.

Cos’è MioMito?


“MioMito è un’associazione dedicata a migliorare la vita delle persone colpite da malattie mitocondriali”. Un gruppo molto eterogeneo di patologie ereditarie causate da alterazioni nel funzionamento dei mitocondri. Il loro impegno sta nel finanziare la ricerca scientifica, aiutare in modo pratico e psicologico tutti coloro che ne soffrono e aumentare la consapevolezza, informando le persone riguardo queste patologie.

Per fare questo però è importante partire da alcuni momenti, come quello di sabato pomeriggio, momenti simbolici che però hanno un’importanza indecifrabile per tutte le persone che credono e animano questa associazione.

La parola a Giovanna Mangano


È la presidente Giovanna Mangano a prendere la parola e presentare MioMito “Grazie a MioMito vogliamo portare avanti un progetto in favore della ricerca, grazie al sostegno di tutti, per aiutare le famiglie che sono vittime di queste malattie”. Continua poi facendo un appello ai tanti giovani presenti e all’importanza dello studio “Molti centri universitari si occupano di malattie legate ai mitocondri come l’Alzheimer, il diabete, il Parkinson e molte altre. Se mai dovessimo trovare una cura o una molecola che possa dare supporto sarebbe un beneficio per tante altre malattie”.

Gli esperti e le istituzioni


Giovanna Mangano ha poi lasciato spazio agli interventi delle dottoresse Facchinetti e Tiezzi e dell’osteopata Mandelli, che si sono detti tutti “Orgogliosi di far parte di questo progetto, vogliamo dare un sostegno concreto a chi soffre di queste patologie”. Conclude il dottor Mandelli “Ciò che ci auguriamo è di diventare ancor più grandi e far sentire la nostra voce”. 

Dopo le parole dei presenti ecco il momento simbolico dell’inaugurazione, con la vicesindaca Benzi che ha sollevato il telo che ricopriva il verde speranza della panchina. Un momento che ha strappato le lacrime alla signora Mangano, lacrime di speranza e di consapevolezza che quanto fatto finora è qualcosa di grande, che però non deve e non può fermarsi qui.

“La ricerca scientifica è speranza di vita e di progresso. Sosteniamola! Uniti per la cura delle malattie mitocondriali”. È questa la scritta posta sulla targhetta sul retro della panchina. Una scritta che rimarca quanto detto dai presenti con la speranza che sempre più persone pongano la loro attenzione a queste malattie.