Sabato 16 novembre 2024, alle ore 16:00, presso la galleria espositiva di Palazzo Ghirlanda-Silva a Brugherio, è stata inaugurata la mostra まつ Matsu – osservare l’attesa. Curata da Matteo Galbiati e Raffaella Nobili, l’esposizione presenta le opere delle artiste giapponesi Kaori Miyayama e Kanaco Takahashi. L’evento è patrocinato dal Consolato Generale del Giappone a Milano e dalla Provincia di Monza e della Brianza.
Raffaella Nobili introduce Kanaco Takahashi, seduta al suo fianco, e Kaori Miyayama, collegata in video chiamata dal Giappone. Inizia Takahashi: “vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a tutte le persone che hanno reso possibile questa esposizione” dice, citando il sindaco Roberto Assi e l’assessora alla cultura Mariele Benzi, entrambi presenti, i curatori della mostra e la città di Brugherio “che ha issato la bandiera del Giappone a fianco a quella italiana”. Per tutto il periodo della mostra infatti le due bandiere, affiancate anche a quella europea ed a quella brugherese, sventolano insieme nel cielo perché, come dirà più avanti durante la conferenza Matteo Galbiati, “volevamo dare un messaggio di fraternità, di unione, in questi tempi dove le guerre ci fanno sentire divisi”.
Matsu: l’origine della parola che intitola la mostra
Interviene anche Miyayama, collegata dal giappone, rinnova i ringraziamenti della collaboratrice. Si dice dispiaciuta di non aver potuto partecipare all’inaugurazione, per via dell’esposizione di un’altra opera. Il tema è lo stesso, quello dell’attesa, in giapponese Matsu. Il termine Matsu, spiegano le artiste, in giapponese ha una polisemia: oltre a indicare l’attesa significa anche “pino”. Il termine non è stato scelto a caso: nella mitologia giapponese i pini sono il punto d’incontro tra dei e umani. Si pensa infatti che gli dei si manifestino scendendo sulla terra proprio dai pini. L’ispirazione iniziale dunque è stata data dall’attesa sacrale, un’attesa lenta che predispone ad un cambiamento interiore. Tuttavia viene spiegato che non ha un rapporto diretto con il divino ma è declinata a tutte le situazioni di cui fa esperienza l’umano, comprese quelle laiche.
Quando e dove vedere Matsu, la mostra
La collaborazione tra curatori e artisti ha permesso un dialogo dei quali tutti i partecipanti si dicono soddisfatti. Il dialogo è un altro tema trattato dalle opere delle due artiste. L’esposizione a Palazzo Ghirlanda-Silva infatti è caratterizzata da pezzi inediti in cui sono trascritte alcune delle conversazioni che ci son state durante la realizzazione delle opere: le due artiste infatti si sono scambiate domande alle quali hanno risposto indagando il processo creativo e il tema dell’attesa.
È possibile visitare la mostra dal giovedì alla domenica, dalle ore 15:00 alle ore 19:00, fino al 22 dicembre. Si può prenotare la visita guidata tramite il sito dedicato.