Zanetti e Marotta premiano l'Interclub Brugherio
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L’Interclub Brugherio protagonista in beneficenza, premiati a San Siro da Zanetti e Marotta

Giovanni Libutti: “Per noi questo premio è come una Champions League o come uno scudetto. Ne andiamo molto fieri”.

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

6 Aprile 2025

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Domenica 30 marzo, in occasione di Inter-Udinese, l’Interclub Brugherio è stato premiato a San Siro con il premio “charity hero”, per la raccolta fondi a sostegno di Dada Maisha Onlus nel continente africano. Dopo i complimenti ricevuti da Javier Zanetti e Giuseppe Marotta in persone, il presidente Giovanni Libutti ci ha raccontato le emozioni di quella giornata, condivisa con i tanti soci giunti da Brugherio solo per la premiazione.

Presidente Libutti, come si sente ad aver vinto di nuovo il premio “Charity Hero”?


Lo dico davvero con orgoglio e con sincerità, per noi questa è come una Champions League o come uno scudetto. Ne andiamo molto fieri, perché questo premio rappresenta lo spirito che negli anni 70’ spinse la famiglia Moratti a dare vita al mondo degli Interclub. In quanto coniuga la passione per il tifo con qualcosa di più, e questo ci caratterizza da quando siamo nati.

Com’è avvenuta la premiazione?


C’erano oltre 2200 soci da tutto il mondo, più di 130 dei 1207 solo da Brugherio. Al momento delle premiazioni siamo stati accolti da cori, applausi e dai complimenti del presidente Giuseppe Marotta e di Javier Zanetti. È stato un momento molto emozionante perché per la prima volta l’evento era aperto a tutti i soci.

Avete avuto modo di festeggiare?


Sì! Dopo la premiazione, con una sessantina di soci dell’Interclub Brugherio, siamo andati a pranzare vicino allo stadio per festeggiare e condividere insieme questa giornata. Molti di loro erano venuti solo per sostenerci durante la premiazione, senza avere il biglietto per la partita delle 18, questo rende l’idea del rapporto di amicizia che ci sia in questo gruppo, non posso che ringraziare tutti.

Quali realtà avete aiutato con la lotteria solidale?


Quest’anno siamo riusciti ad aiutare alcune realtà brugheresi e africane: Casa Jobel, La Lampada di Aladino e Dada Maisha Onlus, con oltre quattromila euro raccolti.

Nel nostro direttivo abbiamo la fortuna di avere con noi Anna Coppola, presidente di Dada Maisha Onlus, e da subito c’è stato il desiderio di aiutarla. Ne andiamo davvero fieri, ma saremmo molto contenti se il premio lo vincesse anche qualcun altro.

Sì? Perché?


Noi lo abbiamo vinto quest’anno e nel 2023, ma se lo vincesse qualcun’altro il prossimo anno saremmo solo che contenti, perché significherebbe che qualcuno sta facendo del bene. Se si crea una competizione è positiva per tutti.