I tifosi della Ferrari tornano a gioire nel Gran Premio di casa: a Monza, cinque anni dopo l’ultima volta, Charles Leclerc sale sul gradino più alto del podio grazie a una gara sensazionale, piena di colpi di scena. Chiudono secondo e terzo Piasti e Norris della McLaren. Quarto l’altro ferrarista Sainz, mentre campione del mondo Max Verstappen termina la sua gara al sesto posto.
Il racconto della gara
Allo spegnimento dei semafori in griglia di partenza Norris (che parte in pole) scatta bene e tiene inizialmente alle sue spalle il compagno di scuderia Piastri, va lungo invece Russell per evitare il contatto ed è costretto a saltare la chicane subendo il sorpasso dalle due Ferrari. Pochi istanti dopo e sempre nel corso del primo giro, Piastri prende la scia di Norris, lo sorpassa e a fare lo stesso è Leclerc che sfrutta la bagarre tra le due McLaren per ritrovarsi in seconda posizione. Alla fine del primo giro emerge già il pensiero, da parte della Ferrari, di poter combattere per questo podio che solo alla vigilia sembrava complicato da raggiungere.
I momenti chiave, che hanno fatto la differenza all’intero della gara, sono esattamente due: il primo pit stop, nel corso del quindicesimo giro, e l’idea della Ferrari – più o meno a metà gara – di non procedere con il secondo rientro ai box al contrario degli altri team. È la mossa rischiosa ma vincente: le due McLaren nonostante un grande passo decidono di seguire la strategia basic, con due soste. Ferrari opta di restare fuori sia con Sainz che con Leclerc (dunque un solo pit-stop) e si gioca il tutto per tutto, con coraggio e astuzia.
Da lì in poi le emozioni si susseguono. Piastri si mette a caccia di Leclerc nel tentativo di sfruttare le gomme fresche e – viceversa – quelle sempre più usurate del monegasco. Charles tiene botta, resiste, continua coi suoi tempi e giro dopo giro riesce a mantenere un distacco che gli permetterà di chiudere i 53 giri al comando e vincere il Gran Premio di Monza 2024.
Il coraggio e il talento di Leclerc
La vittoria di Leclerc è la vittoria di tutti. A casa nostra, a Monza. È un successo di cuore, di pancia, di squadra e di talento. Di squadra perché il comune intento, mai come in questa gara, è stato quello di ragionare su ogni scelta anche strategica e decidere, seppur rischiando qualcosa, di non seguire gli altri team sui due pit-stop, ma piuttosto fermarsi sono una volta per provare ad arrivare in fondo davanti a tutti: così è stato.
È anche una vittoria di cuore, perché Charles con la sua passione è entrato nel cuore dei tifosi della rossa e ci mette l’anima. Sempre. Anche quando le cose non vanno, anche quando la monoposto non è al top e oggettivamente non è all’altezza di altre macchine. Leclerc corre per vincere, sì per sé stesso ma anche per la marea rossa che lo accompagna sempre e stravede per lui. Le sue lacrime e l’emozione a fine gara rappresentano qualcosa di grande e di bello, in un mondo dove le emozioni spesso passano in secondo piano.
E poi il talento puro del monegasco. Il talento che gli permette di attaccare Norris già nel corso del primo giro, l’impeccabile gestione gomme, una gara incredibile senza errori o sbavature. Perché è vero che la Ferrari ha adottato una grande strategia e la macchina al tempo stesso ha risposto bene al pacchetto di aggiornamenti portati in questo weekend, ma la gara di Leclerc dal pit-stop in poi è da 10 e lode. Charles osa, corre, sogna, vince.