Nello scorso weekend, presso la Galleria esposizioni di Palazzo Ghirlanda Silva di Brugherio è stata esposta la raccolta di francobolli tematici rappresentante le 33 edizioni delle Olimpiadi. La mostra è a cura del Circolo Filatelico Numismatico Mario Bella.
Introduzione alla mostra
Le più importanti curiosità, un’approfondita immersione nella storia e i fatti principali dei giochi olimpici, partendo da Atene 1896 e arrivando alla più recente edizione di Parigi 2024, raccontati in modo dettagliato e con grande passione.
L’esposizione della mostra inizia con la visione di alcuni francobolli risalenti alle olimpiadi di Roma 1960. L’aereo rappresentato sulle buste di appartenenza è il simbolo della globalità del fenomeno olimpico e rappresenta anche il viaggio fatto dai francobolli stessi a bordo di un aliante.
L’esposizione prosegue con francobolli di più nazioni. Nel tempo, ogni Paese ha scelto di inserire dei segni a proprio piacimento, oltre a un timbro specifico.
Brugherio nel mondo: Alfio Peraboni
Si passa poi al racconto della storia di una leggenda della vela italiana: Alfio Peraboni. L’atleta di Mandello del Lario, aveva forti radici brianzole. Era nato a Monza, con genitori e nonni Brugheresi e con un passato da abitante di Sant’Albino.
Insieme al farmacista Giorgio Gorla, fu due volte bronzo olimpico a Mosca 1980 e Los Angeles 1984.
Oltre alle due prestigiose medaglie olimpiche, Peraboni ha vinto più volte il campionato Italiano e le competizioni europee, sia da atleta che da allenatore. Visti i prestigiosi risultati sportivi ottenuti ai giochi olimpici, arrivò per lui anche l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica con la “Stella al merito Sportivo”, conferita dall’allora Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini.
Viaggio nella Storia delle Olimpiadi
La suggestiva immersione nella storia olimpica prosegue con il dettagliato racconto dei giochi stessi, partendo sin dagli albori, attraverso i francobolli originali utilizzati al tempo.
Un racconto a 360 gradi della storia dei giochi, che spiega diverse dinamiche davvero importanti ma poco conosciute ai più. Tante piccole nozioni storiche accompagnano la preparatissima narrazione dei responsabili della mostra tenutasi nella Galleria esposizioni di Palazzo Ghirlanda Silva di Brugherio.
Tra queste, una tradizione storica che è divenuta regolamento: l’accensione della torcia olimpica. Introdotta nell’edizione di Berlino 1936, la fiamma deve essere accesa in maniera naturale attraverso i raggi del sole, mai artificialmente dall’uomo. La torcia poi, per raggiungere la città ospitante, ha un lungo percorso che viene ampiamente illustrato per ogni edizione dei giochi.
La costante è la partenza, che sarà sempre Olimpia, in Grecia.
Il racconto prosegue con l’importantissimo giuramento olimpico degli atleti, dei giudici e degli allenatori, la sacra cerimonia di apertura e di chiusura, che seguono uno schema ben preciso, e l’evoluzione estetica delle medaglie con il passare degli anni, partendo dalla sola medaglia d’oro nelle prime due edizioni, arrivando a celebrare il podio con argento e bronzo dalle olimpiadi di St Louis, nel 1904.
Ci viene raccontata infine, attraverso le ufficiali pagine di giornale di quei giorni, la tragedia del 5 settembre 1972 delle olimpiadi di Monaco di Baviera, dove undici atleti israeliani furono rapiti e successivamente assassinati da otto terroristi palestinesi in quello che fu definito come “Il Massacro di Monaco”.
Francobolli al centro della Mostra
I francobolli, presenti in forma originale per rappresentare ogni edizione dei giochi (escluse quelle non celebrate del 1916, 1940 e 1944 per motivi di guerra), si contraddistinguono l’uno dall’altro, in quanto le nazioni avevano la possibilità di liberare la propria creatività su di essi. I francobolli che saltano all’occhio su tutti sono quelli di Londra 2012, ma non per motivi estetici, ma bensì per la differenza di simboli su di essi.
Questa edizione infatti, è stata la prima dei giochi olimpici a distinguere i francobolli con i loghi delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, che vengono disputate sempre un paio di settimane dopo il termine dei giochi.
Questa mostra è stata un incredibile viaggio storico nella più grande manifestazione sportiva di tutti i tempi. Il racconto è interessante e condito da diversi aneddoti intriganti, illustrati alla perfezione. I rappresentanti del Circolo Filatelico Numismatico Mario Bella, che hanno svolto un meraviglioso lavoro, non hanno lasciato nulla al caso nelle rappresentazioni che, con la professionale narrazione degli eventi, possono portarti indietro di anni nella storia in un batter d’occhio.