Per Juventus, Milan e Napoli è tempo di aria fresca e novità. Nuovi cicli sono cominciati per i tre club, con importanti cambiamenti, a partire dalla panchina. Proviamo ad analizzare da un punto di vista esterno il recente avvio di campionato e ciò che ci attenderà nel corso della stagione per quanto riguarda questi storici club.
JUVENTUS – THIAGO MOTTA PER TORNARE A VINCERE?
“Mottaland”, “Mottaball” e “Mottismo”. Questi sono solo alcuni dei soprannomi che i tifosi juventini hanno cominciato ad attribuire al neo allenatore bianconero sui social. La Juventus, che ci ha abituati a dei campionati da assoluta Regina a partire dall’era Conte, negli ultimi anni ha avuto delle difficoltà che l’hanno portata a non alzare il tricolore per ben quattro stagioni (ultimo nella stagione 19/20). Con l’avvento di Giuntoli in dirigenza e di Thiago Motta in panchina, dopo qualche anno buio i tifosi bianconeri possono cominciare a sperare, vedendo la luce infondo al tunnel. I soprannomi per Motta sono tanto bizzarri quanto precoci, ma ciò fa trasparire l’entusiasmo attuale in casa Juve.
Dopo diverse stagioni in cui si applicava un tipo di calcio diverso, sotto la guida di Max Allegri, la Juventus oggi gioca un calcio propositivo e offensivo, gioco al quale i tifosi non erano affatto abituati. L’idea di rinnovamento della società è stato chiara fin dal primo giorno di mercato: chi non fosse più ritenuto parte del progetto per il nuovo corso bianconero, sarebbe stato tagliato fuori. Ci sono state quindi parecchie cessioni, ma allo stesso modo sono stati tanti anche gli investimenti, che hanno portato la squadra a un livello qualitativo che scarseggiava nelle scorse stagioni. Douglas Luiz, Koopmeiners, Thuram e Nico Gonzalez sono solo alcuni dei nuovi nomi pronti a far tornare in alto la Vecchia Signora.
Inizio campionato
Nelle prime tre giornate i segnali sono stati positivi: due vittorie secche per 3-0 contro Como e Verona, con Dusan Vlahovic che sembra essere tornato il giocatore che fece spendere un’importante cifra alla Juventus per acquistarlo nel Gennaio del 2022, e un pareggio con qualche difficoltà in più contro una Roma ben organizzata difensivamente. Parlando proprio di difesa, ciò che ha impressionato sino ad ora, oltre alla certezza Bremer, è la crescita esponenziale di Gatti, diventato un centrale solido, in grado di indossare anche la fascia da capitano di un club come la Juventus che, oltre ad aver segnato 6 gol in tre partite, non ne ha ancora subito uno.
Dopo queste prime tre gare giocate, i segnali sono assolutamente positivi, la squadra è finalmente al completo e con l’organico a pieno regime, Motta potrà dimostrare a tutti il potenziale di questa nuovissima Juventus, che siamo sicuri saprà stupirci sia in campionato, sia in Champions League.
MILAN – QUALE FUTURO PER FONSECA?
Per quanto riguarda i rossoneri invece, la musica è completamente diversa da quella che si ascolta in casa Juve. A Milanello si respira un’aria fredda, quasi tesa, vedendo il bruttissimo avvio di campionato della squadra di Paulo Fonseca. Arrivato per sostituire Pioli, l’ex allenatore della Roma sembra non essere ancora riuscito a inculcare nei giocatori i suoi principi di gioco, un gioco che sembra essere completamente inesistente, come dichiarato di recente a “La Gazzetta dello Sport” anche da uno che di calcio e di Milan ne sa qualcosa, Zvonimir Boban. La partenza a rilento contro l’ottimo Torino di Vanoli, la sconfitta a Parma e il pareggio con la Lazio non fanno gioire troppo i tifosi rossoneri, che speravano in una partenza sicuramente diversa.
La stagione è iniziata da sole tre giornate, eppure i prossimi dieci giorni saranno già fondamentali per la stagione rossonera, cominciando dall’impegno casalingo di sabato contro il Venezia, seguito dall’esordio in Champions League contro il nuovo Liverpool di Arne Slot e infine dal Derby della Madonnina. I tifosi si aspettano un’importante reazione della squadra già dalla gara contro i lagunari, nella quale non sarà ammesso un risultato differente dalla vittoria, che dovrà anche essere convincente, senza limitarsi ai tre punti. Questa potrebbe dare all’ambiente e al gruppo squadra la spinta giusta per far bene contro il Liverpool, e per prendersi la propria rivincita contro l’Inter, imbattuto nei Derby da ben sei gare.
Il mancato break di Rafa e Theo
Negli scorsi giorni, tra i tifosi rossoneri e non sui social è spopolata la polemica riguardante il comportamento di due leader dello spogliatoio come Theo Hernandez e Rafa Leao che, durante il cooling break di Lazio – Milan, appena entrati in campo hanno deciso di non partecipare alla riunione tecnica di squadra. Questo episodio ha diviso l’opinione pubblica tra chi, come la dirigenza rossonera (Furlani su tutti) smentisce ogni problematica e la definisce una “cosa da niente”, e chi è invece andato su tutte le furie, ritenendo l’episodio un gesto vergognoso e che possa rendere l’idea della brutta situazione che sta passando la squadra di Fonseca. Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la situazione, la speranza dei tifosi è sicuramente quella di vedere un clima disteso e un Milan vincente.
Come nel caso della Juventus, anche per il Milan la società ha deciso di investire parecchio per regalare al neo allenatore rossonero una squadra di livello, per tornare a combattere per lo Scudetto. Morata, Fofana, Pavlovic, Emerson Royal e Tammy Abraham, giocatori importanti che sono andati a colmare della mancanze che erano già abbastanza evidenti nella scorsa stagione. Ci si aspetta tanto da questo nuovo Milan, staremo a vedere come cambierà l’atteggiamento della squadra in vista dei prossimi importantissimi impegni.
NAPOLI – CONTE-LUKAKU IL BINOMIO PERFETTO?
Dopo la sconfitta per 3-0 subita a Verona e un avvio preoccupante, il nuovo Napoli di Antonio Conte si è ripreso alla grande. Due vittorie casalinghe contro Bologna e Parma per tornare subito in carreggiata e riportare tanto entusiasmo ai tifosi partenopei. Se il 3-0 contro i rossoblù è stata una vittoria un po’ più agevole, gli uomini di Conte hanno dovuto faticare per trovare i tre punti contro l’ottimo Parma di Pecchia. I due gol, arrivati in extremis dopo l’espulsione del portiere Suzuki e con il difensore Del Prato tra i pali, sono siglati da Anguissa e proprio da Romelu Lukaku, nel giorno del suo esordio con la maglia azzurra. Il bomber belga si sa, è abituato a segnare nei suoi debutti, ma questo gol, quello del momentaneo pareggio, per l’ambiente e la circostanza in cui è avvenuto ha sicuramente un sapore diverso.
Sì, perché Romelu Lukaku sembra finalmente aver trovato casa. Dopo lo scudetto all’Inter proprio sotto la guida di Conte, che per lui è più di un semplice allenatore, per via di diverse scelte personali, Big Rom ha avuto diverse difficoltà. Prima il grosso trasferimento al Chelsea, poi il ritorno in prestito all’Inter dichiarando amore ai nerazzurri, il litigio con la società e la piazza e infine una stagione nella Roma giallorossa. Fuori rosa nel Chelsea di Maresca quest’estate, Aurelio de Laurentiis, nonostante l’allora indefinita situazione Osimhen, ha deciso di investire sul cartellino di Lukaku e di regalare il centravanti belga ad Antonio Conte, che lo ha definito un attaccante atipico: “Per caratteristiche è diverso dagli altri giocatori fisici, lui è grosso, rapido ed è intelligente, sembra un giocatore di NFL.”
Binomio vincente
Il binomio Conte – Lukaku è vincente, vedremo nel corso della stagione quante emozioni saranno in grado di portare ai tifosi azzurri. Le aspettative sono alte, ma è altrettanto alta la probabilità che vengano rispettate. Antonio Conte, oltre al nuovo attaccante, ha richiesto alla dirigenza altri giocatori nel corso del mercato, ed è stato accontentato a dovere. Oltre a Lukaku appunto, sono arrivati alla corte dell’ex CT della Nazionale: Buongiorno, Neres, Mctominay, Spinazzola, Gilmour e Rafa Marin, tutti giocatori giovani ma di un certo calibro.
A Napoli infatti, sono stati spesi tanti soldi in maniera intelligente, andando a rinforzare l’organico in maniera perfetta secondo le esigenze dell’allenatore, che dopo questi importanti investimenti, ha tra le mani un’ottima squadra per fare bene, considerando l’assenza di competizioni europee in questa stagione per il Napoli. Gli azzurri dovranno infatti concentrarsi solo su campionato e Coppa Italia e chissà che non possano insidiare le squadre a oggi più favorite, quali Inter e Juventus, per lo Scudetto.
Dopo una stagione fallimentare e completamente da dimenticare, il Napoli è pronto a ripartire, il Presidente De Laurentiis lo sa e ha fatto tutto il possibile per invertire questa rotta, adesso spetta ad Antonio Conte fare ciò che gli viene meglio, e noi non vediamo l’ora di vederlo all’opera durante la stagione.