instabili malintesi
Arte, cultura e spettacoli

Instabili Malintesi a Brugherio, l’arte diffusa di Claudio Borghi

Brugherio Arte Diffusa è il progetto di Matteo Galbiati che vuole portare le opere degli artisti nei luoghi della città dove chiunque possa vederle. Questo importante percorso culturale prende il via con i lavori dello scultore Claudio Borghi, visibili in diversi puti della città, tra i quali il Parco Increa, Villa Fiorita e la biblioteca

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Alessandro Testa

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“Claudio Borghi. Instabili malintesi”, questo il titolo della mostra, inaugurata il 27 giugno al Parco Increa. La mostra è composta da 15 opere dell’artista Borghi in un percorso attraverso la città di Brugherio.  Il luogo principale dove le troviamo è il Parco Increa, il resto della mostra è possibile scoprirlo tra il Parco Villa Fiorita, la Biblioteca, il Cortile Della Lettura, il Comune e nello spazio nuovo di Maria Bambina.

Il percorso artistico sarà fruibile fino al 15 ottobre 2024. Attraverso questo articolo ripercorreremo l’origine e la promozione dell’idea, fino ad arrivare all’interpretazione dell’opera stessa, grazie agli interventi di Matteo Galbiati e Claudio Borghi.

Un nuovo progetto in città: Brugherio arte diffusa 


B@D, Brugherio Arte Diffusa è il nuovo progetto portato avanti da Matteo Galbiati, in collaborazione con LeoGalleries, e sostenuto dal comune di Brugherio, che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio brugherese attraverso l’installazione d’arte contemporanea in punti chiave della città.

Brugherio Arte Diffusa nasce da un progetto già esistente, Monza Arte Diffusa, ma con una modalità differente. A Brugherio, infatti, il focus è su un artista specifico, a differenza di Monza, dove le mostre coinvolgono più artisti.” spiega Galbiati.

La delocalizzazione dell’arte: dal centro alla periferia, accessibile a tutti


Matteo Galbiati ci spiega come un punto fondamentale del progetto arte diffusa è il portare l’arte dal centro (i musei) alla periferia, in un posto alla portata di tutti, dove tutti possono vederlo. Mettere l’arte contemporanea in dei luoghi pubblici va oltre, perché oltre essere alla portata di tutti, diventa anche imprescindibile, ognuno ci sbatte il naso, non la può evitare.

Arte diffusa è proprio questo, far appassionare, incuriosire, emozionare le persone che si trovano a contatto con un’opera d’arte. L’obiettivo finale del progetto è quello di far si che per la gente diventi un’abitudine vivere a contatto con l’arte, scoprirla, annusarla e saperci convivere

Instabili Malintesi: Il significato è da cercare in ognuno di noi 


Entrando più nel merito delle opere, Claudio Borghi spiega come un’opera d’arte vada vista partendo dai propri occhi, dal proprio io interiore. Un’opera non deve essere spiegata ma deve essere scoperta, ognuno con il suo modo. La curiosità deve essere il movente in ognuno di noi per far si che un’opera d’arte possa essere compresa. “Un’opera d’arte si rivolge Téte-à-Tète, ognuno ha un rapporto con l’arte” queste le parole di Claudio Borghi per sintetizzare il suo messaggio. 

La Betoniera 


Claudio ci ha voluto lasciare con un’immagine precisa: La Betoneria. La Betoneria è quella struttura industriale a forma di uovo dove all’interno vengono mischiati diversi materiali da costruzione. L’immagine che ci vuole trasmettere Borghi è quella dell’impastatrice. Un movimento irrinunciabile ed indefinito, ma fondamentale, per dar vita ad un’opera e più in generale ad una persona.

Si perché alla fine, ognuno di noi è una betoneria, un’insieme di esperienze, di delusioni, di relazioni, di amori felici e di amori tristi. Ognuno di noi è un’impastatrice che crea qualcosa di nuovo e diverso. Ecco che quindi l’artista non vuole rivelare tutto quello che ha buttato dentro la sua betoniera per dar vita alle sue opere, perché ci invita a far completare l’opera, nella nostra immaginazione.

Le parole di Mariele Benzi


Mariele Benzi, vice sindaca e assessora alla cultura, è naturalmente molto orgogliosa di B@D e di questo esordio con Claudio Borghi. “Brugherio si conferma una città la cui anima culturale è molto vivace. Sono tantissime le proposte che arrivano dagli artisti al mio assessorato. Purtroppo il budget, che comunque è stato incrementato rispetto a quanto previsto inizialmente, non ci consente di realizzare tutto ciò vorremmo, però riusciamo estrapolare il meglio dal ventaglio di possibilità e offriamo alla città l’opportunità di goderne“.

Continua “Con Matteo Galbiati, il curatore, stavamo organizzando una mostra che sarà proposta alla città nel periodo autunnale. Divagando mi ha parlato di MAD, Monza Arte Diffusa e, colpita dall’acronimo, mi sono fatta spiegare di cosa si trattasse. Quindi, ho pensato di replicare l’iniziativa nel nostro territorio continuando, tra l’altro, a giocare con e parole, e dando vita al BAD per l’appunto, Brugherio Arte Diffusa. MAD a Monza, BAD a Brugherio, Instabili Malintesi il nome della mostra… tutto sembrava giocare a nostro favore”. Sulle opere del maestro Borghi dice “I lavori mi hanno incanto per le dimensioni, per leggerezza della forme e l’altezza. Le ho trovate bellissime e molto affascinanti. In particolare la Porta del gigante mi ha molto colpito“. 

Claudio Borghi e Instabili Malintesi ci danno appuntamento il 19 settembre


Il 19 settembre verrà presentato al pubblico anche il volume monografico edito per l’occasione, dove saranno presenti le opere esposte con i testi critici di Matteo Galbiati, con i contributi delle studentesse e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa GiuliaLa pubblicazione si concentra sull’approfondimento di quattro temi fondamentali, individuati dagli studenti dell’Accademia per la ricerca artistica di Borghi: il Vuoto, il Pieno, la Natura e l’Artificio. Questo studio offre una lettura più approfondita dei contenuti della sua ricerca e dell’analisi del suo lavoro.