È stata una giornata di incontri e interessanti discussioni sui temi più caldi quella di giovedì’ 10 aprile, allo stadio Meazza per la settimana edizione de “Il Foglio a San Siro” organizzata dal quotidiano Il Foglio. L’evento ha vissuto di un susseguirsi di ospiti molto serrato, dinamico, questo ha reso l’ascolto sempre interessante, non vivendo mai veri e propri momenti di stanca. Questa probabilmente ne è stata la vera forza e visto i nomi degli addetti ai lavori presenti, possiamo tranquillamente affermare, del successo. La suggestiva cornice dello stadio San Siro, di cui era possibile ammirare il verde brillante del campo dalle vetrate ha fatto il resto.
Il focus sono state le Olimpiadi, con annesse Paralimpiadi e le prossima tornata elettorale dalla quale uscirà il nome del nuovo presidente del Coni, al posto dell’uscente Giovanni Malagò, che vedrà la “sua creatura”, le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 tra le braccia di qualcun altro.
Malagò, niente quarto mandato
Malagò che è salito sul palco de Il Foglio poco dopo le 10, proprio in avvio di giornata, catalizzando da subito l’attenzione e “rendicontando” sullo stato di avanzamento dei lavori, in vista prossimi giochi invernali che proprio a San Siro vedrà la sua cerimonia inaugurale. Il presidente del Coni non ha negato le enormi difficoltà incontrate, i cantieri in alcuni casi si sono fermati per molti mesi, ritardando il cronoprogramma.
Solo la nomina di un commissario straordinario, Luigi Valerio Sant’Andrea, ha sbloccato la situazione e, nonostante ancora molto ci si da fare, per ammissione dello stesso Malagò, i tempi seppur serrati verranno rispettati. Sottolinea quindi come le 80 medaglie conquistate tra le Olimpiadi di Tokyo e quella di Parigi non siano altro che la punta dell’iceberg perché in realtà, rivela, nel tempo intercorso tra una rassegna a cinque cerchi e l’altra, lo sport italiano ha mietuto ancora più successi. Ha espresso poi rammarico per la sentenza della Corte costituzionale, che gli ha negato la proroga per il quarto mandato, dovendo quindi rassegnarsi a passare la mano, a brevissimo.
Sulle elezioni che si terranno a giugno, come detto, si è discusso molto anche con il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, della Federbasket Gianni Petrucci “Nella scelta del presidente del Coni seguiremo le indicazioni di Gravina, lo dico ufficialmente da questo palco” (singolare che il presidente della Fip attenda suggerimenti della presidente della FIGC, ma tant’è), della Lega Serie A di calcio Ezio Simonelli, di Fipav Giuseppe Manfredi “Tra usato sicuro e il nuovo, preferiamo il nuovo” dichiarazione che suona come un chiaro sostegno a Pancalli, e naturalmente con Luca Pancalli stesso, attuale presidente del Cip, Comitato italiano paralimpico e candidato alla presidenza del Coni.
Pancalli al Foglio “Trasformata una piccola federazione in un comitato olimpico”
Pancalli che ha ammesso di aver terminato il suo lavoro al Cip “Abbiamo trasformato una piccola federazione in un comitato olimpico, è stato un grande risultato” aggiungendo che non esistono uomini per tutte le stagioni. Da poi ufficialmente il via alla campagna elettorale “Non faccio promesse, giuro solo di essere quello che sono sempre stato, un uomo di sport e delle istituzioni”. Non condivide però il limite ai mandati per le cariche pubbliche “Una governance democraticamente eletta non dovrebbe avere limiti temporali per svolgere il suo lavoro”. Definisce infine capzioso chi insinua che la sua candidatura sia stata suggerita dalla politica.
Si è parlato molto anche di football, e alla Scala del calcio non poteva essere altrimenti. Il presidente della Federazione Giuoco Calcio, Gabriele Gravina ha spaziato, parlando del suo rapporto con il ministro dello sport “Con Abodi ritrovata la sintonia, la sua agenda in molti punti è uguale alla nostra”, di scommesse “Il giro di affari è di 16 miliardi di euro, e noi che siamo oggetto delle giocate, non spetta neanche una piccola fetta”, di tax credit “Si parla di sport e cultura, ma quest’ultima può contare su un miliardo di euro in tax credit mentre per lo sport non è previsto”.
Prossima la nomina di un commissario straordinario agli stadi
Un po’ sorpresa anticipa che sarà prossima la nomina di un commissario straordinario agli stadi, incaricato dal governo, che dovrà snellire la burocrazia favorendo la costruzioni di nuovi impianti. “Troppi legacci per chi vuole investire, è un problema culturale. A Roma si parla di stadio dal 2013, attualmente si ipotizza un nuovo impianti nel 2028, ma non possono passare 15 anni tra l’idea e la realizzazione di una struttura che così rischia di essere già obsoleta”.
È poi il turno del presidente di Lega Serie A Ezio Simonelli, che ha pubblicamente manifestato la piena sintonia con Gravina (quasi tutti i presidenti di Lega delle varie discipline hanno tenuto a sottolineare l’unione di intenti con le federazioni a cui fanno capo, cosa anche questa che lascia intuire che potrebbe non essere proprio così, o che comunque non lo è sempre stato), poi è anche a lui si è aperto su un ventaglio di argomenti. Il più sentito è stato probabilmente il grido di aiuto sulla pirateria, che continua a sottrarre risorse al calcio “La gente che utilizza il pezzotto (lo strumento con cui si possono vedere le partite illegalmente) pensa soltanto di essere furba, in realtà commette un reato”.
Stretta sulla pirateria anche per gli utenti
Continua “Oggi la legge consente di chiudere immediatamente i siti pirata, ma ci vorrebbe una stretta anche sugli utenti. Sono stati individuate 5.000 persone che fruivano gratuitamente della visione delle partite di Serie A, a cui verrà comminata una sanzione di 50 euro, ma è troppo poco. La sanzione andrà ritirata direttamente presso la Guardia di finanza e questo, almeno sul piano reputazionale, dovrebbe un po’ scoraggiare questi soggetti dal perseverare sulla strada dell’illegalità”. Accenna poi alla possibile realizzazione di una campagna pubblicitaria in cui in sostanza si spiega ai tifosi che non è possibile per la propria squadra del cuore acquistare il centravanti dei sogni, se si utilizza “il pezzotto”. Conclude annunciando che esattamente come Roma è ormai da anni la finale di Coppa Italia di Serie A, l’Arena Civica di Milano è stata scelta come sede istituzionale della finale di Coppa Italia del campionato Primavera.
Scaroni e Marotta, i padroni di casa ospiti del Foglio
Tocca quindi ai “padroni di casa”, i presidenti di Milan e Inter Scaroni e Marotta. Il primo elogia i propri tifosi “Abbiamo dei tifosi resilenti, che hanno continuato a sostenere la squadra in questo anno difficile”, aggiungendo poi però che, a suo parere, con la vittoria della Supercoppa e la semifinale di ritorno di Coppa Italia ancora da giocare, potrebbe non essere una stagione così negativa. Dichiarazione apparsi ai più azzardata. Ringrazia poi la magistratura “Per questa opera di pulizia, non vogliamo né violenti né criminali tra i nostri tifosi”, facendo riferimento all’inchiesta cha ha coinvolto le curva del Milan, insieme, a onor di cronaca, a quella dell’Inter. Chiude aggiungendo che la tecnologia che verrà adottata nel nuovo impianto aiuterà a tenere lontano dallo stadio i tifosi indesiderati.
Marotta invece sul palco del Foglio non può che esprimere soddisfazione per l’andamento della stagione della sua squadra, ancora in corsa su tutti i fronti. Si dice orgoglioso di rappresentare l’Italia al prossimo mondiale per club, anche se aggiunge “Il calendario va armonizzato, la Serie A andrebbe riportata a 18 squadre. Le piccole squadre devono capire che se i grandi club ottengono risultati migliori, ci sono più ricavi da investire sul mercato di casa, e quindi più soldi anche per i club cosiddetti provinciali”.
Inter under 23 solo se si libera un posto in Lega Pro
Apre poi alla fattibilità della squadra under 23 a patto che vi sia un posto libero in Lega Pro, e su Paratici al Milan dichiara “Si dice che io abbia interferito nella trattativa tra Paratici e il Milan, facendo saltare tutto. Non capisco come si possa pensare che il presidente dell’Inter possa influire sulle decisioni che prende il Milan. Se ingaggiassero una persona capace come Paratici, per me sarebbe solo uno stimolo a lavorare meglio”.
Su Inzaghi, infine spende parole al miele “È un allenatore giovane e di prima fascia, che è cresciuto molto”. Pur non annunciando ufficialmente la conferma del mister, la stessa non appare assolutamente in discussione. A meno che, ma questa è solo un’ipotesi, l’Inter non faccia quaterna e vinca tutto il possibile, ovvero Serie A, Champions, Coppa Italia e Mondiale e allora potrebbe essere lo stesso Inzaghi a decidere di lasciare da vincente, anzi da super vincente, un po’ come fece Mourinho nel 2010.
Poker d’assi in panchina
Tra gli ultimi a salire sul palco del Foglio, ma tra quelli che hanno potuto godere della maggiore attenzione del pubblico e per un tempo più esteso, è stato il fantastico poker di coach Formato da Julio Velasco, CT dalla Nazionale femminile di Volley, Fefè De Giorgi, CT della Nazionale maschile di volley, Gianmarco Pozzecco, CT della Nazionale maschile di basket e Gonzalo Quesada, CT della Nazionale maschile di rugby, il più fresco di nomina. I quattro hanno mostrato molta sintonia, pur con personalità molto differenti. Soprattutto Pozzecco e De Giorgi hanno dato vita a siparietti molto divertenti, in cui il giovante tecnico dell’Italbasket è stato protagonista del benevolo scherno del CT del volley maschile azzurro.
Velasco non è rimasto fuori dalla mischia, dando il suo contributo ma col suo solito stile: l’unico anti personaggio che proprio per questo è stato capace di divenire un grande personaggio. “Prima o poi dovremo pure smettere di parlare di questa medaglia (l’oro vinto dalle ragazze del volley a Parigi, nda). Parlare continuamente del passato è il miglior modo per non vincere in futuro”. E cosa gli vuoi dire? Non per niente lo chiamano il filoso. Più parco con le parole Quesada ma non per questo meno divertente e divertito.
Da segnalare infine l’intervista esclusiva di Heo Post al General Manager di Coca Italia per i Giochi di Milano Cortina 2026, Luca Santandrea che è possibile apprezzare qui sotto.








