Arte, cultura e spettacoli

Intelligenza artificiale: al servizio o assassina dell’arte?

Nel secondo incontro della Biblioteca comunale di Brugherio dedicato all’AI, la ricercatrice e curatrice indipendente Vittoria Mascellaro illumina la discussione sulle possibilità generative dell’AI in ambito artistico

Scritto da

Valentina Drago

Pubblicato il

7 Febbraio 2025

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La nutrita platea della Sala Conferenze della Biblioteca comunale si è ritrovata nel bel mezzo di un esperimento collettivo: tra due immagini affiancate, sapresti distinguere quale è creata dall’intelligenza artificiale e quale dall’essere umano? E, una volta distinte, che valore possiamo dare a queste immagini?

La ricercatrice Vittoria Mascellaro sottopone alla platea della Biblioteca di Brugherio il test elaborato all’interno del Master in Data Science dell’Università di Milano Bicocca

Si è aperto così il secondo incontro della rassegna Leggere il presente. L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni” presso la Biblioteca Comunale di Brugherio, martedì 4 febbraio alle ore 21. Ad avviare l’esperimento è stata la relatrice della serata, la monzese Vittoria Mascellaro, ricercatrice esperta nelle arti visive, nel cinema e nei nuovi media e curatrice indipendente.

Il questionario è stato elaborato all’interno del Master in Data Science dell’Università di Milano Bicocca. Lo scopo è testare la capacità dell’essere umano di riconoscere l’impiego dell’intelligenza artificiale nell’elaborazione di immagini proposte come artistiche. E poi va oltre, provocando: siamo disposti a riconoscere alle immagini generate dall’IA il valore di opere d’arte?

Da questa provocazione si è dipanata la conferenza della dottoressa Mascellaro, che ha toccato i punti nevralgici della discussione. Ovvero, l’attuale sul rapporto tra arte e intelligenza artificiale generativa (GenAI). Come funziona e quali applicazioni ha avuto, cosa ne pensa la comunità degli artisti a livello globale, legislazione e compyright, come potrà evolvere nei prossimi anni.

Come funziona l’intelligenza artificiale applicata all’arte


La produzione di immagini a partire da un testo è oggi alla portata di chiunque grazie a software più o meno evoluti, sia gratuiti, sia a pagamento, definiti TTI (text-to-image). Un esempio noto è Midjourney, applicazione che sfrutta la tecnologia AI e che, partendo da un prompt (una descrizione testuale, quindi delle parole immesse dall’essere umano) genera quattro proposte di immagini corrispondenti al soggetto e allo stile descritto nel prompt. Con interazioni testuali successive e fornendo ulteriori dati alla macchina è possibile modificare ulteriormente le immagini per raggiungere un risultato soddisfacente.

Le possibilità dell’intelligenza artificiale applicata all’arte figurativa vanno ben oltre con le GAN (Generative Artifical Networks). Due reti neurali, un generatore e un discriminatore, interagiscono tra loro in modo antagonista, basato sull’inganno. Il processo creativo è un rimpallo di informazioni e immagini tra le due reti, il generatore che inganna il discriminatore con informazioni artificiali e quest’ultimo che cerca di selezionarle secondo criteri di plausibilità. In questo modo si arriva alla creazione di un’immagine, attraverso un processo che oggi ci si interroga se possa essere definito creativo.

La questione fondamentale è ben posta nel libro di Nicolò Monti, intitolato Prompting: “Che cosa cambia nel momento in cui un atto di creazione è mediato da un atto di computazione?”.

E, di conseguenza, l’interrogativo si allarga all’immagine: può essere definita un’opera della creatività? Se sì, la creatività è dell’uomo o della macchina?

Le opere create con l’intelligenza artificiale sono realtà


Non ci sono risposte definitive, ma la ricerca e la sperimentazione dell’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito artistico è risalente e continua. Le avanguardie hanno già prodotto opere e mostre, le prime già nel 2014 con le immagini oniriche e allucinate generate da DeepDream, una delle primissime applicazioni dell’AI all’arte.

Da lì, moltra strada è stata fatta per arrivare alle GAN e alla realizzazione del “ritratto di Edmond Belamy” da parte di un gruppo di ricercatori (degli scienziati, dunque, non propriamente degli artisti…). Quell’opera ha portato il dibattito sul rapporto tra AI e arte a livello globale, grazie alla vendita monstre realizzata dalla casa d’aste Christie’s.

Copyright: la difficoltà di stare al passo con futuro


La locandina degli incontri “Leggere il presente. L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni” utilizza un’immagine diventata molto famosa.

Vittoria Mascellaro mostra l’opera di Jason Allen-Midjourney, vincitrice della Colorado State Fair 2022
Locandina del ciclo di incontri della Biblioteca

Si tratta della prima opera realizzata con intelligenza artificiale a vincere un concorso artistico, la Colorado State Fair nel 2022. L’opera è di Jason Allen in collaborazione con Midjourney ed è frutto di oltre seicento interazioni uomo-macchina, cui è seguito l’utilizzo di Photoshop per la postproduzione e di Gigapixel per il ridimensionamento.

Mascellaro ha spiegato che è stato possibile utilizzare quell’immagine come locandina perché non coperta da copyright. E’ stato infatti ritenuto che l’apporto umano alla realizzazione dell’opera fosse “de minimis”, ossia sotto una soglia tale per cui non è possibile tutelare l’immagine come frutto della creatività.

“Per ora siamo in un vuoto normativo, la legislazione dovrà necessariamente evolvere” – il commento di Vittoria Mascellaro che è anche curatrice entusiasta dell’AI, è sua la curatela della mostra “The Rights from Future Generations – A Perspective on (A)rt and (I)nnovation” realizzata alla Reggia di Monza nel settembre 2023.

Il futuro è nella sintesi


Guardando alle applicazione dell’AI in campo artistico, il mondo dell’arte si divide tra sperimentazione entusiasta e un atteggiamento di paura e orrore.

“Stiamo assistendo, davanti ai nostri occhi, alla morte dell’arte. Se nemmeno l’arte e i lavori creativi sono al sicuro dall macchine, dove andremo a finire?” è una delle reazioni raccolte dopo la vincita della Colorado State Fair 2022 da parte di Jason Allen-Midjourney.

Il futuro, però, è nella sintesi. O almeno questo prospetta Vittoria Mascellaro: ” La discussione sul vanishing point dell’arte non è nuova, si pone ad esempio già con la digital art. Gli strumenti e le possibilità si stanno evolvendo in modo velocissimo, dobbiamo porci verso di essi in modo critico e imparare ad utilizzarli come strumenti sfruttandone le infinite possibilità. Mi aspetto che domani ci sarà qualcosa di completamente diverso da ciò che abbiamo a disposizione oggi.”