Secondo appuntamento casalingo per i Diavoli Rosa di Brugherio che ospitano la prima della classe San Donà di Piave. Un match imprevedibile (clicca qui se vuoi rivedere la sfida) a tratti estremamente combattuto che ha visto la formazione di casa allungare all’inizio del primo e dell’ultimo set con grande carattere e tecnica. Il faro è uno straripante Michele Viganò che metterà a referto 14 punti e anche nei momenti più complicati sarà sempre estremamente energico e trascinante per i suoi. Per gli ospiti da segnalare, la solita, grandissima prova di Stefano Giannotti, senza dubbio il miglior giocatore di questo avvio di stagione nel girone bianco, e del palleggiatore Alessandro Bellucci, capace di mettere sempre i suoi compagni nelle condizioni di attaccare al meglio.
Le formazioni
Coach Durand deve fare a meno, così come all’esordio stagionale, di Ferenciac, al suo posto per la prima volta in campo dall’inizio il classe 2008 Argano. Spazio anche per il 2009 Volpara.
Formazione iniziale: Viganò-Aretz al centro, Argano-Romano in banda, Prada-Juric sulla diagonale e Consonni libero.
Coach Moretti, invece, conferma il sestetto che non aveva lasciato scampo a San Giustino domenica scorsa.
Formazione iniziale: Bellucci al palleggio, l’ex di giornata Mellano a far coppia con Fusaro al centro, Baciocco e Brucini in posto 4 e Iannelli libero.
Primo set
L’avvio dei Diavoli sorprende tutti, il primo punto al servizio è un ace di Viganò, presagio della grande serata del centrale classe 2005. I padroni di casa mantengono il break ed il conseguente vantaggio sino all’11 pari e da quel momento Giannotti alza i giri del motore portando San Donà sul +2. Lo strappo creato dai veneti appare difficilmente ricucibile ma coach Durand, come il miglior sarto, compatta i suoi e i Diavoli ritrovano compattezza e consapevolezza. La diagonale di Argano prima e l’errore di Fusaro poi riportano Brugherio in vantaggio: 16-15.
Segue una fase di grande equilibrio che si prolunga fino al 20 pari, fin quando il solito Giannotti sale in cattedra e regala il break a San Donà. Il time-out chiamato da Durand non sortisce l’effetto avuto in precedenza, così i ragazzi di Moretti conquistano il primo set con il punteggio di 25-20. Fatali per i padroni di casa gli 8 errori al servizio che gravano enormemente nel computo del set.
Secondo set
Storia differente nel secondo set, l’equilibrio si rompe presto. Dopo un classico avvio battagliero, Brugherio San Donà che riporta il match al livello del mare. Dal 5-5 i veneti si sciolgono e vanno sul +3 con i colpi di Baciocco e Giannotti. Il divario si sta ampliando e Durand, intuendo il momento, richiama a se la squadra. Il time-out, come nella prima frazione, si rivela vincente per ripianare la distanza, i Diavoli si affidano al binomio Prada-Juric per costruisce il 10 pari che arriva sul colpo del palleggiatore in maglia 20.
Personal Time non ci sta e aumenta notevolmente la potenza di fuoco e la produzione offensiva, la percentuale di attacchi vincenti schizza dal 48 al 62% non lasciando scampo alla comunque validissima ricezione brugherese che si attesta attorno al 55%. Il set si chiude 25-19 con i Diavoli che non daranno mai veramente l’impressione di poter rientrare in corsa per il set.
Terzo set
Dopo il secondo cambio campo la musica sembra essere diversa. Come era stato contro Acqui Terme il terzo set sembra arridere ai Diavoli che, caricati da un avvio spettacolare di Viganò, rimangono avanti di 3 punti fino al 14-11. Questa volta è coach Moretti a spendere il suo primo time-out del match. Dopo di che tutte le certezze dei ragazzi di Durand crollano come un castello di carte: l’inesperienza e la poca compattezza incombono e sul più bello costringono i Diavoli ad arrendersi. I veneti vincono 3-0, consolidano il primato in classifica e mantengono aperta la striscia di 10 set vinti consecutivamente.
Le dichiarazioni
Coach Danilo Durand: “È un peccato sempre quando si perde 3-0, ancora di più in casa, anche perchè volevamo riscattare la brutta prestazione di Belluno e non ci siamo riusciti. È stata una partita strana, c’è stata la sensazione in ogni set di poterci giocare qualcosa di più, di importante, ma ci sono stati sempre dei momenti in cui ci siamo spenti e abbiamo preso dei filotti di punti anche in maniera ingenua. Mi aspettavo molto di più in fase di difesa e copertura, siamo stati ancora un pò insufficienti, poi in realtà in quei frangenti di partita dove eravamo avanti abbiamo fatto tutto molto bene. Dobbiamo però migliorare nella tenuta, non basta arrivare a 20, bisogna arrivare a 25, o a quel che il set richiedere, per vincere. Purtroppo la gioventù è questa e quindi dobbiamo continuare a lavorare per cercare di migliorare sotto questo aspetto”.