Nel weekend del 9 marzo il Gruppo Territoriale di Monza Est del Movimento 5 Stelle è stato rinnovato e rafforzato. Tra le persone elette vi sono anche tre brugheresi: Christian Canzi, Daniele Tromboni e Marco Fumagalli, quest’ultimo come Rappresentante e Coordinatore del Gruppo Territoriale, che ci ha poi rilasciato un’intervista.
Di cosa vi occuperete?
“I temi sono di tipo territoriale e a porli è il territorio stesso. Abbiamo problematiche importanti dal punto di vista del mercato del lavoro e occupazionale. Ci siamo occupati della STM di Agrate, ora abbiamo una crisi a Brugherio con la Candy. Questi sono due temi importanti e ad essi si aggiunge quello della metropolitana a Brugherio: per com’è proposta a noi non sta bene. Noi riteniamo che per Brugherio sia meglio un’altra soluzione o che si cambi sistema.
Infine essendo che il gruppo è brianzolo e monzese non possiamo non parlare della metropolitana di Monza, che è sempre più lontana, sia da un punto di vista fisico ma anche temporale”.
Ha citato la metropolitana di Monza, può dirci di più? Secondo lei va in contrasto con la Pedemontana?
“Nel 2018, sotto il governo Conte uno, eravamo riusciti a sbloccare il progetto della metropolitana a Monza, almeno per quanto concerne i finanziamenti. Oggi siamo ancora qui e non parte nulla, nemmeno la minima progettazione, forse è troppo ambiziosa o le tempistiche non ci sono”. Continua Fumagalli, soffermandosi su un proggetto attualmente in realizzazione.
“Parallelamente vediamo andare avanti opere che noi continuiamo a non appoggiare, come la Pedemontana. Preferiremmo che si sospendessero i lavori di Pedemontana e quei soldi lì, che son veramente tanti, fossero investiti sui trasporti e sulle metropolitane così da riuscire a fare il vero prolungamento della M2.
Queste due metro ad oggi hanno solo problemi di tipo economico per la realizzazione. Tuttavia, se si sta a lesinare su quattro soldi, questo progetto non andrà mai in porto. E invece vediamo che un’opera come Pedemontana, che noi riteniamo inutile, va avanti. Noi siamo per la revoca di Pedemontana, un’opera che devasta il territorio brianzolo, per mettere le risorse che avanzano sulla metropolitana di Monza e sul prolungamento del metrò fino a Vimercate”.
Come giudica l’attuale situazione politica brugherese?
“Nella politica brugherese la maggioranza ha avuto una serie di difficoltà interne con assessori che vanno e vengono. Forse la litigiosità all’interno del centrodestra brugherese è addirittura maggiore rispetto a quella che vediamo in altri gradi di governo, come in regione, dove tutto sommato tengono gli assessori”.
Prosegue Fumagalli con un paragone a livello nazioanle: “Se la maggioranza a livello di governo ha buone possibilità di andare avanti, quella di Brugherio ha già registrato qualche incidente di percorso. È sicuramente una situazione da tenere sott’occhio”.
Ci racconta la nascita e la crescita dei gruppi territoriali?
“I gruppi territoriali nascono dall’esigenza di rilanciare i territori, manifestata da Giuseppe Conte appena prese in mano il M5S dopo le difficoltà post Di Maio. Il passo successivo è di tornare ad avere almeno un consigliere comunale in ogni comune. Questo è il nostro obiettivo da adesso in vista dei prossimi cinque anni”.
Vuole lanciare un messaggio ai cittadini brianzoli?
“Si, non siate delusi dalla politica e non rifugiatevi nell’astensionismo, ma cercate di partecipare e andare a votare perché l’astensione fa il gioco della maggioranza e dei partiti tradizionali, e poi i risultati si vedono. Il non partecipare alla vita politica non andando a votare penalizza i cittadini brianzoli così come i cittadini italiani”.