Il progetto Fantauno, ideato e curato da Riccardo Fioroni, è una dichiarazione d’amore al fantacalcio.
Non è un semplice profilo social basato su statistiche fredde e algoritmi, ma un’ode al calcio e alla passione romantica che lo circonda.
Fioroni, copywriter e creativo, ha voluto creare uno spazio dove il fantacalcio sia raccontato come un viaggio emotivo, popolato da personaggi e storie che vanno oltre i freddi numeri.
Fantacalcio tra dati e sentimenti
In un panorama sempre più dominato da app, algoritmi e statistiche, Fantauno rappresenta una dolce ribellione. Il progetto è nato come risposta al modo piatto e impersonale in cui il fantacalcio viene ormai raccontato e vissuto.
Molti appassionati si affidano a strategie standardizzate o si fanno persino “fare la squadra” da un algoritmo, eliminando quasi del tutto l’emozione e la responsabilità che derivano dal costruire una squadra personale.
Per Riccardo, invece, il fantacalcio è prima di tutto un mezzo di espressione: ogni scelta rappresenta un pezzo della nostra anima, dei nostri sogni e del nostro rapporto con il calcio.
Un tuffo nel fantacalcio romantico di Fantauno
Il logo di Fantauno è già un manifesto della filosofia di Riccardo. La stilizzazione di una “a” e di un “uno” in un movimento dinamico, simile a un tacco che colpisce la palla, racchiude il concetto di gioco, arte e imprevisto.
Ma c’è di più: il logo richiama anche l’iconico “gufo”, simbolo di scaramanzia calcistica, evocando il lato superstizioso che è parte del DNA di molti fantallenatori.
Il nome “Fantauno” si riferisce a quei calciatori presi a “un credito”, le scommesse di ogni asta, quei giocatori sottovalutati ma che, nel cuore dei fantallenatori, diventano ben più di un semplice investimento.
Sono quei giovani promettenti che, tra promesse e delusioni, fanno da contorno ai grandi nomi ma regalano soddisfazioni che superano ogni statistica.
La narrazione al cuore del progetto
Con Fantauno, Riccardo vuole creare una vera e propria narrazione settimanale del fantacalcio, un po’ come un “New Yorker” calcistico.
Ogni post racconta una piccola storia, un frammento della passione calcistica che accomuna milioni di italiani.
Non ci sono solo i campioni; ci sono anche gli “eroi del momento”, i giocatori che brillano per poche giornate e poi svaniscono, come Gaston Pereiro o Stefano Sensi, protagonisti di fiammate di gloria che diventano ricordi indelebili.
Un fantacalcio di valori e cultura
Per Riccardo, il fantacalcio può essere molto più di un passatempo: è un modo di sviluppare un pensiero critico, di imparare a riflettere sulle scelte e di accettare il rischio, il tutto in un contesto che valorizza il calcio come arte e cultura.
Non si tratta solo di “fare punti”, ma di comprendere il valore di una scelta anche quando questa non porta immediato successo.
La pagina di Fantauno è quindi un invito a vivere il fantacalcio come un’esperienza culturale, lontana dal puro tecnicismo, dove si celebra il fascino dell’imprevedibile.
La fanbase e il futuro di fantauno
Riccardo sta costruendo una fanbase fatta di persone che vedono nel calcio e nel fantacalcio un mezzo per unirsi, per condividere storie e per ritrovare il lato romantico del gioco.
E i primi riscontri sono stati positivi: la community sta crescendo, e chi interagisce con i contenuti di Fantauno riconosce immediatamente il valore di un progetto che cerca di restituire al fantacalcio la sua anima.
La sua missione non è di cambiare il concept, ma di portare avanti una visione unica, capace di risvegliare nelle persone la passione genuina per il gioco.
Un fantallenatore, un artista
Riccardo Fiorini è un fantallenatore disperato, innamorato e ossessionato dal gioco.
Le sue scelte non sono guidate dalla semplice voglia di vittoria, ma da emozioni che travalicano il campo di gioco: dalla gioia dell’imprevisto alla nostalgia dei campioni mancati, fino alla cura e alla dedizione verso quei giocatori che, anche solo per una stagione, hanno saputo incarnare il sogno di ogni fantallenatore.
Fantauno è il suo modo di restare connesso a quel sogno, di vivere e far vivere il fantacalcio come uno spazio di passioni e di ricordi indelebili.