foto in bianco e nero di Don Mario Longo
Associazioni e Istruzione, Brugherio, Interviste

Don Mario Longo ospite a La Solitudine dei numeri primi

Don Mario longo, Responsabile dell’oratorio san Giuseppe dal 1979 al 1993, è stato ospite del programma “La solitudine dei numeri primi” di Freedom Street Radio, condotto da Gius Di Girolamo.

Scritto da

Federico Testa

Pubblicato il

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Don Mario si racconta


Don Mario Longo ricorda Brugherio in ogni sua sfaccettatura, tra le tante iniziative da lui pensate per il territorio. Ricorda in particolare la prima festa d’apertura dove erano state costruite grandi strutture, tra le quali un missile alto 11m pensato per salire verso il cielo al termine del countdown, ma che poi si è spezzato in due liberando i palloncini all’interno che hanno colorato il cielo.

È da poco uscito il suo libro: “Pregare Cantando”. In vendita in tutte le migliori librerie, oltre che su Amazon e sul sito della Feltrinelli. Don Mario racconta della sua passione per la musica, ricordando i tempi in cui seguiva il festival di Sanremo alla radio, con tanto di testi imparati a memoria e canticchiati in casa. La canzone, opera d’arte, è per definizione sintesi del bello, del vero, dell’uomo. Dentro la canzone cela un segreto che l’artista esprime.
Il Cantico dei Cantici, la canzone che gli innamorati cantavano quando raccoglievano l’uva, sintesi della parola di Dio, piena d’amore. Così anche i quadri, comunicano il segreto a chi li contempla, chi va oltre la semplice osservazione. 

La Passione per la Musica


La musica permette di meditare, racconta Don Mario, come accade alla fine di un film, quando le note della colonna sonora fanno da sfondo alle riflessioni che seguono la visione.

La canzone oltre ad essere espressione artistica è anche un mezzo per comunicare con il Signore che, allo stesso modo della preghiera, ci permette di avere un dialogo con Dio. 

Don Longo rivela che una delle sue preferite è “Il Cielo in una Stanza”, dedica perfetta per il Signore “quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti”. 

La particolarità del libro “Pregare Cantando” è che permette di ascoltare la musica, tramite un qr code, mentre si prega. Proprio come un portale tra le pagine c’è un canale di comunicazione intimo tra il lettore e Dio. Un libro tascabile, comodo da sfogliare quando si ha voglia, pensato per accompagnare il lettore in tutti i momenti.

La creazione di Radio Proposta


La ricerca di canali di comunicazione innovativi con i fedeli ha caratterizzato tutto il capitolo di vita che Don Mario Longo ha passato a Brugherio. Qui ha creato Radio Proposta: un canale pensato per trasmettere la messa in streaming. Un’iniziativa, trent’anni fa, estremamente all’avanguardia. Nasce dall’interesse per le radio che Don Mario Longo ha sempre coltivato e che lo avevano portato tra il ’76 e il ’77, quando si facevano i primi esperimenti delle radio private, a proporre l’apertura di una radio al quotidiano l’Avvenire. Quell’iniziativa non vide mai la luce, ma poco dopo una radio del territorio brugherese fu messa in vendita, e Don Mario non perse l’occasione di acquistarla.

foto in bianco e nero di Don Mario Longo

Fu così che nacque Radio Proposta, sostenuta dalla cooperativa, e iniziò subito a trasmettere la messa. Racconta che la prima puntata, quando il progetto era agli albori, fu registrata da casa sua, con un’antenna sul balcone. 

“Ai tempi la radio arrivava oltre Monza, e anche a Milano fino a viale Fulvio Testi, dunque aveva un gran seguito”. 

Tuttavia, per una radio citofono, così viene ironicamente chiamata dal suo fondatore, non fu facile sopravvivere all’ingresso prepotente nel mercato radiofonico delle emittenti di Silvio Berlusconi. Radio Proposta non riuscì a inserirsi in questo nuovo scenario e, lentamente, si trasformò in Noi Brugherio, freepress del territorio che condivide i valori e gli obiettivi di Radio proposta, cambiandone solo il mezzo. 

Il Progetto Radio Cantù


Ai microfoni de La Solitudine dei Numeri Primi, Don Mario prosegue il suo racconto aggiungendo una tappa al suo viaggio: Cantù, dove è stato rettore in un collegio. Proprio a Cantù, in quel periodo, un’altra radio è messa in vendita. Un’altra occasione da non perdere per Don Mario che propose subito di fare una radio del collegio: nasce così Radio Cantù, che ancora oggi esiste e lavora grazie ai volontari del paese che se ne occupano. 

Le Prediche secondo Don Mario


18576 prediche lungo tutta la sua carriera. Viene naturale domandarsi come si possa variare argomenti così tante volte, ma la risposta per Don Mario è semplice: bisogna avere cuore. È necessario essere vicini alle persone, capirne i problemi, le tensioni e le paure, e sapere che la risposta sta nella parola di Dio.

I problemi e le situazioni difficili che le persone si trovano a vivere sono cicliche, quindi già scritte nel Vangelo, bisogna solo trovarle. Ecco perché – ha spiegato Don Mario ai microfoni di Freedom – nelle letture dal pulpito ometteva sempre le parole “in quel tempo”, sottolineando la ciclicità eterna della vita. 

Un nuovo modo per pregare


Mosso dall’intento di riavvicinare i giovani fedeli alla preghiera, che ha caratterizzato tutta la sua attività di sacerdote, Don Mario ha anche inventato il “Cell del Ciel”, un telefono esclusivamente dedicato alla ricezione delle preghiere. 

Con l’apposito numero di telefonino è possibile inviare audio o scritti con preghiere, confidenze, richieste di assoluzione. In questo modo, tramite passaparola, ha invitato i credenti a scrivergli le loro preghiere sul telefono, usando così un gesto quotidiano e radicalizzato nelle giornate delle persone, per avvicinarle al dialogo con Dio.

La nuova vita di Don Mario Longo


Oggi Don Mario, dopo aver compiuto i 75 anni, si è dimesso dalla carica parrocchiale. Vive in una casa a Castelletto Cervo, “un posto meraviglioso in mezzo al verde e alle galline”, dove si riposa, per quanto possibile per una persona con la sua voglia di fare. Anche in questo contesto infatti si dà da fare, poiché gli è affidata la comunità parrocchiale. Divide le sue giornate tra le prediche del weekend e i due oratori del paese che, sospira “Non sono certo come Brugherio”, riferendosi all’affluenza ridotta in quel piccolo paese.

Le porte di casa sua, dice, sono aperte a tutti. Si mostra disponibile per chiunque voglia andarlo a trovare, offrendo un letto e un posto tranquillo dove i giovani ragazzi possono studiare o stare tranquilli in preghiera. 

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