Intervenuto nella trasmissione di domenica 15 dicembre, il vicepresidente dell’Inter Club Brugherio Fabio Buccomino ha parlato della recente esperienza del derby Milan-Inter femminile che l’8 dicembre si è giocato nello Stadio di San Siro.
L’occasione era ghiotta, ma la gestione dell’evento ha lasciato non poche perplessità.
I principali problemi nell’organizzazione del derby femminile a San Siro
Buccomino elenca quali sono stati, dal punto di vista dei tifosi, i punti critici dell’organizzazione del derby dell’8 dicembre: “Giocare il derby femminile a San Siro è comunque bello. Ovviamente la tempistica non ha favorito la presenza, l’otto dicembre è periodo di partenze, compere natalizie. Il richiamo chiaramente non è quello del maschile, però magari in un altro momento si sarebbe potuto avere un numero maggior di spettatori.”
E anche la comunicazione dell’evento, arrivata solo giovedì 5 dicembre, non ha aiutato: “Le tempistiche nella comunicazione sono state davvero ristrette, noi qualcosa in anticipo la sapevamo, ma non ufficialmente. Non ci si è potuto organizzare in maniera consona”.
Un po’ di rammarico anche per il trattamento riservato ai tifosi interisti:
“Siamo rimasti delusi perché è stato aperto solo il settore arancio dedicato ai milanisti e a noi hanno dato lo spicchietto settore 152, la zona family accanto al settore verde. Ci hanno fatto posizionare gli striscioni in transenna e ci hanno detto di andare in alto e non stare attaccato agli striscioni. A noi piace stare vicino agli striscioni a fare i cori e non è stato molto bello. Probabilmente era per una questione di sicurezza, non volevano che fossimo lì attaccati al campo, non so, sono cose un po’ inspiegabili.”
Buccomino avrebbe preferito uno scenario con le curve contrapposte, confessa: “Io personalmente, anche per un motivo storico, avrei preferito avere i settori verde e blu divisi tra noi e il Milan, impegnando le due curve. Ma immagino che la scelta sia stata diversa anche per motivi logistici e televisivi. Tenere aperto tutto lo stadio chiaramente era impensabile, volendo avere anche la diretta televisiva la scelta è ricaduta sul settore arancio che è quello più dedicato, lo comprendo”
Tra le lamentele, anche qualcuno che non è contento di pagare un biglietto o che ritiene il prezzo elevato:“Qualcuno dei tifosi, non tutti, lamenta anche il costo del biglietto di 12 euro. Il Milan fa sempre pagare le partite casalinghe, mentre per l’Inter al momento l’accesso è gratuito”
Per Buccomino è stata più un’occasione persa che un evento storico, di cui certa stampa e la Federazione ha parlato: “Non c’è purtroppo ancora lo stesso richiamo che altre squadre, come Juventus e Roma, hanno. Sono squadre che anche in Champions fanno 40.000 spettatori. Da noi, in questo momento, credo che non sia ancora possibile. A meno che le squadre milanesi non ottengono risultati come andare in Champions. Allora forse questi risultati chiamano più gente.”
Le novità di Natale di Inter Club Brugherio
A margine dell’intervista il Vicepresidente dell’Inter Club Brugherio ha raccontato della grande novità di fine anno: è quasi pronta e prossima all’inaugurazione la nuova sede del club in via Garibaldi a Brugherio.
E per festeggiare il Natale con un gesto di cuore e solidarietà, hanno indetto una lotteria il cui ricavato andrà a sostegno di tre realtà e associazioni del territorio: Casa Jobel, La Lampada di Aladino e Dada Maisha. I biglietti avranno un costo di cinque euro, saranno presto in vendita presso la sede dell’Inter Club Brugherio e l’estrazione dei premi avverrà il 6 gennaio.
L’intervista è nella seconda parte della puntata del 15 dicembre di Vittoria! Donne di Sport, on demand su Mixcloud a questo link.