Imperato
Interviste, Politica

Congresso FDI, Imperato: “Appartenenza ma anche amarezza”

Intervista al coordinatore uscente di Fratelli d’Italia Brugherio che si appresta a vivere il congresso cittadino del 9 marzo con stati d’animo contrastanti, non facendo mistero di essere un po’ amareggiato.

Scritto da

Gius Di Girolamo

Pubblicato il

7 Marzo 2025

Condividi

Domenica 9 marzo di terrà a Brugherio il congresso cittadino per l’elezione del prossimo coordinatore locale. A soli due giorni dall’evento, abbiamo intervistato il coordinatore uscente, Enzo Imperato.

Con che animo e con quali sentimenti si appresta a vivere questo congresso? 

Mi avvicino al congresso con l’animo di sempre, quello delle origini, dai tempi di Alleanza Nazionale, passando poi in Fratelli D’Italia, dopo l’esperienza PDL. I miei valori si rispecchiano in quelli della destra sociale a cui sento di appartenere. Ricordo che un vecchio dirigente politico una volta mi disse “Sei talmente a destra che a volte arrivi a fino a sinistra”. Perché sono intransigente su quelli che sono i temi i sociali e il bene comune. Sono cattolico praticamente, per questo mi sento molto vicino a Nostro Signore, che mi aiuta a mettermi a servizio del prossimo e della cittadinanza. Anche se…. 

Anche se? 

Non nascondo un po’ di amarezza. Il partito in questi anni ha avuto una crescita esponenziale, alcuni dicono inaspettata. Ma è stata inaspettata solo per chi non ci ha creduto fin dal primo momento, come ho fatto io. Purtroppo, sono saliti a bordo sia a livello nazionale che locale, alcuni personaggi che nulla hanno a che fare con noi, con i nostri valori e la nostra cultura. Le difficoltà che si sono registrate ultimamente sul territorio non sono dovute al mio lavoro, ma all’incapacità di fare politica di chi si è avvicinato a Fratelli d’Italia pensando di trarre dei vantaggi per sé stesso.

Ci parli della “sua” Fratelli d’Italia. 

Il partito non lo faccio io, è composto da tante brave e valide persone che lavorano, alcune delle quali le ho volute fortemente al mio fianco, come ad esempio Serenella Pesarin. Ci sono in FDI persone che fanno i lavori più disparati ma che hanno intuito, appartenenza, militanza e voglia di fare bene per la città. Poi ci sono persone che non hanno una lunga militanza e che non stanno facendo il bene del partito. Io starò sempre con Fratelli d’Italia, oggi che siamo al 30 percento e anche domani qualora le cose cambiassero. 

I rumors suggeriscono che c’è parecchia inquietudine all’interno del coordinamento cittadino, cosa agita così tanto gli animi prima del congresso?

Non so a cosa sia dovuta questa agitazione. Fa strano che persone con grossi interessi privati sul territorio vogliano prendere in mano a tutti costi le redini del partito. Io sono convito che sia giusto fare battaglia politica quando si è vicini al congresso, ma poi indipendente da chi governa, bisogna solo pensare al bene della città.  

Come giudica il suo lavoro come coordinatore cittadino di FDI? 

Credo che si possa sempre fare meglio. Però per poter migliorare occorre trovare qualcuno disposto all’ascolto, al dialogo. Quando invece trovi sulla tua strada persone indisponibili al confronto, che pensano solo ad attaccarti sul piano personale, si innescano dinamiche che non ti consentono di lavorare come vorresti.  

E il suo lavoro come assessore, come lo giudica? 

Non sono solito giudicare me stesso. Sicuramente l’eredità che ci è stata lasciata non è stata delle migliori. In nove mesi, cioè da quando sono diventato a tutti gli effetti assessore allo sport (in precedenza era assessore alla promozione sportiva, ndr) ho fatto tutto quello che era possibile fare. Mi sono ritrovato con un ricorso al Tar da gestire che di fatto ha bloccato le assegnazioni. Poi c’è stato qualcuno che ha fatto il modo che i tempi si allungassero ulteriormente, ma questa è una questione di cui non voglio parlare qui e che affronteremo in altra sede. 

Ci sono però società scontente, che sostengono di non essersi viste assegnare spazi adeguati a quella che è la loro attività sportiva. 

Gli spazi sportivi comunali rappresentano una voce di costo che, come tutte le altre, è a carico della collettività. Quindi, visto che siamo, purtroppo, in carenza di spazi, non è possibile assegnare spazi palestra a tutti quelli che vogliono fare sport a qualunque livello. Occorre che ci sia un certo livello di competenza, un certo numero di praticanti, non possiamo assegnare spazi a un gruppo di adulti che vuole giocare a calcio o basket, solo per fare un esempio. Non ho potuto accontentare società amatoriali composte da prevalentemente adulti, perché ho preferito dare la precedenza alle esigenze dei bambini. Crescano queste società amatoriali, certamente, ma solo quando avremo gli spazi sufficienti. 

Il palazzetto si farà? 

Questo aspetto non fa parte delle deleghe di mia competenza, sarà il sindaco a decidere se sarà opportuno o meno che mi preoccupi anche di strutture, impianti, manutenzione eccetera. Posso solo dire che il palazzetto sarà al servizio della comunità, tenendo consto che vi sono società che hanno estrema necessità che questa struttura venga realizzata. 

Come pensa che andrà il congresso, domenica?

Ho subito aggressioni continue, non solo verbali. Cose al limite della denuncia presso le autorità. Queste forze si uniscono quando hanno un bersaglio che non è in linea con il loro pensiero e che soprattutto non è in vendita. Io però penso che la gran parte delle persone di animo buono crede nei miei stessi valori, e possa così avere il buonsenso di rieleggermi. E se così non fosse, significa che il Signore ha altri progetti per me. 

Come vede il futuro di FDI a livello territoriale? 

Giorgia Meloni ha già smentito tutte le bugie che ci riguardavano, avevano prospettato l’apocalisse con la nostra vittoria, ma così non è stato. La gente ama la verità, noi siamo orgogliosi di lei. Occorre che a livello nazionale il partito isoli questi pochi facinorosi, fuoriusciti da Forza Italia, che si sono messi in testa di gestire un partito che non è il loro, con le dinamitiche a loro usuali. 


A margine di questa intervista, anche Serenella Pesarin, citata dall’assessore Imperato , ha voluto spendere parole di stima a favore del coordinatore cittadino uscente, prima del congresso del 9 marzo.

Così l’ex assessora Pesarin: “La candidatura di Enzo a coordinatore di Fratelli d’Italia del circolo cittadino di Brugherio rappresenta la continuità di un percorso politico. Un percorso fatto di perseveranza , di determinazione. Di passione politica di chi ha sempre creduto nei valori del partito anche quando le percentuali non erano quelle di ogg. Di chi ha di sempre avuto a cuore il bene comune di questo territorio con uno sguardo attento da un lato ai bisogni delle famiglie, dei giovani, dei fragili, degli anziani”

“Dall’altro – continua Pesarin – alle nuove sfide innovative che richiedono di avere una visione olistica, per consentire uno sviluppo economico e culturale di questo territorio. Vincenzo Imperato, un nome e una garanzia. Garanzia di appartenenza, di continuità, per promuovere una politica che scevra da interessi personali possa riavvicinare tutti i cittadini alle istituzioni partitiche. Non attraverso le parole o le facili promesse. Piuttosto con la coerenza del proprio comportamento che si pone sempre e solo al servizio di chi insieme vuole costruire un futuro fatto di speranza. Attraverso ideali condivisi e concretezza dei risultati che si perseguono con la condivisione di tutti coloro che vogliono essere non più spettatori, ma artefici di costruzione comunitaria”.