Brugherio, Politica

Brugherio, 25 Aprile: ottant’anni dopo, la memoria

Brugherio ha celebrato l’80° anniversario della Liberazione con una parata cittadina, letture dell’ANPI e discorsi istituzionali centrati su memoria, pace e impegno politico.

Scritto da

Alessandro Testa

Pubblicato il

27 Aprile 2025

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Ottant’anni dopo la Liberazione, Brugherio si è fermata per ricordare. Come da tradizione, il 25 aprile ha preso forma in una parata che ha attraversato le vie della città, toccando i luoghi simbolo della Resistenza e raccogliendo intorno a sé istituzioni, associazioni, cittadini.

Il corteo: una memoria che si muove


La giornata si è aperta con un pensiero a Papa Francesco, per poi dare il via alla marcia dalla sede del Comune. Prima tappa in piazza Mandelli, dove l’ANPI ha ricordato il partigiano Nando Mandelli con letture cariche di significato. Poi via Teruzzi, per onorare la memoria del caduto Luigi Teruzzi.

Alla Sciviero, presso il Monumento ai Caduti, si è tenuto l’alzabandiera accompagnato dall’inno nazionale. A seguire, il corteo ha raggiunto il cimitero monumentale – per omaggiare i caduti di entrambe le guerre mondiali – e si è concluso al Monumento alla Pace, ancora con le parole dell’ANPI a tenere vivo il legame tra passato e presente.

Le parole in piazza a Brugherio: memoria, politica e futuro


In piazza Roma, davanti a una platea attenta, ha preso la parola Matteo Moretti di Anpi.. Un intervento sentito, che ha voluto ricordare il valore della Resistenza e di chi ha lottato per garantirci i diritti che oggi diamo per scontati.

A seguire, il discorso del sindaco Roberto Assi. Un intervento che ha preso le mosse da una riflessione scritta dai ragazzi della 3E della scuola Kennedy “Luigi Teruzzi era un semplice ragazzo che ha scelto di dare la vita per liberarci dagli oppressori”.

Da lì, il sindaco ha costruito un discorso incentrato sul valore della politica come strumento di pace. “La guerra è la sconfitta della politica”, ha ricordato citando le parole del Papa. “E non si costruisce la pace con le armi”.

La strada, ha ribadito, è quella dell’azione politica, della memoria e della riscoperta del suo significato più alto: “arte nobile e strumento di costruzione del futuro”. Un pensiero che si è intrecciato con il ricordo delle forze dell’ordine, il valore della Costituzione e l’impegno a leggere il presente con sguardo lucido. Anche quando si parla – e non è facile – dell’attuale situazione in Palestina, definita dal primo cittadino “inaccettabile”.

Presenze e istituzioni: una città che si riconoscenze


Sul palco, al termine della cerimonia, i ringraziamenti a tutte le realtà che ogni anno rendono possibile la manifestazione. Poi le ultime parole, pronunciate a voce alta: “Viva la Resistenza, viva la Repubblica, viva l’Italia e che Dio benedica la nostra città”.

In piazza, a testimoniare l’importanza della giornata, c’erano molte delle figure istituzionali brugheresi.

Per la minoranza erano presenti: Laura Valli (Alleanza Progressista , Dominique Sabatini (Brugherio è tua), Silvia Bolgia, Damiano Chirico, Carlo Polvara, Pietro Virtuani, (Partito Democratico) e Giovanna Borsotti (Brugherio Civica).

Accanto a loro, le delegazioni di Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Movimento 5 Stelle.

Per la maggioranza, tra gli altri: il sindaco Roberto Assi, la vicesindaca Mariele Benzi, Michele Bulzomì (Presidente del Consiglio Comunale), Enza Maria Neri (FdI), Roberto Imperato (FdI), Laura Signorini, Fulvio Beretta, Massimo Pirola, Carlo Nava (Brugherio Popolare Europea), Massimiliano Balconi e Annalisa Varisco (Lega), Debora Della Corna (Forza Italia) e Irina Neagu Petrini (gruppo misto).