Poche, pochissime ore alla storia che prende forma e che si appresta a vivere un grande finale. Il Bologna di Vincenzo Italiano sogna in grande e si prepara ad affrontare il Milan di Sergio Conceiçao in occasione della finale di Coppa Italia in programma mercoledì 14 maggio allo stadio Olimpico. Chi l’avrebbe mai detto? In pochi, probabilmente, soprattutto perché quella del Bologna è un’altra straordinaria stagione. La seconda consecutiva. Ma andiamo con ordine…
Un cammino che nasce da lontano
Il cammino in ascesa del Bologna comincia da lontano, esattamente da un percorso che prende il via dal momento in cui sulla panchina rossoblù siede Sinisa Mihajlovic. Uomo straordinario e talentuoso tanto sul campo da calciatore, quanto sulla panchina da allenatore. Sinisa ha dato il via, insieme allo staff e alla società, ad un percorso serio, fatto di valori, voglia di giocare, combattere, crescere e vincere. Oggi non ci stupisce il fatto che la squadra emiliana sia in finale di Coppa Italia. Ci stupisce – o meglio, ci meraviglia – la capacità di un gruppo squadra, che ha perso lo scorso anno alcuni pezzi da novanta, affrontare una stagione con questa voglia, questo ritmo, questa competitività.
Facendo un piccolo passo indietro, lo scorso anno il Bologna di Thiago Motta ha vissuto una stagione storica, raggiungendo il quinto posto che è valso l’accesso alla Champions League dopo 60 anni. Da lì in avanti, gli addi dei pezzi pregiati. Dallo stesso Motta, promesso sposo della Juventus, alle cessioni eccellenti come Calafiori e Zirkzee; passando per il mancato riscatto di Alexis Saelemaekers.
Il rischio di perdersi era alto, ma la società aveva le idee chiare, le ha sempre avute. La scelta di Vincenzo Italiano come nuovo tecnico e carta bianca su un mercato che fosse funzionale all’allenatore. Morale della favola? A un anno da questi cambiamenti, il Bologna si trova ancora una volta in lotta per l’Europa e ha raggiunto la finale di Coppa Italia. Tutto ciò, senza dimenticare il fatto di aver disputato otto partite in più rispetto alla passata stagione, quelle legate alla partecipazione in Champions League. Chapeau!
Coppa Italia, 51 anni dopo
Il Bologna sogna il terzo trionfo in Coppa Italia, esattamente 51 anni dopo l’ultima volta. Castro, Orsolini e compagni proveranno a scrivere la storia. Facendo un brevissimo ma doveroso excursus storico, l’ultima vittoria arrivò nel 1974. Il tecnico del Bologna era Bruno Pesaola, che poteva contare su una rosa di grandi calciatori come Bulgarelli, Savoldi, Landini, Buso e Roberto Vieri, il papà di Bobo.
La partita nei tempi regolamentari terminò sul risultato di 1-1. Poi, il successo ai rigori, sempre allo stadio Olimpico di Roma per la seconda Coppa Italia della storia del club dopo quella vinta appena quattro anni prima, nel 1970.
Bologna, gli ex un’arma in più?
La finalissima tra Milan e Bologna si porta dietro anche storie nella storia, come due ex giocatori del Milan che potrebbero paradossalmente sollevare al cielo il trofeo, proprio “in faccia” agli ex compagni. Parliamo di Tommaso Pobega e Davide Calabria. Tra i due, la storia che stuzzica di più è quella del terzino destro, passato in rossoblù da capitano Milan nel corso dell’ultima sessione di calciomercato. La sua piccola rivincita, Calabria se l’è già presa nel match disputato allo stadio Dall’Ara, vinto 2-1 in rimonta. Però questa Coppa, contro chi l’ha salutato anzitempo e senza troppi giri di parole, può avere un sapore diverso.
La redazione di HeoPost sarà, per l’occasione, presente allo stadio Olimpico di Roma. Seguici sui social, ti racconteremo pre, durante e post-partita attraverso i nostri canali.