Ancora un esponente della politica da prima pagina a Brugherio, quella dei piani alti, che fa parlare di sé la gente comune, nel bene e nel male. In questo venerdì di fine estate, presso l’area feste di Brugherio, arriva quando mancano pochissimi minuti alle 20, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Il suo ingresso non è eclatante, quasi in sordina. Una coppia gli si avvicina e lo saluta, lui si sofferma con fare cortese e un largo sorriso. Saluta poi il senatore Romeo, i due si stringono energicamente la mano, poi il capogruppo al senato del Carroccio accompagna Fontana al lungo tavolo posto sotto il tendone davanti all’area food and beverage (magnet e bev per gli autoctoni), dove sono già seduti i militati della Lega.
Il menù della festa prevede naturalmente i piatti tipici della tradizione lombarda, o comunque del nord Italia. Infatti tra le possibilità di scelta ci sono i pizzoccheri, i casoncelli, lo stinco al forno, la cotoletta, la polenta, il gorgonzola e via dicendo. La frittata di pasta, comunque buona, sarebbe off topic. Nel corso della cena si aggiunge al consesso anche il sindaco di Brugherio Roberto Assi.
Fontana parla al tavolo dei militanti
Poco prima di salire sul palco e tenere il suo discorso pubblico, Attilio Fontana tiene un piccolo discorso nel…privè del tendone, ringraziando tutte le persone intervenute, toccando poi anche alcuni temi che ribadirà anche sul paco. L’acceleratore preme forte sull’autonomia differenziata, naturalmente.
“Noi siamo innanzitutto gente, popolo, la realtà che lavora e che si impegna e che fatica quotidianamente. Per questo la cosa fondamentale per noi è assolutamente l’autonomia. Qualcuno parla dell’autonomia come qualcosa di incredibile, ma io penso sia solo il primo passo. Dobbiamo tornare a ciò che diceva Umberto Bossi, ovvero che bisogna partire dall’autonomia per arrivare al federalismo. L’autonomia è una sorta di delega amministrativa, dando ai territori le competenze che oggi spettano dalla stato. Importante per rendere più efficienti i comuni e fare il modo di poter fornire risposte più rapide alle richieste dei cittadini. Capiremo se siamo davvero capaci di amministrare“.
Spiega poi come la Lombardia sia la regione locomotiva del Paese, le cui potenzialità non emergono più solo in Italia, ma anche in Europa, dove in moltissimi ambiti ottiene risultati migliori di tedeschi, spagnoli e francesi. Ed è per questo che, il Paese, dice, dovrebbe sfruttare questa spinta. Restando al traino, ma favorendo l’indipendenza e il potere decisionale di governatori e sindaci, cosa che aiuterebbe ad aumentare la velocità del convoglio anziché frenarlo.
“Se vogliamo continuare ad essere così efficienti, abbiamo bisogno di regole che non siano le regole di Roma, che ci strozza attraverso la burocrazia. Per noi e per l’Europa i tempi necessari a muovere la macchina burocratica non sono normali. Sennò sapete cosa vi dico? Inizieremo anche noi a fare i cialtroni“.
Stop ai balli, è il momento del palco della politica
Quando sono passate da poco le 22 si interrompono la musica e le evoluzioni dei signori del liscio. Sul palco salgono Fontana, Romeo e Corbetta. Il primo a prendere la parola è quest’ultimo, capogruppo in regione “Per il centrosinistra l’autonomia differenziata è una idea folle. Invece è una riforma che fa bene al Paese, alla Lombardia, portando modernità ed efficienza. Porta a essere più responsabili quei governatori del sud che contestano l’autonomia ma hanno il problema della sanità, mentre in Lombardi aiutiamo circa 150.000 italiani a curarsi“.
Tocca quindi al capogruppo al senato, Massimiliano Romeo, tessere le lodi della virtuosa Lombardia “Nella nostra regione abbiamo il tasso di crescita più alto, il tasso di disoccupazione più basso e il tasso di inflazione più basso, rispetto alle medie europee“. Prosegue poi spiegando, a grandi linee, cosa accadrà in autunno a livello nazionale, ponendo l’accento su quella che una volta si chiamava semplicemente manovra finanziaria. Fanno quindi la loro passerella i tradizionali cavalli di battaglia della Lega: abbassamento delle tasse, aumento delle pensioni, lotta all’immigrazione. “Con strumenti diversi – conclude – rispetto a quelli che utilizzava Salvini perché purtroppo, anziché ringraziarlo, verrà processato per aver bloccato gli sbarchi“.
Nel corso del suo intervento il senatore ha un pensiero per Roberto Maroni, che negli anni passati fu tra coloro che difesero il Gran premio d’Italia a Monza, vanto di cui la Lega si è fregiata spesso anche nel corso delle altre serate, qui all’area feste e sulla stampa nazionale. Conclude la parentesi politica, prima che si torni alle vorticose acrobazie del popolo del liscio, Attilio Fontana, le cui dichiarazioni abbiamo già riportato.
Stasera la chiusura della festa provinciale della Lega. La serata sarà dedicata agli amministratori della città, con in testa naturalmente il primo cittadino, Roberto Assi.