Agenzia per la vigilanza economica
Sport

Agenzia per la vigilanza economica, il calcio dice no

È questa l’idea del ministro dello sport Abodi, che avrebbe pensato ad un’agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche nel calcio e nel basket

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

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Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche, questo sembra essere questo il nome dell’autorità indipendente che avrà il compito di controllare bilanci e finanze delle società, garantendo loro l’iscrizione o l’esclusione dai campionati

L’agenzia non prenderà però il posto degli organismi federali ma si limiterà a un ruolo di controllo attualmente ricoperto dalla Covisoc.

Scontro con la Covisoc:

Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria e finanziaria, organo della Federazione Italiana Giuco Calcio, che attualmente si occupa di controllare le società, i bilanci e i reali spostamenti di denaro.

È questo l’ente che con ogni probabilità sarà sostituito; accusato di un lavoro inefficiente e spesso poco mirato, che sarà dunque scavalcato da una nuova Covisoc.

Federcalcio che non avrebbe preso bene la notizia di un ente pronto a superare un loro organo, con parole al veleno da parte del presidente del CONI, Malagò, che parla di “una questione affrontata frettolosamente violando l’autonomia dello sport”. Arrivando a dire “figuraccia mondiale” in quanto “non vi è nemmeno il rispetto della forma, ci aspettavamo anche noi l’invio della bozza che invece abbiamo ricevuto solo tramite la Figc” essendo che si tratta solamente di una bozza in via di sviluppo.

Poteri limitati

Nonostante l’entrata a gamba tesa nel mondo del calcio il suo potere sarà comunque molto ridotto, limitato al controllo delle norme per poter iscrivere le società ai rispettivi campionati

Nel caso si riscontrassero irregolarità l’agenzia non potrà prendere provvedimenti immediati, ma dovrà limitarsi a riferire il tutto alla Federazione, cui spetterà la decisione finale su eventuali squalifiche, penalizzazioni o ammende.

Le ultime indagini della Covisoc

Tra le più famose indagini della Covisoc troviamo il caso sulle dubbie plusvalenze di alcune società di Serie A ormai tre anni fa, con l’affare Pjanic-Arthur che finì sotto la lente della Covisoc e successivamente agli occhi della procura federale. 

All’epoca finirono per essere indagate principalmente due tematiche: le gonfiate valutazioni dei giocatori e i presunti passaggi denaro avvenuti tra le società. Apparentemente slegate l’una dall’altra ma legate insieme dalle plusvalenze, profitto ottenuto dalla cessione di un giocatore, senza che vi fosse un reale passaggio di denaro tra società o con le valutazioni dei giocatori aumentate per permettere una maggiore plusvalenza.