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Abusi sugli uomini, un tabù che resiste: i maschi non sono immuni da violenze

Il tema degli abusi sessuali riguarda tutti, purtroppo: bambini donne e uomini. Si calcola che un uomo su quattro abbia subito nel corso della vita un qualche tipo di violenza. Anche per loro stigma, tabù e vergogna lastricano il difficoltoso cammino del recupero psicofisico.

Scritto da

Alessandro Testa

Pubblicato il

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Durante una delle recenti puntate di “La solitudine dei numeri primi”, condotta da Gius di Girolamo su Freedom Street Radio,  con la partecipazione nell’occasione di Tania Dachille, istruttrice del programma di Difesa Personale Educativa, è emersa la complessità nell’ affrontare nel il tema degli abusi.

Negli ultimi anni, infatti, sono stati compiuti grandi progressi nella comprensione delle conseguenze degli abusi sessuali sulle donne. Tuttavia, poca attenzione è stata rivolta agli abusi sessuali subiti dagli uomini.

Tuttavia, recenti dati indicano come il fenomeno della vittimizzazione nei confronti degli uomini rappresenti un importante problema di salute e sicurezza pubblica.

Abusi sugli uomini: falsi miti e stereotipi


Al giorno d’oggi è più facile pensare che gli uomini siano raramente vittime d’abuso sessuale, a causa dell’erronea credenza che sia fisicamente impossibile stuprare un uomo e che, qualora questo avvenga, l’uomo abbia in qualche modo acconsentito o ne sia rimasto meno traumatizzato rispetto alle donne.

Inoltre, è più facile pensare che difficilmente sia una donna ad abusare sessualmente di un uomo, sia per come viviamo oggi la socialità sia proprio da un punto di fisico. Considerazioni queste superficiali ed errate, perché non solo le donne ma gli stessi uomini abusano di altri uomini.

A causa di questi pregiudizi, il numero di denunce di abusi sessuali da parte degli uomini è davvero basso.

Abusi: reazioni fisiologiche nell’uomo


Gli uomini vittime di abusi sessuali affrontano un forte stigma sociale, aggravato da fattori fisiologici. Durante un abuso sessuale, infatti, un uomo può sperimentare erezioni e/o eiaculazioni, che sono spesso interpretate dall’abusante, dalla vittima stessa, dal sistema giudiziario e dalla comunità medica come sintomatologia di consenso e piacere (Bullock, Clayton, Beckson, 2011).

In realtà, molti studi (Coolen et al., 2004; Giuliano & Clement, 2005) dimostrano che è possibile per un uomo avere un’erezione e/o eiaculazione anche in situazioni non consensuali, come durante un abuso sessuale anale. Comprendere questo aspetto è fondamentale per le vittime maschili, affinché possano comprendere meglio la propria esperienza e cercando in seguito il sostegno psicologico, morale e legale di cui hanno bisogno.

Tania D’Achille racconta di un giovane uomo vittima di stupro. Avendo avuto una erezione durante l’abuso, non per piacere ma per una questione puramente fisiologica, il ragazzo ha preferito non parlarne, cercando di convincersi e convincere gli altri di non essere gay. Questo senso di frustrazione l’ha portato ad avere una reazione violenta che Tania ha saputo gestire e decodificare con intelligenza e sensibilità.

È in questo contesto che l’autodifesa diventa cruciale. Sapere come difendersi in situazioni simili, o anche solo essere consapevoli di poterlo fare, può fare una grande differenza.

Dati statistici sull’abuso sessuale maschile


Secondo alcuni dati, approssimativamente 1 uomo su 4 ha subìto una qualche forma di contatto sessuale indesiderato nel corso della propria vita, mentre più di 1 uomo su 38 è stato vittima di tentato stupro o stupro che prevedeva la penetrazione orale e/o anale. 

Nel 71% dei casi queste violenze avvengono prima dei 25 anni (Centers for Disease Control and Prevention, 2017). In generale, molti studi mostrano che l’età della maggior parte delle vittime maschili è compresa tra i 20 e 30 anni, così come quella della maggior parte delle donne.

L’importanza di portare alla luce tematiche tabù come quella dell’abuso sessuale maschile


L’abuso sessuale sugli uomini rimane un tabù nel 2024, ma è fondamentale riconoscere e affrontare questa realtà per garantire il sostegno necessario alle vittime. Solo attraverso una maggiore consapevolezza, educazione e supporto possiamo combattere lo stigma e fornire alle vittime l’aiuto di cui hanno bisogno. La testimonianza di Tania D’Achille e i dati statistici recenti ci ricordano l’importanza di questo impegno per la salute e la sicurezza di ognuno di noi.

Tania Dachille: da settembre su Heo Post


In qualità di professionista ed esperta di questa e di tutte le altre tematiche che ruotano intorno agli abusi su ogni genere di persone, da settembre Tania terrà una rubrica periodica su Heo Post che si intitolerà Tallone Dachille, attraverso la quale racconterà le esperienze che hanno vissuto alcune delle persone che si sono rivolte a lei, fornendo ai lettori spunti, consigli e suggerimenti.

Clicca qui per ascoltare la Solitudine dei numeri primi con Tania Dachille