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Mense, tariffa da 6,27 euro per Isee tra i 30 mila e i 40 mila euro

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Il Comune di Brugherio ha pubblicato l’aggiornamento delle tariffe 2026 per i servizi educativi e scolastici, tra cui l’asilo nido Munari e il servizio di refezione scolastica. Le nuove cifre entreranno in vigore dall’anno educativo 2026/2027 per i nidi e da gennaio 2026 per la mensa, e riguardano da vicino la quotidianità di molte famiglie brugheresi.

Asilo Munari: rette confermate tra 237 e 560 euro

Alle pagine dedicate ai servizi per la prima infanzia, il documento conferma che le rette dell’asilo Munari che resteranno invariate anche per il prossimo anno educativo. La retta continuerà a essere calcolata in base all’Isee minorenni e rimarrà compresa tra i 237 euro mensili per i residenti e i 385 euro per i non residenti, fino ad una retta massima di 560 euro. 

Restano immutate anche tutte le agevolazioni previste dal regolamento: lo sconto del 15% per i fratelli frequentanti, la riduzione del 40% per il part-time e la maggiorazione del 10% per il tempo prolungato oltre le 16.30. Rimane inoltre la regola secondo cui, in assenza di un’attestazione Isee, viene applicata automaticamente la retta massima.

Nel complesso, il quadro dei nidi comunali si presenta quindi stabile, senza variazioni economiche rispetto all’anno precedente.

Brugherio mense, tariffa da 6,27 euro per Isee dai 30 ai 40 mila euro

Il capitolo dedicato alla refezione scolastica mostra invece un aggiornamento significativo, nonostante le tariffe restino invariate per le prime quattro fasce. Si parte da 2,40 euro per i nuclei con Isee fino a 7.250 euro, si passa poi ai 5,00 euro per chi rientra tra 7.250,01 e 14.600 euro, ai 5,40 euro per la fascia successiva, quella compresa tra 14.600,01 e 20.000 euro, e ai 5,60 euro per i nuclei collocati tra 20.000,01 e 30.000 euro.

Come annunciato dall’assessora alle Politiche Scolastiche, Mariele Benzi, la principale novità riguarda le famiglie con un reddito superiore ai 30.000 euro, per le quali viene introdotta una nuova tariffa intermedia. Chi ha un Isee compreso tra 30.000 e 40.000 euro pagherà 6,27 euro a pasto, una cifra pensata per modulare in modo più graduale la contribuzione. Rimane invece invariata la tariffa piena di 6,77 euro per chi supera i 40.000 euro, prima pensata per chi superava i 30.000 euro. 

L’agevolazione per il secondo figlio

Le agevolazioni per le famiglie numerose vengono in larga parte confermate, ma il documento introduce una novità che nel 2025 non era presente. Oltre alla consueta riduzione per il secondo figlio, pari a 4,50 euro, viene esplicitato che la stessa agevolazione si applica anche nel caso in cui un figlio sia iscritto alla mensa scolastica e un altro frequenti il nido comunale: in questo scenario, la tariffa ridotta viene applicata al minore dei due. Una precisazione che rende più chiara una casistica crescente negli ultimi anni, assente nella versione precedente del tariffario.

Rimangono invariati anche gli altri benefici: per le famiglie con tre o più figli iscritti al servizio continua a valere la tariffa ridotta di 2,40 euro per il minore, mentre nei nuclei con due figli alla mensa scolastica e un terzo al nido comunale la riduzione resta applicata al minore dei figli che usufruiscono della mensa.

Le tariffe resteranno in vigore per tutto il 2026, salvo eventuali adeguamenti ISTAT, delineando un quadro chiaro e prevedibile per l’anno educativo e scolastico a venire.

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