Il 14 novembre al cinema Le Giraffe di Paderno Dugnano è andata in scena la prima proiezione di Risotto Western, il primo lungometraggio firmato dal giovane regista Stefano Scala, classe 2002.
Prodotto da SDS Production e ora disponibile anche su Prime Video, il film porta sullo schermo una scommessa generazionale: mischiare il linguaggio del web con quello dello spaghetti-western, reinventando un genere storico attraverso lo sguardo dei creators e dei nuovi attori digitali.
Un progetto nato e cresciuto in Brianza, sostenuto da diverse realtà del territorio, tra il Comune di Monza e Flipness.
Un film coraggioso: un western comico
Risotto Western è prima di tutto un atto di coraggio.
Scala rilegge la lezione di Sergio Leone, la smonta e la ricompone in una chiave ironica, contemporanea e metacinematografica. Il risultato è un ibrido: un western comico che non prende mai troppo sul serio il proprio immaginario e che gioca con i codici del genere, dal duello al tramonto alle inquadrature “alla Eastwood”, passando per la colonna sonora volutamente sopra le righe.

Il cast è un altro dei punti di forza: accanto al regista troviamo Simone Maiorino, Samara Tramontana, Sara Scerelli e altri volti molto seguiti sui social.
Un esperimento che richiama – con spirito leggero e volutamente esagerato – alcune intuizioni pop di Deadpool, in cui il personaggio gioca con la telecamera, rompe la quarta parete e ironizza sul senso stesso di stare dentro un film.
Il progetto è anche una critica, nemmeno troppo nascosta, al cinema italiano attuale: un invito a rischiare di più, ad accogliere nuovi linguaggi e a non temere un approccio giovane, fresco e sfrontato.
La trama e i protagonisti
La storia si svolge in un villaggio western, un set che sembra uscito da un classico all’italiana ma in cui tutto è volutamente fuori posto.
Il protagonista, Jake, è un antieroe ironico e un po’ spaesato, affiancato da una serie di personaggi improbabili, duelli surreali e malviventi che sembrano usciti più da TikTok che dalla frontiera americana.
La trama funziona come cornice per il vero cuore del film: il gioco metacinematografico, la parodia del western e il continuo rimando al “dietro le quinte” della produzione.
Un progetto che guarda già avanti
Con Risotto Western SDS Production si conferma un laboratorio creativo che vuole parlare alle nuove generazioni e farlo con strumenti familiari a chi vive tra cinema e social.
Le riprese – iniziate in estate e concluse nel giro di poche settimane – hanno coinvolto una troupe giovane, dinamica, spesso alla prima esperienza in un set di questa dimensione.Il successo della prima al cinema Le Giraffe e l’arrivo su Prime Video hanno aperto la strada ai prossimi progetti: Scala e il suo team stanno già lavorando a nuovi format, tra cinema indipendente, contenuti brevi per piattaforme digitali e racconti che fondono realtà e parodia.





