mercoledì, Novembre 19, 2025
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Palestre comunali, le società sportive “i ritardi hanno creato problemi”

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La nuova stagione sportiva si apre con un nodo che, ogni anno, torna al centro del dibattito: l’assegnazione degli spazi delle palestre comunali. Un passaggio cruciale, perché da quelle ore in palestra dipendono allenamenti, programmazioni, iscrizioni e – in molti casi – la capacità stessa delle società di continuare a crescere.

Se da una parte la macchina amministrativa ha cercato di mantenere un equilibrio tra le esigenze delle realtà presenti sul territorio, dall’altra le società raccontano un quadro variegato, fatto di aspettative, conferme, ma anche difficoltà che rischiano di pesare sulla stagione appena iniziata.

In questo quadro, uno dei punti centrali fissati dall’amministrazione è stata la scelta di privilegiare le associazioni i cui iscritti siano residenti a Brugherio o a Sant’Albino.

Per fotografare la situazione, abbiamo raccolto solo le parole dei diretti interessati, che restituiscono la complessità del momento.

Castellazzi “Il ritardo delle assegnazioni ha creato difficoltà”

A rompere il ghiaccio è Mauro Castellazzi, coordinatore del settore basket Brugherio che evidenzia subito il problema principale riscontrato dalla sua società: “Il ritardo delle assegnazioni ha creato diverse difficoltà a noi e alle famiglie.”

Una criticità che, pur ricorrente negli ultimi anni, quest’anno ha avuto un impatto particolarmente forte per via dell’aumento degli iscritti.

Castellazzi prosegue: “Le ore che ci sono state assegnate sono praticamente le stesse, a fronte di un aumento degli iscritti, questo non ci aiuta nel migliorare la crescita dei nostri ragazzi.” 

Diavoli Rosa: “Ci mancano sei ore nelle palestre importanti”

L’intervento del presidente dei Diavoli Rosa, Degli Agosti, che pur partendo da una situazione di presenza importante nelle palestre brugheresi, non nasconde la sua preoccupazione per il taglio di ore negli impianti principali:

“A fronte delle otto ore di cui fruiamo la passata stagione per la serie A al palazzetto Paolo VI, ce ne sono state assegnate solo due in più per le nostre due prime squadre, Serie B maschile e B2 femminile nazionali, ci mancano quindi sei ore totali nelle palestre importanti di Brugherio rispetto alla passata stagione e a quanto richiesto.”

Il tema, per una società che lavora con più squadre di alto livello, è soprattutto quello della programmazione e della qualità del lavoro. Degli Agosti guarda già avanti, e lega la prossima stagione a due condizioni precise:

“L’augurio, però, per permettere a tutti di programmare con anticipo il proprio lavoro, è che per il prossimo anno le assegnazioni arrivino entro giugno congiuntamente ad un regolamento che permetta, con metodo e obiettività, una giusta attribuzione degli spazi, sperando, inoltre, che questi problemi potranno essere risolti in via definitiva con la costruzione della nuova struttura sportiva che permetterebbe a Brugherio di non avere più problemi di spazi e di sovrapposizioni.”

“Niente di più, niente di meno”: il commento di Lokomotiv

Più misurata, ma comunque significativa, la posizione espressa da Sergio Monguzzi, che racconta una situazione di continuità, ma senza passi avanti: “Lokomotiv, non si aspettava niente di più niente di meno. Avevamo richiesto 4 ore come due anni fa.”

Un’affermazione che fotografa un equilibrio statico: nessun taglio, ma nemmeno quell’incremento sperato per sostenere la crescita del gruppo.

Nessuna novità quindi in casa Lokomotiv anche dopo il ricorso al tar dell’anno passato.

Le difficoltà del CGB: “Avevamo bisogno della fascia pomeridiana”

Più netta la posizione del CGB, attraverso le parole di Davide Rovelli, che pone l’accento sulla necessità – non soddisfatta – di slot pomeridiani funzionali alle attività giovanili:

“Avevamo bisogno di una fascia oraria pomeridiana e quindi entro le 19 o massimo le 21, cosa che non abbiamo avuto.”

Rovelli entra poi nel dettaglio di un settore particolarmente sotto pressione, quello del pattinaggio:

“Il nostro settore di pattinaggio è in difficoltà, abbiamo più di 100 iscritti che utilizzano solamente la palestra della polisportiva.”

Una richiesta numericamente importante che, con gli spazi attuali, risulta difficile da gestire.La conclusione è una fotografia molto chiara delle conseguenze pratiche:
“Siamo obbligati quindi ad uscire da Brugherio, disperdendo forze e tempo nel viaggio.”
Un tema che tocca direttamente famiglie, bambini e organizzazione interna.

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