L’ex 5A della scuola Primaria Fortis di Brugherio è stata premiata come vincitrice del concorso NeoConnessi, promosso da Wind Tre. La premiazione è avvenuta a Roma presso il refettorio della Camera dei Deputati, dove i bambini, accompagnati dalla maestra Antonella Graniero e dalla dirigente Annamaria Sicilia, hanno illustrato il loro progetto.
Il concorso NeoConnessi mira da sempre a sensibilizzare bambini, famiglie e insegnanti ad un uso responsabile delle nuove tecnologie. Quest’anno alle scuole primarie italiane è stato chiesto di realizzare un progetto dal titolo “Nonni in digitale”, con lo scopo di insegnare loro diverse competenze digitali.
Docente Graniero, in cosa consiste il vostro progetto?
“Quest’anno bisognava spiegare ai nonni come utilizzare la tecnologia. Inizialmente abbiamo seguito tutto il percorso proposto e poi i bambini, divisi in cinque gruppi, hanno affrontato diversi argomenti: la sicurezza online, le fake news, il phishing, la netiquette e l’intelligenza artificiale. Infine i bambini hanno creato dei cartoni animati con Canva, usando i propri avatar per evitare problemi di privacy, e abbiamo poi inserito i loro lavori in una escape room digitale. Abbiamo dunque creato un chatbot chiamato “Nonno Nex”, un nonno virtuale a cui i veri nonni possono fare domande sulla tecnologia”.
L’uso dell’IA è sempre più frequente, quanto è importante insegnare la capacità critica?
“È fondamentale. I bambini devono imparare a riflettere su ciò che fanno online, capire il significato delle loro azioni e i rischi che comportano. Dopo il percorso, molti hanno iniziato a ragionare diversamente: alcuni alunni si sono confrontati con i loro genitori su diverse tematiche, dal lo sharenting all’uso dei cellulari. Questo dimostra che il messaggio è arrivato: serve educare i figli, ma anche i genitori, come proposto dal concorso NeoConnessi“.
Avete parlato anche di intelligenza artificiale, come l’avete affrontata in classe?
“Abbiamo spiegato che l’intelligenza artificiale non è poi così intelligente, nel senso che ripete ciò che ha imparato ma non ha spirito critico. I bambini hanno fatto esperimenti con il chatbot “Nonno Nex”, verificando se le risposte erano corrette. Abbiamo anche riflettuto sul fatto che siamo circondati da AI, nei telefoni, nei giochi, nelle ricerche, ma che solo l’intelligenza umana sa davvero ragionare. Questo l’abbiamo riscontrato nell’evidenza a seguito di alcuni errori dell’IA”.





