giovedì, Novembre 27, 2025
HomeIntervisteA Monza in piazza contro Pedemontana, Facciuto: “Le tariffe rappresentano un problema”

A Monza in piazza contro Pedemontana, Facciuto: “Le tariffe rappresentano un problema”

- Pubblicità -

Oltre duemila persone ha invaso pacificamente le strade di Monza domenica 5 ottobre per ribadire il loro “no” alla Pedemontana. La manifestazione, caratterizzata da determinazione e unità di intenti, è stata organizzata e sostenuta da quattro comitati: Ferma Ecomostro D Breve, Comitato per la Difesa del Territorio, Suolo Libero e No Pedemontana. A loro si sono unite diverse associazioni, i cittadini e le amministrazioni dei comuni della Brianza Est: Agrate, Bellusco, Bernareggio, Burago, Busnago, Cambiago, Carnate, Cavenago, Cornate, Lesmo, Ornago, Ronco, Sulbiate, Usmate Velate, Triuggio e Vimercate.

Con questa iniziativa si è voluto far passare un messaggio chiaro “Pedemontana non interessa solo i comuni coinvolti direttamente dal tracciato, ma tutti i comuni della provincia”, come ha ribadito Francesco Facciuto, consigliere comunale di Concorezzo della lista La Rondine.

Consigliere Facciuto, perché Pedemontana interessa anche ai comuni non toccati?

E’ un tema che ha un impatto complessivo sulla nostra provincia, da un lato compromette le risorse ambientali ed ecosistemiche del nostro territorio, e dall’altro vi sono effetti sulla finanza pubblica con grandi sprechi di risorse. Questi soldi potrebbero essere investiti su opere molto più significative per il bisogno di mobilità dei nostri cittadini. I comitati, dunque, vogliono ribadire il no a Pedemontana con lo scopo di dire “Sì” a molti altri interventi.

Quali sono gli interventi alternativi di cui parlano?

Le opere riportate nel manifesto ufficiale sono il prolungamento della M5 a Monza e della M2 a Vimercate. Riguardo la rete autostradale c’è la volontà di potenziare la tangenziale EST nel Vimercatese, con la realizzazione dello svincolo A4-A51 e il potenziamento della Milano-Meda ad Ovest.

Visti i cinque miliardi di euro impegnati nella realizzazione di Pedemontana, noi preferiremmo che con quelle risorse si lavorasse su queste proposte, dalle quali avanzerebbero anche una parte dei soldi.

Perché le tariffe di Pedemontana sono un problema economico e urbanistico?

Le tariffe di Pedemontana sono insostenibili per una persona che ha uno stipendio normale. Per percorrere la tratta da Lentate sul Seveso fino ad Agrate, andata e ritorno, sarebbero circa 20 euro al giorno per il primo anno, che andrebbe in crescendo negli anni successivi. Inoltre vi sono tratte attualmente gratuite, come la Milano-Meda, che verrebbero messe a pagamento. Il primo anno costerebbe quattro euro al giorno, ma anche questo è destinato ad aumentare. Dunque la nostra preoccupazione è che quell’autostrada diventi un repulsore di traffico nelle reti secondarie, sfociando anche in città.

TI POTREBBERO INTERESSARE...
- Pubblicità -
- Advertisment -

I più letti

- Advertisment -