CEM Ambiente torna nelle strade dei 76 Comuni soci con la terza puntata della campagna di sensibilizzazione #RifiutalAbbandono, dedicata questa volta ai “bisognini” non raccolti dei cani. Lanciata nel settembre 2025, l’iniziativa punta a scuotere i cittadini attraverso immagini forti e provocatorie, con l’obiettivo di promuovere comportamenti civili e responsabili.
Una campagna che non passa inosservata
L’immagine scelta per questa terza uscita è volutamente scioccante: un elegante gelato al cioccolato che, a ben guardare, non è affatto un dessert ma la caricatura di una deiezione canina. Accanto, un cartellino che recita “Specialità del padrone maleducato dal 1825”. Il messaggio è diretto e non lascia spazio a interpretazioni: “L’abbandono per strada è una ricetta difficile da digerire”.

La scelta non è casuale. Dopo una pizza “condita” di rifiuti e un risotto al gusto di mozziconi di sigaretta, questa volta il bersaglio sono i padroni che non raccolgono i bisogni del proprio cane, un gesto di inciviltà spesso sottovalutato ma con un impatto concreto sul decoro urbano e sulla qualità della vita collettiva.
CEM Ambiente ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella della provocazione, affidandosi a un linguaggio visivo che punta alla pancia, nel vero senso della parola. L’obiettivo resta quello di scardinare abitudini dannose, facendo leva non solo sul senso civico ma anche sul disgusto immediato che queste immagini evocano.
Il limite dell’hashtag e la forza dell’immagine
Sul piano visivo la campagna è indubbiamente efficace: cattura l’attenzione, spiazza e rimane impressa. Anche lo slogan scelto riesce a rendere chiaro il messaggio, evitando giri di parole.
Un aspetto che potrebbe però essere migliorato riguarda l’hashtag ufficiale, #RifiutalAbbandono. Coerente con la filosofia del progetto, risulta forse meno immediato rispetto ad altre soluzioni più brevi e facili da ricordare. Nulla che comprometta la campagna, ma in un contesto digitale dove la semplicità è chiave, un hashtag più diretto potrebbe aiutare a stimolare maggiormente la condivisione e l’uso spontaneo da parte dei cittadini.
In ogni caso, la scelta di mantenere un filo conduttore unico per tutte le tappe della campagna contribuisce a rafforzarne l’identità e a renderla riconoscibile sul lungo periodo.
Verso la quarta e ultima uscita
Il percorso di #RifiutalAbbandono non si ferma qui. A novembre è prevista la quarta e ultima puntata, dedicata all’utilizzo errato dei cestini pubblici, altro problema diffuso nei Comuni. La sfida sarà mantenere alta l’attenzione senza scadere nella ripetizione e, soprattutto, trasformare la forza comunicativa in risultati tangibili.
La campagna di CEM Ambiente ha sicuramente centrato un punto: parlare di rifiuti e decoro urbano non significa necessariamente essere noiosi. La provocazione può essere uno strumento potente, ma andrà misurata con la capacità di trasformare il fastidio in consapevolezza e, infine, in azione quotidiana.