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La voce di Hind Rajab arriva al cinema San Giuseppe

Al San Giuseppe il film La voce di Hind Rajab, che racconta la drammatica vicenda di una bambina intrappolata a Gaza, mentre per il Bresson è in programma The Critic, ambientato negli anni Trenta, incentrato sulla figura di un critico teatrale potente ma destinato a perdere il suo ruolo.

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A partire da questa settimana e per tutti quelli che seguiranno, fino al termine della stagione 2025/26, il venerdì pomeriggio del nostro giornale sarà dedicato alle anticipazioni sui film che saranno in programma a Brugherio, nella sala del cinema teatro San Giuseppe, in via Italia.

Vi daremo consigli, faremo un breve compendio delle trame e proveremo a proiettarvi davanti al grande schermo ancora prima che le luci si spengano. Un vero e proprio invito alla visione che speriamo possiate trovare gradevole, coinvolgente, utile ed interessante.

La voce di Hind Rajab

È il film che ha fatto parlare tutto il mondo, Leone d’argento a Venezia, ovvero il premio della critica. Molti avrebbero voluto che fosse il film della regista Kaouther Ben Hania a trionfare al lido. Bisognava dare un segnale forte, affinché la voce piccola Hind Rajab, 5 anni, non si spegnesse con lo schermo al nero. E bisogna dire che se lo scopo primario era amplificarne la voce, il grido d’aiuto che è anche quello di un popolo, l’obiettivo – se non è stato raggiunto – è in via di conseguimento. Ma è pur sempre di una Mostra del cinema che stiamo parlando. Per questo, forse, è stato giusto – ma questa è una opinione del tutto personale – tenere conto di altri parametri. Una metrica che ha più a che fare con la qualità del prodotto, piuttosto che con il messaggio, intrinseco o esplicito che sia.

Un film assolutamente da vedere, che ci mette faccia a faccia con una storia che si para davanti tutti i giorni tutti i giorni senza che la guardiamo veramente. Una storia che forse leggiamo sui giornali, comunque distrattamente, e che è più vicina di quanto pensiamo, nonostante inconsciamente, cerchiamo di allontanare da noi.

È il 29 gennaio 2024. I volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di cinque anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza, e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per far arrivare un’ambulanza. Il suo nome era Hind Rajab.

La storia viene ricostruita secondo le testimonianze e le prove documentali dei volontari della Mezzaluna Rossa. Persone che quasi per una intera giornata hanno parlato al telefono con la bambina, nascosta nell’auto degli zii, posta sotto assedio dell’esercito israeliano. Le registrazioni sono quelle autentiche, la voce è proprio quella della piccola. La rabbia, la frustrazione, il senso d’impotenza, le stesse sensazioni che devono aver vissuto i volontari, saranno compagne anche dello spettatore. Forse vale la pena correre il rischio di avvertire disagio, se lo scopo è capire una volta per tutte di cosa si sta parlando. Una storia drammatica che ci apre gli occhi e ci mostra come la lotta del bene contro il male, non è sempre una fiaba a lieto fine, purtroppo.

La voce di Hind Rajab, da domani 27 settembre al cinema San Giuseppe, spettacolo delle 21:15 e domenica 28 settembre alle 15.30, alle 18:15 e alle 21:15; lunedì 29 settembre ore 21:15

Al Bresson The Critic, Il Critico – Crimini tra le righe

Per i fedelissimi del Bresson, ma anche per chi ne gode di tanto in tanto, la prossima settimana il cinema San Giuseppe propone The Critic, Il Critico – Crimini tra le righe. Film del regista di Anand Tucker con Ian McKellen, Gemma Arterton, Ben Barnes, Lesley Manville, Romola Garai. Un film, tratto dal romanzo di Antony Quinn (no, non l’attore) Curtain Call, che parla di teatro – e non è la prima volta che il grande schermo omaggia quella che in fondo è la sua progenie – una di quelle cose belle della vita che non morirà mai, ma di cui si canta di frequente il de profundis.

Nella fattispecie, il protagonista è l’onnipotente signore, o così crede d’essere, della critica teatrale su carta stampata, Jimmy Erskine, interpretato da Ian McKellen, che non ha pietà di niente e nessuno nei suoi pezzi. Un intoccabile, un riverito notabile che può spalancare le porte del successo a coloro che si dimostreranno meritevoli e sufficientemente devoti. Alla morte dell’editore del suo giornale, però, a causa della riduzione dei costi, scopre con stupore di essere una pedina sacrificabile.

Quella che ne consegue è l’ovvia smitizzazione del mito, o presunto tale. Una storia ambientata in un tempo lontano, come sono ormai gli anni Trenta. Quelli della grande depressione e del potere della carta stampata, del teatro appunto e dell’Europa che sente soffiare in lontananza i venti di guerra. Le tinte noir di questo film trasudano dalla trama, un film che è una testimonianza, un pezzetto di memoria, un frammento di storia di certa gente, in una certa parte del mondo.

Secondo Federico Gironi, di Coming Soon, “È un film che parla di tutti mestieri, di tutti gli uomini, delle illusioni del sé, dei disastri dell’ego. Perfino dell’avvento dei fascismi, in parte, se volete: anche quelli in fondo deviazioni dell’ego e illusioni diventate incubi. Un film curato nella scrittura, come nella regia”.

The Critic, Il Critico è in programma al cinema San Giuseppe mercoledì primo ottobre, giovedì 2 e venerdì 3 alle ore 21:15; giovedì 2 ottobre anche alle ore 15.

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