Furto alla Posta di Brugherio
Editoriali

Esplosione alla Posta, le telecamere potrebbero aiutare le indagini

L’ausilio delle telecamere potrebbe rivelarsi determinante per identificare gli autori del furto alle poste e dell’esplosione

Scritto da

Stefano Reccagni

Pubblicato il

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E’ successo tutto nella notte tra il 30 Aprile e il primo Maggio, in piazza Papa Giovanni XXIII a Brugherio, quando una fragorosa esplosione ha attirato l’attenzione dei cittadini del vicinato.

Un tentativo di furto che probabilmente aveva come obbiettivo lo sportello automatico che dal due Maggio avrebbe dovuto erogare le pensioni.

L’esplosione e danni

L’esplosione ha distrutto gran parte dell’ufficio postale, abbattendo completamente i vetri e scaraventando sedie e materiali fuori dalla struttura, interamente distrutta anche al suo interno.

L’ufficio è attualmente chiuso per consentire i lavori di ripristino, così riferisce il sindaco Roberto Assi in merito alla situazione della struttura di piazza Papa Giovanni XXIII. Gli utenti potranno recarsi presso l’ufficio postale del comune di Carugate a tempo indeterminato.

Le ipotesi

Ci sarebbero due precedenti molto simili a quanto accaduto nella notte della festa dei lavoratori, a Brugherio. Nei comuni di Arosio e Tavernerio, in provincia di Como, nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorso. I ladri hanno fatto esplodere i rispettivi bancomat delle due città, sottraendo circa 100.000 euro.

Apparentemente con la stessa tecnica, che prevede l’utilizzo del gas per provocare l’esplosione. Diversamente è accaduto a Brugherio dove, stando alla ricostruziona più accreditata, la quantità di gas è stata mal dosata, causando danni importanti.

Le voci dei residenti in zona

Parlando con alcuni residenti, ancora scossi per quanto successo, si percepisce come l’accaduto abbia momentaneamente cambiato quelle che erano le abitudini di tutti. Infatti la piazza, solitamente vissuta da giovani e anziani, appare da diversi giorni comme un deserto.

Il direttore della farmacia, sita a pochi metri dall’ufficio postale, racconta di quanta gente entri in negozio solamente per chiedere informazioni sul fatto, a riprova di come si sappia ancora poco di quanto realmente successo.

Curioso invece che molti dei residenti della zona non siano svegliati a seguito dell’esplosione, ma solo più tardi, all’arrivo dei carabinieri. Attualmente le forze dell’ordine sono impegnate nell’indagine, nel tentativo di fare chiarezza nonostante, pare, le poche telecamere presenti in zona.