L’influenza non ha ostacolato la criminologa Roberta Buzzone nel suo intervento in aula Consiliare del Comune di Brugherio lo scorso 31 gennaio. “Oggi ci concentriamo su quelle che sono le manifestazioni tipiche e meno tipiche, ma non per questo meno gravi, di matrice psicologica. Dunque su quali sono le violenze assai più subdole sul piano psicologico, comportamentale, relazionale, che la maggior parte di voi non è neanche stata abituata a considerare violenza”.
Nell’incontro ha raccontato quanto sottile ma affilata possa essere la lama della violenza psicologica, che spesso inizia senza rendersene conto fino a portare la vittima totalmente subordinata all’altra persona.
Bruzzone: “la violenza psicologica inizia con piccolezze…”
“Un uomo che dice ripetutamente alla propria donna: sei una cretina, sei una stupida, non capisci niente. È forse qualcosa di tollerabile secondo voi?” chiede ai presenti la criminologa. “No, non è assolutamente tollerabile, eppure molte donne tendono a far finta di nulla e a sopportarlo”.
È proprio così che la dottoressa Roberta Bruzzone presenta la tematica della violenza psicologica; con esempi e fatti che accadono tutti i giorni a cui non si dà ancora il giusto peso.
“Proprio in questo modo la persona esterna inizia a entrare nella nostra mente, imponendoci cosa fare, chi frequentare, a chi dare conto…per questo è importante non tollerare frasi apparentemente innocue come: ‘sei una stupida!’.”
Il fenomeno del Gaslighting spiegato da Roberta Bruzzone
Questo lento processo che inizia con dettagli rilevanti, a cui spesso non si dà peso, porta la persona in questione a perdere il controllo della propria mente ed essere vittima di gaslighting, cosi definito dalla criminologa: “Questa manipolazione porta la vittima a non fidarsi della propria valutazione della realtà. L’abuso psicologo cambia il funzionamento della mente. Persone che subiscono costantemente atti violenti, portano la mente, in situazioni estreme, a ridimensionare gli atti di violenza subiti.”
La dottoressa va poi nel dettaglio: “La mente della persona che subisce traumi in maniera continuativa è portata a normalizzare quel tipo di condotta. Pur di sopportarla”.
Bruzzone consiglia poi come muoversi in queste situazioni: “Quando dialoghiamo con la vittima le consigliamo di avere con sé sempre un diario o provare a registrare le conversazioni. Questo la aiuterà a non sminuire quanto sofferto e subito, oltre che essere ottimo materiale in un eventuale processo”
Le conseguenze del trauma
Roberta Bruzzone conclude la serata trattando la tematica del trauma e ripercorrendo, con toni più impattanti, quanto detto fino a quel momento. “Il trauma ti fa perdere il controllo, ti fa dubitare di te, ti toglie la capacità critica. Sei totalmente subordinato all’altro. Questo percorso inizia con cose apparentemente innocue, piccole. Ogni volta che le accettate state partecipando a un progetto che porterà alla vostra distruzione. Vi porta a dubitare di voi, a farvi sentire inadeguate”.
“Ogni volta che lasciamo a qualcun’altro la possibilità di giudicarci gli stiamo mettendo la nostra vita in mano. E una volta che ci ha in pugno ‘non puoi più essere tu’. Prima ti aggancia, ti regala bei momenti, ti plagia totalmente, poi ti tratta male e appena ha la garanzia che sei intrappolata e non riesci più a muoverti ti controlla, in ogni piccolo particolare”.
Conclude così la criminologa, promettendo di tornare nei prossimi mesi per continuare ad approfondire una tematica tanto importante quanto ancora sconosciuta e poco attenzionata in Italia.