Brugherio, Politica

Nuovo parquet per la Kennedy, Assi: “Un lavoro necessario”

Possibile inaugurazione a gennaio. Imperato: “Nessuna palestra di Brugherio è in condizioni idonee”.

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Daniele Cassaghi

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Una nuova vita per la palestra Kennedy. I lavori per la posa del parquet sono stati ultimati. Ad annunciarlo il 19 dicembre è stato, attraverso il suo profilo Facebook, lo stesso sindaco Roberto Assi, che già pensa a una possibile inaugurazione: “Ci stiamo riflettendo sia con la scuola, sia con le società che vi giocano: i Diavoli Rosa e il Basket Brugherio. Abbiamo contattato le società e ci piacerebbe che si organizzassero dei tornei”. In ogni caso, è certo che, se ci sarà un evento per festeggiare la riapertura della palestra, avrà luogo non prima di gennaio.

Le parole del primo cittadino

La scelta di rimandare all’anno prossimo è dovuta, oltre all’imminenza delle vacanze di Natale, anche al fatto che qualche lavoro minore è ancora da sbrigare. “In realtà la federazione ha già dato il suo benestare – spiega il primo cittadino – Ma l’ordine e l’occhio vogliono la loro parte. Penso a un certo tipo di contorno per il campo e ad alcuni interventi sulle uscite. Vorremmo fare un lavoro un po’ più di fino”. In ogni caso, Assi esprime soddisfazione: “Era una cosa necessaria, era da quarant’anni che non si interveniva e siamo contenti di averlo fatto”. E rivolge un pensiero al centro Cremonesi, “che ci costerà due milioni, non poche centinaia di migliaia di euro”.

Una soddisfazione condivisa anche dall’assessore alla promozione dello Sport, Vincenzo Imperato. “Dalle parole siamo passati ai fatti – dichiara – abbiamo messo a punto una pavimentazione idonea per attutire cadute e fratture”. E prosegue parlando dell’agenda: ”Dovremmo provvedere a sistemare tutto ciò che è disastrato nelle palestre, in cui la scarsa manutenzione ha portato ad avere situazioni al limite del disuso. E la chiusura della palestra della Leonardo Da Vinci”. Ad esempio, “alla Parini ci sono i gabinetti maleodoranti e bisogna raccogliere l’acqua con i catini. Non è da meno la Manzoni, con l’acqua percolante e con i riscaldamenti non funzionanti e roboanti, che sembrano venire giù da un momento all’altro. Nessuna struttura ha uno splendore tale da potersi definire una palestra idonea”. L’auspicio è che con la riapertura della Kennedy si possa alleviare di un poco il problema degli spazi alle società sportive: “È un passo avanti – conclude Imperato – che però è un punto di partenza e non di arrivo”.