Sono ore decisive per l’affaire metrotranvia. Brugherio si prepara a quello che dovrebbe essere il rush finale di questa prima fase, con le idee molto chiare e con le proprie carte da giocare. Secondo quanto da tempo stabilito da Regione Lombardia, infatti, entro il 20 dicembre chi è dentro al progetto dovrà metterlo nero su bianco, mentre non ci saranno altre chiamate per chi si chiama fuori.
La posizione del Comune di Brugherio ha tenuto col fiato sospeso tutte le parti coinvolte, perché l’eventuale decisione di dare forfait rischierebbe con tutta probabilità di far saltare il banco: morte a Sansone con tutti i filistei. Tradotto, niente metro leggera per il vimercatese.
Assi “Metrotranvia, non ci accontenteremo di tollerarla”
Le dichiarazioni di Roberto Assi sono molto eloquenti “Per più di trent’anni a Brugherio era stata promessa la metropolitana. Nel 2017 ci hanno detto che non si poteva più fare e che avremmo dovuto ripiegare sulla metropolitana leggera, la cosiddetta metrotranvia. Non vogliamo fare i guastafeste, ma non possiamo accontentarci di un’opera tutt’al più tollerata, abbiamo bisogno di una infrastruttura che sia utile e funzionale al nostro territorio”.
Il motivo del contendere in realtà non è più la natura di questa via ferrata, in quanto, non vi sono discussioni in merito: l’unico progetto realizzabile secondo la regione è la metrotranvia, non il prolungamento delle M2.
Infatti, sollecitato sulla questione, anche in relazione al rilancio da parte dei Cinque Stelle di Monza, Assi conferma che non vi sono spiragli in questo senso, nonostante non sia fondamentalmente in disaccordo con quanto asserito dai pentastellati brianzoli. E anche la possibilità di una bus way, alternativa ipotizzata proprio dai M5S provinciali, non è sul tavolo. Ma a questa stregua, Brugherio vuole dire la sua su un tracciato che, così come è oggi, alla città serve molto poco.
L’incontro tra sindaco, vertici di MM, Città Metropolitana e Regione
Dopo l’incontro dai toni accesi avuto martedì mattina coi vertici di Metropolitane Milanesi, con l’assessora Arianna Censi per il comune di Milano e l’assessora Claudia Terzi per Regione Lombardia, il sindaco Assi è uscito con una posizione chiara, e soprattutto condivisa non solo dalla sua Giunta, ma da tutti gli i partiti rappresentati in consiglio comunale.
In soldoni si tratta di un sì al progetto, a patto di rivedere il tracciato. L’idea è quella di mettere a verbale all’interno dell’accordo con Regione Lombardia e con gli altri comuni coinvolti, non essendoci il tempo materiale di studiare la fattibilità di un nuovo tracciato su Brugherio entro la scadenza fissata, la possibilità di inserire successivamente una integrazione : lo studio della cosiddetta “variante cimitero”. In sostanza si tratterebbe di tornare a quello studio di fattibilità che era stato stoppato proprio dalla regione nel 2022. Si tornerebbe in quel caso ad avere una fermata in via Santa Clotilde, molto più funzionale all’utenza cittadina.
Al centro commerciale la fermata non interessa
Ma c’è di più, ed è forse questa la novità più importante di questa fase: la posizione assunta da Centro Commerciale Carosello che sorprendentemente gioca di sponda a Brugherio. Rivela il sindaco Assi “Carosello ha dichiaro che tutto sommato il percorso che gli passa in casa non solo non gli interessa, ma proprio non lo vuole. inoltre si metterebbero a disposizione con fondi propri per allestire una navetta che consenta all’utenza di raggiungere il centro commerciale dalla fermata di via Santa Clotilde, un po’ come accade oggi ma da Cologno nord. Abbiamo detto chiaramente a Regione Lombardia che deve valutare questa cosa”.
“Inoltre – aggiunge il primo cittadino – seguendo questo tracciato si potrebbe anche tornare a ragionare di una sola fermata su Brugherio, dato che non vi sarebbe più la necessità della fermata tecnica a Cascina sant’Ambrogio, che non ha valore d’utenza, ma è necessaria solo perché in quel tratto cambia il voltaggio”.
La politica della città, quindi, marcia compatta verso il sì al progetto, ma alle proprie condizioni. Non resta che attendere le prossime ore per capire se la regione accoglierà le istanze di Brugherio e Carugate. In conclusione, a commento delle dichiarazioni del ministro Salvini, il sindaco Assi è lapidario “Non mi stupiscono”.