La sala dei professori
Arte, cultura e spettacoli, Musica

La sala professori è il film di questa settimana al Bresson

La sala dei professori è un film del regista Ilker Catak che affronta il tema dell’educazione e della libertà, in cui la protagonista, un’insegnante, si ritrova al centro di un dibattito etico quando cerca di gestire autonomamente piccoli furti in classe.

Scritto da

Alessandro Testa

Pubblicato il

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La sala professori è il nuovo film del regista tedesco Ilker Catak, il cui ultimo lavoro è stato tra i candidati al premio per il miglior film in lingua straniera del 2024.

Dal 23/10/2024 sarà finalmente possibile vederlo anche a Brugherio, al Teatro San Giuseppe, grazie alla sempre interessante programmazione del Cinema Bresson, che lo porta sugli schermi della città.

La sala dei professori è una grande lezione sulla vera educazione alla libertà


La protagonista, Carla Nowak, è un’insegnante di matematica apprezzata e stimata dai suoi studenti per il suo modo di insegnare e per la vicinanza che riesce a creare con loro.

Tuttavia, il suo rapporto con alcuni di essi e con i rispettivi genitori inizia a deteriorarsi quando in classe vengono scoperti dei piccoli furti.

Da qui ha inizio la vera trama del film, in cui tutti i personaggi, dagli studenti ai genitori, passando per il sistema scolastico, adottano metodi differenti per affrontare il problema.

Nowak, convinta che sia sua responsabilità risolvere la situazione, sceglie di gestire la questione in autonomia, ritrovandosi così al centro del dibattito.

La protagonista affronta la vicenda con una metodologia progressista e aperta, che però non è ben vista né dal corpo docenti né dai genitori, i quali preferirebbero allontanare i “colpevoli” dalla scuola.

Una critica non solamente al sistema scolastico


La trama si intensifica e prende pieghe inaspettate, facendo emergere che il discorso che Ilker Catak vuole affrontare va ben oltre il semplice sistema scolastico, da tempo oggetto di critiche, specialmente nel nostro Paese.

Il tema, infatti, si espande fino a toccare aspetti più ampi della vita quotidiana: qual è il vero scopo dell’educazione? Qual è il ruolo della scuola? Si educa per controllare o per liberare?

Queste sono solo alcune delle domande che il film induce a porsi, con un finale aperto che lascia spazio alla riflessione.

Ognuno sarà libero di immaginare il proprio epilogo, cercando nel frattempo di dare una risposta a questi interrogativi, non solo in relazione al mondo scolastico, ma anche alla società in cui viviamo.