Milan vs Venezia
Editoriali, Sport

Il Milan supera facilmente il Venezia, Liverpool e Inter sfide probanti

Il Milan di Fonseca coglie la prima vittoria stagionale contro il Venezia e scaccia momentaneamente la crisi, in attesa di un verdetto più attendibile. Le sfide contro Liverpool e Inter diranno quale sia il reale stato di forma dei Rossoneri

Scritto da

Samuele Vinci

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Ripartenza, rabbia, ferocia. Il primo tempo del Milan è stato lo specchio della risposta che i rossoneri erano chiamati a dare dopo due pareggi e una sconfitta nelle prime tre partite. Il primo segnale l’ha lanciato la Curva Sud, presentandosi al di fuori dell’ingresso del pullman rossonero a San Siro con un messaggio chiaro e tondo, a lettere cubitali: “Basta scuse, ultima chiamata”. Messaggio ricevuto. La squadra di Fonseca si presenta in campo consapevole di non poter più sbagliare, perché il campionato corre così come il tempo e un altro passo falso sarebbe stato drammatico sportivamente parlando.

Quattro gol in meno di mezz’ora e chiudere la gara senza subire reti rappresentano senza dubbio un grande passo avanti da parte della compagine di Fonseca che certo, ha ancora da lavorare – come dichiarato dallo stesso portoghese ai microfoni delle emittenti TV nel post-partita – ma che può e deve ripartire da questi punti.

Scelte tattiche del Milan


A fare la differenza, oltre ad approccio e atteggiamento che senz’altro spalancano le porte ai rossoneri, sono alcune scelte tattiche che finalmente pagano. Pulisic riproposto esterno destro nel 4-2-3-1, Reijnders per la prima volta da trequartista puro, raccordo perfetto tra centrocampo e attacco per dare una mano in fase di ripiegamento e poi mettere in mostra le qualità quando c’era da attaccare. 

E poi proprio Christian Pulisic, vera cerniera nel rombo di centrocampisti che si crea in fase di impostazione: Fofana arretrato, e lo statunitense sulla stessa linea di Reijnders e Loftus-Cheek, quello che in Inghilterra definiscono “diamante”, a forma di rombo. Un diamante che nella notte di San Siro brilla anche grazie a Pulisic che spesso viene in mezzo per sovraccaricare il centro e lasciare spazio alle fasce, soprattutto quella sinistra. Al resto ci hanno pensato tanto per cambiare Leao e Theo Hernandez, le versioni originali dei giocatori che abbiamo saputo apprezzare in passato, meno nell’ultimo periodo. Il Milan di Fonseca riparte da qui e si proietta nel migliore dei modi a una settimana di fuoco: Liverpool e Inter in sei giorni.

Dalla sala stampa


Matteo Gabbia

“Sono contento della partita di questa sera. La cosa più importante è rimare dalla stessa parte, sia chi gioca e chi non gioca. Questa sera era fondamentale fare bene e vincere la partita. Il gol? Onestamente mi sembrava di averla toccata la palla, ma la cosa più importante è che il Milan abbia fatto gol. Con Pavlovic e con gli altri compagni di reparto ci troviamo molto bene, ci aiutiamo e completiamo. Possiamo soltanto crescere. Il mister ha una idea chiara, vuole una linea difensiva compatta e che lavori insieme. Oggi abbiamo tenuto una linea molto alta, siamo stati molto corti. Il gruppo è davvero compatto, siamo stati un po’ in difficoltà nelle prime tre partite di campionato ma abbiamo lavorato molto bene. I tifosi sono stati eccezionali, non ci lasciano mai tifosi, chiaramente non erano contenti di questo inizio di stagione ma, devo dire, neanche noi”.

Paulo Fonseca

“Sono soddisfatto perché abbiamo vinto bene. La squadra ha avuto buoni momenti, sia difensivi che offensivi. Sono stato molto soddisfatto dell’atteggiamento difensivo di Leao e di come ha lavorato per la squadra. Chiaramente lui non voleva uscire ma martedì abbiamo una partita importantissima contro il Liverpool. Quello che mi è piaciuto di più questa sera è l’energia che abbiamo messo in campo, la voglia di pressare e l’intensità con cui abbiamo giocato soprattutto nel primo tempo. Invece quello che mi è piaciuto meno è stata la gestione della partita nel secondo tempo. Abbiamo forzato troppo alcune giocate, dobbiamo essere veloci ma allo stesso tempo pazienti, saper aspettare il momento giusto quando attacchiamo. Ma sono sicuro di una cosa: per noi il problema non è giocare contro il Liverpool, perché tutti i miei giocatori saranno altamente motivati. I Reds sono la squadra più forte in Europa in questo momento, il fatto che abbiano perso nell’ultimo turno non cambia nulla. Noi dal canto nostro non dobbiamo farci ingannare da questo 4-0, la squadra ha tanto da lavorare”.