Il periodo che stiamo vivendo, ovvero quello dei Giochi Olimpici di Parigi, ci permette di collegarci al meglio con uno dei più grandi atleti della storia dello sport: Usain Bolt. Nato nel 1986 e definito da molti, tra cui gli ex primatisti Micheal Johnson e Pietro Mennea come miglior velocista di tutti i tempi, Usain Bolt ha dalla sua parte anche un fisico dirompente: 196 cm di altezza e 95 kg di peso. Tra i record della sua strepitosa carriera, troviamo il primato mondiale nei 100m, nei 200m e nella staffetta 4x100m. Ma andiamo con ordine.
I primi passi verso l’atletica di Bolt
Il piccolo Usain muove i suoi primi passi nel mondo dell’atletica nella sua Jamaica, più precisamente in un villaggio di circa un migliaio di abitanti. Il suo talento viene scoperto dall’allenatore di cricket, sport praticato da un giovanissimo Usain, della William Knibb Memorial High School che, viste le sue doti atletiche, nel 2001 decise di iscriverlo a una gara di atletica leggera di comune accordo con i genitori del ragazzo. Dopo una medaglia d’argento nella competizione scolastica, ottiene altri due secondi posti nella sua prima competizione continentale, per questo decide quindi di puntare tutto sull’atletica, partecipando a livello internazionale ai Mondiali di categoria di Debrecen, in Ungheria.
Nel 2004 diventa ufficialmente un professionista, e sin da subito riesce a consacrarsi come uno dei velocisti più talentuosi di tutti i tempi. Purtroppo per lui però, per via di un infortunio non riesce a dare il meglio di sé alle Olimpiadi di Atene dello stesso anno, fallendo il passaggio del turno. Il triennio successivo, in preparazione al vero obiettivo, ovvero i Giochi Olimpici di Pechino del 2008, fu molto importante per Bolt. Decise di salutare Fitz Coleman e cambiare allenatore, passando a Glen Mills, che intravide tutto il potenziale dell’allora nemmeno vent’enne Usain, decidendo di cambiare drasticamente la sua alimentazione e i suoi allenamenti. Durante questi anni qualche infortunio lo ferma, ma non abbastanza da proseguire nella sua imponente ascesa, con i suoi tempi che miglioravano sempre di più.
Pechino 2008
Il 2008 per Bolt è stato l’anno della svolta. Dopo una grande annata di preparazione ai Giochi di Pechino, stabilendo record e ad abbassando i propri tempi in ognuna delle discipline in cui gareggia (100m, 200m, staffetta 4×100), arriva alle Olimpiadi da stragrande favorito. Il 16 agosto dello stesso anno stabilisce l’allora record dei 100m nella finale a Pechino: Bolt corre in 9’’69. Dopo soli 4 giorni, domina in scioltezza anche i 200m, correndo in 19’’30 e stabilendo un altro record mondiale.
Come se non bastasse, appena due giorni dopo, il 22 agosto e a soli 6 giorni dalla finale dei 100m, Bolt corre per il terzo oro olimpico nel giro di poco meno di una settimana. Questa volta si tratta della finale della staffetta 4×100 insieme ai connazionali Asafa Powell, Nesta Carter e Micheal Frater, che insieme a Bolt e a Yohan Blake hanno stabilito un periodo d’oro per l’atletica giamaicana. La squadra composta da questi ultimi vince l’oro e stabilisce il record mondiale di 37’’10. In soli sei giorni, Usain Bolt aveva appena dimostrato a tutto il mondo la sua grandezza.
Bolt, otto anni di trionfi
Gli anni successivi però, non sono assolutamente da meno e nel periodo 2008-2016 Usain Bolt scrive delle pagine indelebili della storia dello sport. Il 16 agosto 2009, un anno esatto dopo la finale dei 100m delle Olimpiadi, Bolt si ripete: vince l’oro ai Mondiali di Berlino nella stessa categoria e batte il suo stesso record del mondo, scendendo a 9’’58, primato che resiste ancora oggi.
I dati mostruosi di questa gara riguardano i circa 2,50 metri percorsi per ogni passo e i 44 km/h di velocità media nella seconda parte della gara. Numeri irreali a cui Bolt però ci ha abituato anche negli anni a seguire, dove è addirittura riuscito a migliorarsi. Ma ancora non basta. Il 20 agosto 2009 stabilisce un nuovo record nei 200m, correndo in 19’’19. Vince poi anche la staffetta 4×100 il 22 agosto, chiudendo così i mondiali con tre medaglie d’oro.
Le Olimpiadi di Londra e Rio de Janeiro
Alle Olimpiadi di Londra del 2012 ha l’onore di essere il portabandiera per la Giamaica alla cerimonia di apertura dei Giochi. Il 5 agosto vince la medaglia d’oro nei 100m stabilendo il nuovo record olimpico di 9’’63, a soli 5 centesimi dal suo stesso record mondiale. Vince l’oro anche nei 200m e diventa il primo atleta della storia a vincere la prima medaglia in due Olimpiadi consecutive. Chiuderà i giochi con la terza medaglia d’oro, quella della staffetta 4×100. Alla fine della manifestazione, oltre a dichiarare di volersi ritirare dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, dirà: “Sono venuto a Londra solo per l’oro, ma me ne vado come una leggenda, come il più grande atleta vivente. Sono al pari di Micheal Johnson che è sempre stato il mio idolo, sono cresciuto con i suoi successi e sono orgoglioso di quello che sono diventato.”
I Mondiali di Mosca e Pechino
Nei due mondiali successivi, quelli di Mosca del 2013 e di Pechino del 2015, non ci sono troppe novità: Bolt è sempre più leggenda. Il ragazzo di Sherwood Content vince, in entrambe le rassegne iridate, tutte e tre le medaglie d’oro disponibili, aumentando la sua aura all’interno del mondo dello sport. L’obiettivo per il giamaicano appare chiaro: chiudere nel migliore dei modi nei Giochi di Rio del 1016. Il risultato sembra quasi scontato, ma non facile come sembra. Bolt vince, anche a Rio, le medaglie d’oro in ogni gara: nei 100m, nei 200m e nella staffetta 4×100. Un record incredibile, per uno sportivo incredibile che negli anni ci ha abituati a cose incredibili. Performance pazzesche e gare da urlo che hanno reso quasi normale una cosa che tanto normale non è.
Palmarès
Il Palmarès di Usain Bolt è quello di un atleta che non vedremo probabilmente mai più sul nostro pianeta, uno dei più grandi della storia dello sport. Chiuse la carriera nel 2017 con ben 8 ori olimpici, e 11 ori mondiali, per un totale, tra tutte le competizioni, di 23 medaglie d’oro, 5 d’argento e una sola di bronzo, considerando anche le categorie giovanili. I record di Bolt sono infiniti e uno dei più grandi è sicuramente quello scritto negli otto anni di trionfi consecutivi, tra il 2008 e il 2016.
Sì perché in questi anni, il giamaicano è diventato l’unico atleta nella storia dell’atletica a fare tripletta di medaglie d’oro nei 100m, nei 200m e nella staffetta 4×100 in tre edizioni consecutive dei Giochi Olimpici e dei Mondiali. Una carriera fantastica e conclusa al meglio per un talento generazionale.